VALORIZZARE DIFENDERE SALVAGUARDARE LA VAL DI SIEVE

L' Associazione Valdisieve persegue le finalità di tutelare l'ambiente, il paesaggio, la salute, i beni culturali, il corretto assetto urbanistico, la qualità della vita e la preservazione dei luoghi da ogni forma d'inquinamento, nell'ambito territoriale dei comuni della Valdisieve e limitrofi.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

CALENDARIO

venerdì 27 giugno 2025

Inquinamento da PFAS: sentenza storica per il caso Miteni • Legambiente


Inquinamento da PFAS: sentenza storica per il caso Miteni • Legambiente

Si è chiuso con una grande vittoria per il popolo inquinato il processo di primo grado per uno dei più gravi casi di avvelenamento delle acque nella storia italiana causato dallo stabilimento Miteni di Trissino a Vicenza.

Un inquinamento che ha segnato un territorio di 300.000 abitanti, estendendosi per oltre 100 chilometri quadrati e contaminando la seconda falda acquifera d’Europa. Dopo anni di denunce, vertenze e battaglie, portate avanti anche da Legambiente e dai suoi circoli, chi ha inquinato finalmente paga per aver avvelenato senza scrupoli il territorio veneto danneggiando non solo l’ambiente, ma anche la salute dei cittadini.

«Un grande lavoro, a partire dalla prima denuncia nel 2014 fatta dal Circolo “Perla Blu” di Cologna Veneta e dall’avvocato Enrico Varali coordinatore regionale del Centro di azione giuridica di Legambiente, che in questi anni si sono battuti, dentro e fuori le aule del tribunale, per ottenere ecogiustizia. Con la sentenza di oggi a Vicenza si conclude, infatti, uno tra i più grandi processi di inquinamento ambientale che la storia d’Italia ricordi: il processo ai vertici delle aziende che si sono avvicendate nella gestione del sito produttivo Miteni, oggi condannate per aver contaminato l’acqua da PFAS, compresa l’acqua potabile, della seconda falda acquifera d’Europa a servizio di più di 300.000 persone nella regione Veneto. Ora si proceda quanto prima alla bonifica del sedime inquinato, che ha provocato e continua a provocare una delle più estese contaminazioni acquifere con cui i cittadini veneti sono costretti a confrontarsi da decenni: dalle acque di falda – rese pericolose ai fini idropotabili ed irrigui in un’area di più di 180 km quadrati – ai corsi d’acqua superficiali che attraversano quei territori (Fratta Gorzone, Bacchiglione, Retrone, Adige) esposti ad una persistente presenza di questi forever chemicals, con conseguenze negative per l’ecosistema, la salute e per l’economia produttiva», questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, che unitamente a Legambiente Veneto e al circolo locale si sono costituite parti  civili nel processo e presenti oggi in aula alla lettura della sentenza.

Leggi tutto qui: https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/inquinamento-da-pfas-sentenza-storica-per-il-caso-miteni/ 

martedì 22 aprile 2025

TUTTI GLI EVENTI: IO RIFIUTO - mostra di opere di Edoardo Malagigi - dal 10 maggio all'8 giugno

Cosa succede se iniziamo a guardare ciò che scartiamo? Se ci accorgiamo che anche i materiali dimenticati possono parlare di noi, del nostro impatto e delle possibilità di cambiamento?

Dal 10 maggio all’8 giugno 2025, i Comuni di Pontassieve e Pelago ospitano 𝗜𝗢 𝗠𝗜 𝗥𝗜𝗙𝗜𝗨𝗧𝗢, la mostra diffusa dell’artista e artivista Edoardo Malagigi.

Un percorso tra piazze, biblioteche, spazi culturali e urbani. Sculture monumentali fatte di tetrapak, cartone, plastica, pulper, filtri esausti.
Per riflettere sulla crisi ambientale, sull’estinzione, sull’eccesso.
Per ricordarci che l’uomo non è il solo protagonista. E che ogni gesto, ogni scarto, ogni scelta… lascia traccia.

✨ Inaugurazione: 10 maggio ore 18:00 – Officina Sieve
🆓 Ingresso gratuito
🗺️ Presto tutti i dettagli e il programma completo!

👉 Scopri di più sulla mostra: www.iomirifiuto2025.com

La mostra si tiene presso 
OFFICINA SIEVE
Via del Molino, 17
San Francesco 
Pelago (Firenze)

lunedì 14 aprile 2025

Il maltempo del 14 marzo, ha fatto riemergere una vecchia discarica sul torrente Argomenna (Pontassieve)

L'ondata di maltempo di 1 mese fa, che ha alluvionato alcune zone della Val di Sieve, tra cui Rufina, Montebonello e Contea, con la portata d'acqua abbondante che c'è stata anche sul torrente Argomenna (affluente del fiume Sieve in zona Montebonello - siamo nel comune di Pontassieve, adiacenti al comune di Rufina), ha fatto franare gli argini nel punto dove era collocata una vecchia discarica comunale.

