VALORIZZARE DIFENDERE SALVAGUARDARE LA VAL DI SIEVE

L' Associazione Valdisieve persegue le finalità di tutelare l'ambiente, il paesaggio, la salute, i beni culturali, il corretto assetto urbanistico, la qualità della vita e la preservazione dei luoghi da ogni forma d'inquinamento, nell'ambito territoriale dei comuni della Valdisieve e limitrofi.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

CALENDARIO

mercoledì 7 ottobre 2020

Sentenza del TAR Lazio sull'Art. 35 dello sblocca italia.....lo ricordate?? BOCCIATO! 😊

Dell'art 35 dello SBLOCCA ITALIA, che si soffermava a legiferare sugli inceneritori (presenti e futuri), prima si era espressa la Corte di Giustizia Europea (chiamata in causa proprio dal TAR LAZIO).

Adesso il TAR Lazio ha definitivamente emesso il suo giudizio, che in sintesi:

1- pur dichiarando che niente osta al fatto che nel Decreto attuativo dello Sblocca Italia, di preciso all'art. 35, si definissero gli impianti di incenerimento dei rifiuti (e solo questi impianti nell'ambito della gestione dei rifiuti, non tutti gli altri) come infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale” (tanto che alcuni, furono anche presidiati dall'esercito per evitare che le persone potessero manifestare pacificamente), purché tale normativa fosse comunque compatibile con le altre disposizioni delle direttiva che prevedono obblighi più specifici in materia di gestione dei rifiuti e senza per questo abdicare al principio di “gerarchia dei rifiuti”.

2- il fatto che il governo decidesse la capacità di trattamento (da ampliare per gli impianti esistenti, ma anche per i nuovi) e le modifiche delle autorizzazioni in essere, cambiando la sigla dell'attività svolta, da Smaltimento a Terra (D10), a recupero Energetico (R1) solo con un articolo........ secondo la tesi della Corte UE, sposata poi dal TAR Lazio, è esplicitamente da considerarsi un atto di PIANIFICAZIONE STATALE inmateria di gestione dei rifiuti. Come tale, deve essere sottoposto alle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (che ricordiamo si attua su "piani e programmi" e non sui singoli progetti - come le spiegazioni dei ministeri del decreto sblocca italia volevano sottintendere!). Cosa che non fu fatta!

3- La Corte e il TAR del Lazio, ribadiscono anche il fatto che se le motivazioni addotte a sostegno dell'allora "sblocca Italia" e in particolare l'art. 35, erano quelle che si doveva aumentare le capacità di funzionamento dei vari impianti di incenerimento per consentire di arrivare a coprire il fabbisogno di trattamento a livello statale......autorizzava anche a DUBITARE della sufficienza delle VALUTAZIONI precedentemente effettuate ai fini autorizzativi per la messa in funzione degli stessi. Valutazioni come la VIA e l' AIA (Valutazione di Impatto Ambientale e Autorizzazione Integrata Ambientale).

Il TAR si è espresso con SENTENZA N. 10088/2020 REG.PROV.COLL. N. 14990/2016 REG.RIC

ANNULLANDO, di fatto, l'art. 35 nella parte in cui doveva essere sottoposto a VAS (ovvero sulle capacità e le denominazioni/autorizzazioni di tali impianti).

Scarica anche uno dei documenti a sostegno del ricorso, ripresi nelle motivazioni della sentenza, relativo alle osservazioni Marco Caldiroli, presidente Nazionale di Medicina Democratica. A questo LINK https://drive.google.com/file/d/1qC3pdxumXOH65LWYqAZ7qGKWcVPGVMKl/view?usp=sharing 

ALTRI ARTICOLI SU QUESTO TEMA:

Approfondimento sui temi della sentenza della Corte di Giustizia Europea dell’8 maggio 2019

Rifiuti: Corte di Giustizia Europea ferma inceneritori, anche in Abruzzo

Nessun commento:

Posta un commento