LETTERA APERTA
AL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO DEI MINISTRI
PROF. MARIO DRAGHI
E AI MINISTRI
DIRETTAMENTE INTERESSATI
AL RECOVERY PLAN ITALIANO
Onorevoli Presidente e Ministri,
alcuni esponenti della società
civile, con serena e rigorosa autonomia da posizioni di parte e nel più
assoluto disinteresse personale, Vi hanno rivolto il giorno 1 marzo scorso una
proposta per il Recovery Plan italiano che si incentra sulla esigenza ineludibile
–quanto sin qui negletta- di MANUTENZIONE
dei Beni pubblici, dei Beni ambientali e culturali anche
privati.
La proposta si è concretata nella
richiesta di interventi manutentivi di ponti,
strade, collettori idrici di impianti acquedottistici, edifici scolastici, beni
ambientali e culturali.
Il crollo del Ponte di Genova –di cui
è stata accertata l’omissione di manutenzione per 51 anni- ha causato la
tragica scomparsa di 43 vite umane; nelle settimane scorse, secondo notizie non
smentite di stampa, lungo l’autostrada Messina-Palermo l’Autorità giudiziaria
competente ha disposto, in corretta osservanza del principio eurocomunitario di
precauzione, il sequestro di 22 tra viadotti e ponti per omissione di manutenzione, verificata in più perizie
tecniche.
Il 41% (dato ufficiale), mediamente,
degli acquedotti italiani registrano perdite di acqua e numerosi collettori
idrici sono ancora in cemento-amianto, di cui la legge 27 marzo 1992, n. 257 ha
vietato l’impiego essendone alcune tipologie cancerogene per esalazione e
ingestione di cibi e bevande.
Come Voi ben sapete, secondo
accertamenti di UNESCO, l’Italia
detiene la maggiore quantità di Beni
culturali del mondo e possiede, a livello europeo, la più elevata biodiversità: questi beni ambientali e culturali
contribuiscono ad alimentare in misura significativa l’economia turistica del nostro Paese.
Nelle settimane scorse Rappresentanti
autorevoli e qualificati della società civile aderenti alla proposta di
manutenzione dei Beni Pubblici Vi hanno inviato, nostro tramite, contributi di
idee per il Recovery Plan italiano.
Onorevoli Presidente e Ministri,
vogliamo sperare che non deluderete le attese e presterete ascolto a
quell’Italia che confida in Governanti pronti a raccogliere la sfida della
ripresa economica e sociale alla quale la manutenzione dà un immenso contributo
permanente di attività imprenditoriali-lavorative che, nell’apprestare
occupazione costante, evitano e prevengono catastrofi.
Con cordiale fiducia.
Gianluigi
Ceruti
– promotore
dell’iniziativa –
Come
altri, i sottoscritti si sono personalmente impegnati in passato nello studio
e/o nella realizzazione di attività per la protezione dell’ambiente e dei beni
culturali in Italia.
Gli
scriventi, con spirito collaborativo e trasversale, nell’intento di dare un
contributo al rilancio economico e sociale dell’Italia afflitta dalla pandemia
da coronavirus, dai perniciosi effetti sulla salute e dalle conseguenze
negative economico-finanziarie presenti e future,
PREMESSO
-che la
manutenzione, costante e adeguata, dei beni è essenziale alla loro conservazione
e previene l’insorgenza di eventi calamitosi accaduti anche nel recente passato
in Italia con perdite di vite umane e danni patrimoniali ingenti,
-che la
manutenzione è una forma di estrinsecazione concreta del principio giuridico
comunitario di precauzione che amministratori pubblici e magistrati debbono
applicare per evitare conseguenze negative e personali responsabilità anche
nell’incertezza sulle cause dei danni all’incolumità delle persone e alla
integrità dei beni materiali;
-che l’attuazione
della proposta qui formulata è idonea a determinare e alimentare attività
imprenditoriali e lavorative in più settori, direttamente e nell’indotto,
creando nuova occupazione anche giovanile per imprese industriali e
artigianali, dipendenti e varie figure professionali;
-che
anche illustri economisti del recente passato, come -in Italia- il compianto
prof. Beniamino Andreatta, hanno affermato e sostenuto l’essenziale, vitale
importanza della manutenzione dei beni sociali;
tutto
ciò premesso
PROPONGONO
al Governo
della Repubblica Italiana, in persona del Presidente del Consiglio dei
Ministri pro tempore e ai Rappresentanti parlamentari della
Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica di presentare alle Autorità
competenti dell’Unione Europea un PIANO PLURIENNALE di MANUTENZIONE DEI
BENI PUBBLICI come edifici scolastici, ponti, acquedotti, strade nonché
dei BENI CULTURALI E PAESAGGISTICO-AMBIENTALI notificati, prevedendo
agevolazioni fiscali, anche sotto forma di incentivi, a beneficio dei
proprietari dei beni.
Si ha ragione
di ritenere che le singole Amministrazioni pubbliche competenti abbiano già
censito le opere di cui necessita la manutenzione.
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INDICE DEI CONTRIBUTI
che troverete nel PDF
- Salvatore Giannella - il padre della legge dei parchi ci affida il promemoria per il governo italiano: la manutenzione dei beni pubblici - pag. 5
- Chiara Ceschi - Conoscere per conservare: un itinerario virtuoso nel patrimonio storico-artistico – pag. 7
- Anna Donati - manutenzione delle reti e sicurezza stradale assenti nel pnrr next generation italia – pag. 9
- Salvatore Ferrari - tutela del paesaggio e recupero dei centri storici come spendere (bene) i fondi europei del recovery plan anche in Trentino – pag. 12
- Sergio Frigo - il recovery fund europeo deve servire al recupero e alla manutenzione dei beni – pag. 14
- Cesare Lasen - i beni di interesse naturalistico: per la manutenzione del territorio e un utilizzo delle risorse del recovery plan che limitino al massimo il consumo di suolo – Pag. 16
- Antonio Lopez - la nostra proposta al governo italiano per la manutenzione dei beni pubblici e in particolare di quelli culturali e ambientali con i finanziamenti europei – Pag. 19
- Elena Macellari - verde e paesaggio in italia. dal dire al fare – Pag. 21
- Francesco Mezzatesta - la manutenzione non può essere un optional – Pag. 24
- Franco Pedrotti – la manutenzione dei beni ambientali – Pag. 27
- Franco Pozzati - il recovery fund europeo deve servire al recupero e alla manutenzione dei beni – Pag. 30
- Fulco Pratesi - manutenzioni patrimonio: una proposta concreta per il recovery fund – Pag. 33
- Roberta Reali - i beni culturali, risorsa inesauribile e investimento nel capitale umano -Pag. 35
- Giorgio Roman - la manutenzione dei beni pubblici preserva la vita, garantisce l’integrità del patrimonio e crea occupazione – Pag. 37
- Maurizia Rosada - le biblioteche: vero propellente culturale per il futuro – Pag. 4
- Gianluigi Ceruti - promotore dell’iniziativa – Pag. 43
- Adesioni in ordine alfabetico - Pag. 45
- Contatti – Comunicazioni – Ringraziamenti - Pag. 48
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