Ora nel torrente, dal punto della discarica in Via Argomenna, fino a circa 700 m. a dove sfocia nel fiume Sieve, ci sono sacchetti, stoffe, e altri rifiuti che sono stati portati via dalla corrente il 14 marzo scorso.

E' un ex discarica comunale (FI079), già inserita nell'elenco dei siti da bonificare http://www.appenninosettentrionale.it/eis2/interventi.php?comune=09048033  pare, catagolata come Industria (ma i rifiuti che vengono fuori, sembrano più urbani e indifferenziati). Già conosciuta fin dal Piano Regionale dei Rifiuti del 1999 sui siti da bonificare. Anche il POI (Piano Operativo Intercomunale di Pontassieve e Pelago, che sta per essere approvato a giorni) la riporta nel Rapporto Ambientale a pag. 232 

Forse però è arrivato il momento di ripulire e bonificarla per davvero?? E magari in tempi brevi? E magari di caratterizzare anche il tipo dei rifiuti in essere visto che gli abitanti più anziani della zona ci dicono che era consuetudine buttare lì i rifiuti e ogni tanto bruciarli (forse alcuni strati di terra più scura possono essere proprio le ceneri?). Se fossero stati rifiuti indifferenziati (come è logico pensare visto che in quegli anni non c'erano le raccolte differenziate come ora) e fossero stati davvero bruciati, forse in quel luogo c'è anche traccia di inquinanti pericolosi derivati dal bruciare le plastiche, come la diossina?

ALCUNE FOTO











https://sira.arpat.toscana.it/app/f?p=55002:MAPPA

Una cosa analoga è successa anche sul torrente Rovigo in alto Mugello, una frana fa riemergere una vecchia discarica. In questo caso si sono movimentati in tanti anche per ripulire. Qui alcuni articoli a riguardo. 

venerdì 7 marzo 2025

Italia Nostra: SENTENZA del Consiglio di Stato annulla autorizzazione della Regione Toscana per parco eolico sul Monte Amiata.

Dal sito di Italia Nostra 

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1872 pubblicata il 5 marzo 2025, ha accolto l’appello proposto da Italia Nostra ed alcuni residenti, tutti rappresentati e difesi dall’Avv. Michele Greco, ed ha annullato gli atti con i quali la Regione Toscana ha autorizzato la realizzazione di un parco eolico nel Comune di Roccalbegna, sul Monte Amiata.

Si tratta di una sentenza storica, non solo per il risultato ottenuto, che impedisce la realizzazione di un campo eolico in una località di immenso valore ambientale e paesaggistico, ma anche perché il Consiglio di Stato ha affermato una serie di principi che sono destinati a fare giurisprudenza.

Nella sentenza si afferma infatti, che “l’impatto visivo è uno degli impatti considerati più rilevanti fra quelli derivanti dalla realizzazione di un campo eolico” e che “il paesaggio, quale bene potenzialmente pregiudicato dalla realizzazione di opere di rilevante impatto ambientale, si manifesta in una proiezione spaziale più ampia di quella riveniente dalla sua semplice perimetrazione fisica consentita dalle indicazioni contenute nel decreto di vincolo. In altri termini, il paesaggio si manifesta in tali casi quale componente qualificata ed essenziale dell’ambiente, nella lata accezione che di tale bene giuridico ha fornito l’evoluzione giurisprudenziale, anche di matrice costituzionale.

Il Consiglio di Stato, nell’accogliere i motivi di ricorso proposti dall’Avv. Greco, ha precisato inoltre che il soggetto che propone il progetto è tenuto a svolgere una “analisi del territorio attraverso una attenta e puntuale ricognizione e indagine degli elementi caratterizzanti e qualificanti il paesaggio, effettuata alle diverse scale di studio (vasta, intermedia e di dettaglio) in relazione al territorio interessato alle opere e al tipo di installazione prevista. Le analisi debbono non solo definire l’area di visibilità dell’impianto, ma anche il modo in cui l’impianto viene percepito all’interno del bacino visivo”.

Importante, inoltre, il richiamo del Consiglio di Stato alle aree non idonee ad accogliere impianti eolici inserite nel Piano ambientale ed energetico della Regione Toscana (PAER), richiamo che ne conferma il valore precettivo più volte messo in discussione da altre sentenze.

