La crisi sanitaria del Covid-19 ha portato molti cambiamenti alla nostra quotidianità. In tutto il mondo le persone hanno riscoperto l’importanza dell’economia locale, di avere una comunità più prossima, e hanno avuto modo di sperimentare nuove soluzioni per stare insieme e darsi una mano a vicenda. Durante il primo lockdown, nel quale abbiamo lanciato il nostro sito web, abbiamo parlato molto di questo argomento, scrivendo e traducendo alcuni articoli che raccontano di come la nostra comunità e la rete internazionale del Transition Network di cui facciamo parte abbiano reagito al fenomeno della chiusura. È stato un ottimo momento di prova, sicuramente simile alle previsioni che ci aspettiamo per il prossimo futuro, minacciato dalla crisi ecologica, così come dalle crisi economiche e sanitarie già in atto.
I progetti di Valdisieve in Transizione sono andati avanti, il Mercato in Transizione, che avevamo lanciato a dicembre 2019, ha continuato a resistere per tutto l’anno, ogni giovedì, creando un momento di incontro e di sussistenza alimentare e di aiuto all’economia locale importantissimo per molti. Con il gruppo del mercato abbiamo iniziato il percorso già raccontato della garanzia partecipata, sebbene con qualche rallentamento dovuto alle chiusure e alle difficoltà di incontro di quest’anno.
Anche le attività del Centro di Riuso di Londa sono andate avanti, consolidandosi e portando sempre più persone ad avere occasioni uniche per non sprecare oggetti inutilizzati, ripararli o trovarne di usati, mostrando come sia semplice evitare di produrre nuovi oggetti in un mondo pieno di cose che vengono quotidianamente buttate via. Sebbene le difficoltà dovute al lockdown che hanno visto la chiusura del centro per alcuni mesi, siamo contentissimi dell’apporto dato da molti per aiutarci a ripartire tramite il nostro crowdfunding o il supporto di chi è venuto al centro. Speriamo di continuare così e ampliare questo progetto nei prossimi mesi; molte cose bollono in pentola!
Quest’anno si è anche svolto il primo PDC (Permaculture Design Course) di 72 ore in Permacultura proposto da Valdisieve in Transizione e Tertulia Co-living in collaborazione con l’Accademia Italiana di Permacultura. È stato un percorso molto ricco. Dalla proposta iniziale si è creato un gruppo di una ventina di persone che durante l’anno si è trovato per sette fine settimana a imparare le basi della permacultura e a progettare insieme il progetto di un parco/frutteto di cui vi parleremo a breve e che sarà realizzato al Parco Fluviale Fabrizio De Andrè a Pontassieve. Qui trovate il racconto fotografico del nostro percorso.
In generale Valdisieve in Transizione quest’anno ha visto un grande aumento di partecipazione, sono centinaia le persone che hanno frequentato il Mercato e che si sono proposte per collaborare ai vari progetti, il numero sta crescendo e sicuramente l’anno prossimo i molti progetti che stiamo per lanciare porteranno ancora più persone a diventare parte attiva della nostra rete!
Ma ci sono anche notizie meno belle sul nostro territorio, alcune cose che non stanno funzionando completamente e che speriamo di poter risolvere al più presto. L’Osservatorio Rifiuti Zero, che è parte integrante della delibera Rifiuti Zero firmata dal Consiglio Comunale del Comune di Pontassieve, è bloccato da più di un anno, e non abbiamo notizie su quando il Comune abbia intenzione di istituirlo e ad approvarne il regolamento. L’osservatorio serve infatti a fare delle verifiche dell’andamento del nostro comune verso la strategia Rifiuti Zero e per mettere in atto azioni o modifiche per raggiungere gli obiettivi della delibera.
La petizione su Change.org |
Un’altra nota dolente, è l’avvio del Piano Operativo Intercomunale dei comuni di Pontassieve e Pelago avvenuta il 29 dicembre 2020, mentre ancora non è finita la procedura del Piano Strutturale Intercomunale dal quale il Piano Operativo dovrebbe prendere le indicazioni. Nei documenti di piano, si nota l’interesse dell’amministrazione di Pelago per la proposta di un acquirente privato che vorrebbe riconvertire l’area dell'ex cementificio Italcementi in area ad uso commerciale (chiedendone quindi un cambio di destinazione di uso).
Per questo abbiamo lanciato una petizione: “Ex-Italcementi, basta con i centri commerciali, salviamo l’economia del territorio”, perché riteniamo importante tutelare l’economia locale che ancora resiste evitando la realizzazione di nuovi centri commerciali. Valdisieve in Transizione, insieme ad altre realtà del territorio, sta portando proposte diverse per un uso sostenibile ed etico di queste aree industriali dismesse.
Insomma, è triste notare che gli impegni per gli obiettivi dello sviluppo sostenibile di cui si parla molto nelle nostre amministrazioni vengano procrastinati quando è evidente che il tempo a nostra disposizione per risolvere la situazione è sempre minore. Ma vogliamo essere positivi e fiduciosi anche nel lavoro delle amministrazioni che speriamo si impegnino per una svolta e per dar seguito alle promesse elettorali e agli impegni già presi al più presto, con coraggio e determinazione e mettendo sempre al primo posto il bene dei cittadini, presenti e soprattutto futuri.
Ci aspetta un 2021 ancora più carico nel quale speriamo di portare avanti molti progetti, confermare quelli già attivi e coinvolgere sempre più persone, associazioni e le tante attività che ci sono nel nostro territorio, per fare rete e lavorare insieme per un futuro più resiliente e migliore per la Valdisieve e la Città Metropolitana di Firenze più in generale!
FONTE ARTICOLO: https://valdisieveintransizione.org/notizia/2020/?fbclid=IwAR3Ed-CIxyYP-4-gA8g0vjmNoumdLhK98YEj_hJjxlugXUk8EfSy2MysJyA
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