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SALVIAMO la Piana e Firenze per un futuro vivibile !!Sabato 21 Dicembre, ore 10:00 Presidio in Piazza del Duomo 10, di fronte alla Regione Toscana
Dall’inizio del 2024 la Regione Toscana ha incaricato l'Università di Firenze di dare gambe operative al Parco Agricolo della Piana, ma contemporaneamente mantenendo la scelta del nuovo aeroporto.
È condivisibile la scelta di realizzare concretamente il Parco agrecologico della Piana, ma è assolutamente inaccettabile relegarlo, nei fatti a “solo oggetto subalterno” del nuovo aeroporto.
Noi - il vivente della piana: ecosistema, ambiente collettivo di vita, popolazione umana - non vogliamo un parco di PSEUDO compensazione ambientale di un'opera insostenibile come il nuovo aeroporto.
Le politiche territoriali per la Piana e l’ecosistema metropolitano – la ‘ colmata’ over edificatoria - caro Giani, cara Monni sono un fallimento che l'aeroporto rende ancora più grande e non più sopportabile e le precedenti sentenze di TAR e Consiglio di Stato lo dimostrano.
Per questi motivi vogliamo sostenere il percorso di Regione e Università che crea le condizioni in cui i Comuni e la partecipazione degli Abitanti potranno giocare un ruolo da protagonisti, e non da semplici “comparse, prese poi anche in giro” come accaduto in precedenza. Questa volta vogliamo incidere sulle scelte (partecipazione deliberativa), con processi come l’ “Alleanza per l’ ecosistema metropolitano " tra Comunità e Comuni di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Calenzano, Carmignano, con la speranza che altri si aggreghino.
Noi abbiamo questa responsabilità collettiva:
SALVARE L' AMBIENTE DI VITA DELLA PIANA E QUINDI ANCHE DI FIRENZE.
La crisi energetica ed ecologica si manifesta con il cambiamento climatico anche locale e il gravissimo stato idrogeologico della piana ormai fuori controllo e oberato da addizioni urbanistiche insostenibili, come ci raccontano le due recenti alluvioni a danno della popolazione e dell'economia;
La "saturazione" edilizia e la caotica programmazione infrastrutturale della piana da tempo hanno superato ogni limite di carico, e ISPRA nell’annuale Report (7-11-24) sul consumo del Suolo, mette proprio Firenze ai primi posti della “sciagurata” graduatoria.
È obbligo di tutti rigenerare la qualità dell'aria e mitigare le temperature metropolitane causa di inquinanti e calore nell'aria, infatti, sono entrambi fattori principali che contribuiscono al raggiungimento delle soglie critiche per la Salute proprio nelle aree centrali e nodali della piana.
È obbligo di tutti prevenire i rischi idraulici e idrogeologici, e non inventarsi soluzioni pindariche per modificare i corsi dei reticoli minori, pensando di poter “piegare la natura” pur di approvare opere incompatibili con il territorio.
Poche balle: il territorio e l’ambiente di vita non possono sopportare altro consumo di suolo e un ulteriore impoverimento dell’ecosistema naturale, insediativo e sociale.
E non è più accettabile per gli abitanti di Peretola, Quaracchi e Le Piagge il flusso inquinante del traffico aereo lasciato crescere a dismisura oltre i limiti e senza controlli, prospettando il nuovo aeroporto non risolverà e cercando così di spostare il problema altrove.
Tutto ciò a maggior ragione in una situazione di crisi dei sistemi produttivi, di disoccupazione e precarietà del lavoro, che reclama una non più rinviabile conversione ecologica dei processi di produzione di beni essenziali (vedi come esempio lungimirante le proposte del collettivo lavoratrici e lavoratori GKN).
In questo quadro va arrestato il processo di overtourism direttamente legato alle proposte T.A. per un nuovo aeroporto che vuole triplicare l’attuale volume di passeggeri, in un abbraccio mortale per l'ambiente di vita, che espelle gli abitanti da Firenze, fa aumentare il costo della vita, delle abitazioni e degli affitti, riducendo i servizi pubblici alla persona e le residenze sociali.
La nostra è una chiamata alla responsabilità collettiva. Un invito a riflettere, a immaginare, a costruire insieme un futuro dove Firenze torni ad essere abitata, non solo visitata, contro i danni di un overtourism già ben visibili e che saranno ampliati con il nuovo aeroporto riducendo a semplice parco ornamentale della
Piana quel territorio che invece dovrebbe avere SOLO le funzioni di riequilibrio delle emissioni climalteranti e potenzialità rigenerative dell'ecosistema che non posso essere svolte collocando un nuovo aeroporto in un Parco.
Vi aspettiamo per gridare insieme il nostro NO a un progetto che mortifica l'ambiente, e il nostro SÌ a una visione che restituisca cuore e anima a tutto il territorio.
Insieme, possiamo salvare Firenze e tutti i comuni della Piana
Sabato 21 Dicembre, ore 10:00 Presidio in Piazza del Duomo 10, di fronte alla Regione Toscana
Promotori
Alterpiana, Comitato No Aeroporto di Prato, Grasp, Italia Nostra,
Legambiente, MuovitiToscana! , Presidio No Inceneritori No Aeroporto, SI Parco No Aeroporto, VAS Onlus