Infine, nella sentenza è stato riconosciuto alla Soprintendenza il ruolo che le spetta, troppo spesso disatteso, ed è stato anche ribadito che gli strumenti urbanistici non possono essere vanificati senza adeguate istruttoria e motivazione.

La sentenza dimostra, in altre parole, che i valori costituzionali, ambiente e paesaggio non possono essere contrapposti e che la loro tutela non può essere sacrificata in ragione della normativa di favore per le rinnovabili, che in questi ultimi anni è stata ampliata oltre ogni limite. 

giovedì 12 dicembre 2024

Sabato 21 Dicembre, ore 10:00 Presidio in Piazza del Duomo 10, di fronte alla Regione Toscana

EVENTO FB https://fb.me/e/77BaNTIvd

SALVIAMO la Piana e Firenze per un futuro vivibile !!

Sabato 21 Dicembre, ore 10:00 Presidio in Piazza del Duomo 10, di fronte alla Regione Toscana
Dall’inizio del 2024 la Regione Toscana ha incaricato l'Università di Firenze di dare gambe operative al Parco Agricolo della Piana, ma contemporaneamente mantenendo la scelta del nuovo aeroporto.
È condivisibile la scelta di realizzare concretamente il Parco agrecologico della Piana, ma è assolutamente inaccettabile relegarlo, nei fatti a “solo oggetto subalterno” del nuovo aeroporto.
Noi - il vivente della piana: ecosistema, ambiente collettivo di vita, popolazione umana - non vogliamo un parco di PSEUDO compensazione ambientale di un'opera insostenibile come il nuovo aeroporto.
Le politiche territoriali per la Piana e l’ecosistema metropolitano – la ‘ colmata’ over edificatoria - caro Giani, cara Monni sono un fallimento che l'aeroporto rende ancora più grande e non più sopportabile e le precedenti sentenze di TAR e Consiglio di Stato lo dimostrano.
Per questi motivi vogliamo sostenere il percorso di Regione e Università che crea le condizioni in cui i Comuni e la partecipazione degli Abitanti potranno giocare un ruolo da protagonisti, e non da semplici “comparse, prese poi anche in giro” come accaduto in precedenza. Questa volta vogliamo incidere sulle scelte (partecipazione deliberativa), con processi come l’ “Alleanza per l’ ecosistema metropolitano " tra Comunità e Comuni di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Calenzano, Carmignano, con la speranza che altri si aggreghino.
Noi abbiamo questa responsabilità collettiva:
SALVARE L' AMBIENTE DI VITA DELLA PIANA E QUINDI ANCHE DI FIRENZE.
La crisi energetica ed ecologica si manifesta con il cambiamento climatico anche locale e il gravissimo stato idrogeologico della piana ormai fuori controllo e oberato da addizioni urbanistiche insostenibili, come ci raccontano le due recenti alluvioni a danno della popolazione e dell'economia;
La "saturazione" edilizia e la caotica programmazione infrastrutturale della piana da tempo hanno superato ogni limite di carico, e ISPRA nell’annuale Report (7-11-24) sul consumo del Suolo, mette proprio Firenze ai primi posti della “sciagurata” graduatoria.
È obbligo di tutti rigenerare la qualità dell'aria e mitigare le temperature metropolitane causa di inquinanti e calore nell'aria, infatti, sono entrambi fattori principali che contribuiscono al raggiungimento delle soglie critiche per la Salute proprio nelle aree centrali e nodali della piana.
È obbligo di tutti prevenire i rischi idraulici e idrogeologici, e non inventarsi soluzioni pindariche per modificare i corsi dei reticoli minori, pensando di poter “piegare la natura” pur di approvare opere incompatibili con il territorio.
Poche balle: il territorio e l’ambiente di vita non possono sopportare altro consumo di suolo e un ulteriore impoverimento dell’ecosistema naturale, insediativo e sociale.
E non è più accettabile per gli abitanti di Peretola, Quaracchi e Le Piagge il flusso inquinante del traffico aereo lasciato crescere a dismisura oltre i limiti e senza controlli, prospettando il nuovo aeroporto non risolverà e cercando così di spostare il problema altrove.
Tutto ciò a maggior ragione in una situazione di crisi dei sistemi produttivi, di disoccupazione e precarietà del lavoro, che reclama una non più rinviabile conversione ecologica dei processi di produzione di beni essenziali (vedi come esempio lungimirante le proposte del collettivo lavoratrici e lavoratori GKN).
In questo quadro va arrestato il processo di overtourism direttamente legato alle proposte T.A. per un nuovo aeroporto che vuole triplicare l’attuale volume di passeggeri, in un abbraccio mortale per l'ambiente di vita, che espelle gli abitanti da Firenze, fa aumentare il costo della vita, delle abitazioni e degli affitti, riducendo i servizi pubblici alla persona e le residenze sociali.
La nostra è una chiamata alla responsabilità collettiva. Un invito a riflettere, a immaginare, a costruire insieme un futuro dove Firenze torni ad essere abitata, non solo visitata, contro i danni di un overtourism già ben visibili e che saranno ampliati con il nuovo aeroporto riducendo a semplice parco ornamentale della
Piana quel territorio che invece dovrebbe avere SOLO le funzioni di riequilibrio delle emissioni climalteranti e potenzialità rigenerative dell'ecosistema che non posso essere svolte collocando un nuovo aeroporto in un Parco.
Vi aspettiamo per gridare insieme il nostro NO a un progetto che mortifica l'ambiente, e il nostro SÌ a una visione che restituisca cuore e anima a tutto il territorio.
Insieme, possiamo salvare Firenze e tutti i comuni della Piana
Sabato 21 Dicembre, ore 10:00 Presidio in Piazza del Duomo 10, di fronte alla Regione Toscana
Promotori
Alterpiana, Comitato No Aeroporto di Prato, Grasp, Italia Nostra,
Legambiente, MuovitiToscana! , Presidio No Inceneritori No Aeroporto, SI Parco No Aeroporto, VAS Onlus

