sia per la conversione ecologica e non per rattoppare l'economia lineare ulteriormente azzoppata dal Covid. Riunione on line del Coordinamento Nazionale “TERRA TERRA PER LA RIVOLUZIONE ECOLOGICA” sabato 5 dicembre 2020 ore 9,30.
L'avevamo previsto già al momento costitutivo avvenuto a Lucca lo scorso 9 ottobre.
Siamo stati nuovamente bloccati dal Covid ma ciò non ci impedirà di tenere un incontro per monitorare ciò che avverrà con gli ingenti investimenti europei previsti con il Recovery Fund-Next Generation. Vogliamo che questa opportunità serva davvero ad una concreta exit strategy dall'economia lineare dello spreco e serva a finanziare una riconversione ecologica del nostro modello sociale. Non solo, se possibile, oltre a vigilare affinché non vi sia un uso improprio e dannoso di questo mare di soldi vogliamo anche direttamente avanzare progetti volti a promuovere l'economia circolare e la strategia Zero Waste dentro la governance dei prossimi anni.
La convocazione del "tavolo di lavoro" avrà il compito di prendere atto dei documenti generali in merito provenienti dall'UE e dalla Commissione Bilancio della Camera per elaborare un dossier di proposte riguardanti criteri e progetti da sottoporre a momenti di consultazione con governo e parlamento che avanziamo fin da ora affinché i progetti che saranno presentati in sede europea rispondano anche ad una consultazione dal basso, tenendo conto della strategica centralità ambientale.
L'incontro, inoltre, servirà ad approfondire le tematiche alla base dell'incontro del 9 ottobre a Lucca ancor più sviluppate nel libo da me scritto “IL BIVIO-manifesto per la rivoluzione ecologica” ed. Baldini+Castoldi.
Infatti, non esiste una terza opzione rispetto allo scenario aggravato dalla pandemia: o avremo il coraggio di cambiare radicalmente modello rinaturalizzando il nostro rapporto con il pianeta o il mondo dello spreco e dell'inciviltà dell'usa e getta inevitabilmente condurrà al capolinea.
Centralità ambientale quale madre di tutte le questioni (a partire da quelle economiche) e centralità di un agire comunicativo centrato sulla democrazia delle comunità.
Non è che l’INIZIO!
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