martedì 3 dicembre 2024

Forum nazionale Salviamo il Paesaggio: 5 DICEMBRE Giornata mondiale del suolo (perduto)

Forum nazionale Salviamo il Paesaggio: è indispensabile difendere il suolo e chi assicura le attività di monitoraggio.

Due sono i principali motivi che hanno spinto il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio a partecipare oggi alla presentazione a Roma della nuova edizione del Rapporto sul Consumo di Suolo a cura dell’ISPRA. In primis per conoscere in anteprima il trend registrato dal consumo di suolo nell’ultimo anno che temiamo sia in sostanziale linea con il dato dell’anno precedente, ennesima conferma della continua grave perdita della risorsa vitale e non rinnovabile del nostro Paese.

In secondo luogo per tornare a ribadire il nostro grido sempre più accorato: arrestiamo, e non solo limitiamo, il consumo di suolo e sosteniamo anche finanziariamente il riuso di tutto l’ampio stock edilizio esistente ma inutilizzato; con l’ausilio di una concreta ed efficace legge statale, che purtroppo continua a non comparire nell’agenda delle commissioni parlamentari.

Il 5 dicembre ricorre la Giornata Mondiale del Suolo ed è opportuno domandarsi quale sia lo stato di salute del suolo italiano. La risposta non può che basarsi su dati e monitoraggi scientifici certi, come quelli forniti da ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale costituito nel 2010 riunendo tre diverse agenzie per fornire supporto scientifico al ministero dell’Ambiente e allo stesso tempo rappresentare per i cittadini un riferimento sicuro dove attingere dati ambientali. 

L’ISPRA non è solo un centro elaborazione dati a servizio di un ente chiuso – in questo caso il Ministero dell’Ambiente – ma una vera e propria stanza aperta che fornisce, a tutti coloro che abbiano interesse e desiderio di servirsene, elementi conoscitivi su territori e problemi ambientali. Inoltre, in quanto servizio tecnico della Pubblica Amministrazione, è un soggetto indipendente: e questa è una preziosa garanzia di imparzialità.

Il Rapporto annuale “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, che quest’anno viene presentato il 3 dicembre, è uno degli esempi più significativi della sua attività e presenta dati che meriterebbero maggiore attenzione da parte di chi pianifica e governa a tutti i livelli istituzionali. 

Grazie alla grande professionalità dei suoi addetti e alla sua capacità di relazionarsi all’esterno, l’ISPRA in questi anni è diventato uno strumento indispensabile a servizio del Ministero dell’Ambiente, dicastero che è chiamato a svolgere un ruolo decisivo nella gestione di situazioni enormemente complesse. 

Riteniamo quindi indispensabile salvaguardare l’operatività dell’ISPRA che, anzi, andrebbe incentivata potenziandone mezzi e strumentazione, perché tutti noi consideriamo ISPRA un bene comune di cui andare orgogliosi.

Forum nazionale Salviamo il PaesaggioDifendiamo i Territori

FONTE https://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2024/12/giornata-mondiale-del-suolo-perduto/

venerdì 15 novembre 2024

ITALIA NOSTRA: La Legge Marson compie dieci anni.


La Legge Marson compie dieci anni: un testo autenticamente innovativo in una Toscana dove c’è ancora troppo cemento.

Commento del Prof. Gian Franco Cartei pubblicato sul Corriere F.no del 10 novembre 2024

"Il 10 novembre ricorreva il decennale della legge toscana sul governo del territorio, meglio nota come legge Marson, dal nome dell’assessore regionale della Giunta presieduta da Enrico Rossi.
All’epoca della sua approvazione fu una legge profondamente innovativa sul piano nazionale. 
Introdusse, infatti, una prospettiva nuova rispetto ai canoni della vecchia urbanistica: pose al centro la nozione di patrimonio territoriale; promosse la conservazione delle risorse naturali; privilegiò il riuso del suolo già urbanizzato; valorizzò il principio della partecipazione al processo urbanistico. E non ultimo scalfì il dogma, all’epoca sacralizzato, della autonomia dei Comuni nelle scelte urbanistiche. Il compendio di tutto questo fu il contrasto al consumo di suolo agronaturale che soprattutto in quegli anni, anche in Toscana correva sulla spinta di interessi troppo spesso speculativi". ( Leggi Tutto)

FONTE ITALIA NOSTRA https://italianostrafirenze.wordpress.com/2024/11/12/la-legge-marson-compie-dieci-anni-un-testo-autenticamente-innovativo-in-una-toscana-dove-ce-ancora-troppo-cemento/#like-31621


INCENERITORI: NON NE PARLIAMO PIU'

In questi giorni abbiamo voltato 2 pagine

📖📖 Finalmente.
❌Inceneritore di Firenze Case Passerini = Caso Chiuso
🎯🏆 2 Importanti vittorie contro il trattamento termico dei rifiuti nei nostri territori dove sono ancora attivi gli inceneritori di:
🏭 Poggibonsi
🏭 Arezzo - San Zeno
🏭 Pistoia - Montale
🚶🏽‍♂️🚶‍♀️ Come Movimenti, Comitati, Associazioni e Comuni Rifiuti Zero abbiamo fatto molta strada in questi anni; ottenendo vittorie importanti e non scontate contro un sistema di potere apparentemente ben oliato e invincibile che connette politica, grandi imprese e troppo spesso la stessa criminalità organizzata.
💪🏻🛣️C'è ancora tanta strada da percorrere, animo!
non ci siamo mai fermati e ripartiamo tutti/e dalla Manifestazione Regionale di Pontedera ⤵️ https://www.facebook.com/pianacontronocivita/posts/pfbid031LTiGpXnYJ8o2nTL7uzdWfiuwgzNzmKAxChYvTRFZHHojvvGWrzdFMau7M6jVrGFl?locale=it_IT
🫱🏼‍🫲🏽♻️ con le sue connessioni, i suoi obiettivi, la sua critica al GreeenWashing ed ai "nuovi inceneritori" mascherati da nuovi combustori, gassificatori, bioraffinerie⤵️ https://www.facebook.com/pianacontronocivita/posts/pfbid031LTiGpXnYJ8o2nTL7uzdWfiuwgzNzmKAxChYvTRFZHHojvvGWrzdFMau7M6jVrGFl?locale=it_IT


giovedì 14 novembre 2024

COALIZI0NE TESS: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE GIANI PER BLOCCARE I LAVORI DELL’IMPIANTO EOLICO MONTE GIOGO

 DAL SITO DI ITALIA NOSTRA: https://italianostrafirenze.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/11/lettera-aperta-alla-presidenza-regione-toscana_9novembre24.pdf 

Pubblichiamo la lettera che la coalizione TESS ( Transizione Energetica Senza Speculazione) di cui fa parte anche Italia Nostra Firenze, ha inviato al Presidente Giani, in merito all'impianto eolico industriale del Monte Giogo di Villore.

"Con la presente si chiede l’immediata sospensione dei lavori per l’impianto industriale eolico sul
crinale Monte Giogo di Villore-Corella, a causa di criticità palesi e sempre più rischiose per
l’ambiente, il territorio e le persone che lo abitano. Questa lettera ha lo scopo di togliere ogni alibi alle Istituzioni, e alle persone che le rappresentano, perché non dicano un giorno: Noi non sapevamo. 
Di fronte ai sempre più numerosi disastri idrogeologici, spesso provocati da scriteriati interventi umani, c’è bisogno di assunzione di responsabilità. Riteniamo che la politica non debba dare l’impressione di essere incaricata solo di sottoscrivere a occhi chiusi decisioni prese altrove".( leggi Tutto).

Lo scempio in atto sul crinale Mugellano.