Ad inizio novembre l’Università di Firenze ha depositato presso il Ministero dell’ambiente le proprie contro osservazioni rispetto al nuovo Master Plan dell’Aeroporto di Firenze, un corposo e dettagliato lavoro di quasi 200 pagine.
Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a sinistra in consiglio regionale, commenta a caldo: “questo studio è una specie di bomba, anche se nessuno sembra essersene accorto. La lettura delle nuove osservazioni dell’Università di Firenze lascia esterrefatti. ENAC è costretta ad ammettere un certo numero di sorvoli su Firenze ma di questi sorvoli non viene minimamente calcolato l’impatto ambientale, l’inquinamento atmosferico ed acustico. ENAC non considera l’elevatissimo rischio per chi studia e lavora nel Polo scientifico dell’Università: la legge vieta di costruire scuole, università, ospedali o altri edifici con alta densità di popolazione nei pressi di un’aeroporto ma secondo ENAC si potrebbe fare il contrario, ossia costruire una pista accanto ad un così detto “obiettivo sensibile”.
L’Università sottolinea anche, ancora una volta, come nelle integrazioni al SIA la pista venga definita perentoriamente come monodirezionale ma poi, nel progetto definitivo, sia formalmente prevista come pista bidirezionale”.
Ma, continua Fattori, la lettura delle osservazioni dell’Università rivela anche “assolute e preoccupanti novità”, a partire dal fatto che “la nuova pista di Firenze sarebbe davvero l’unica al mondo ad essere costruita e disposta in posizione perpendicolare rispetto ai venti prevalenti, un’ assurdità oltre che una patente violazione delle raccomandazioni dell’ICAO (Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile)”.
Secondo Fattori “i dati forniti dall’ Università sembrano mostrare inequivocabilmente come l’intero progetto sia stato costruito in modo fraudolento e dal punto di vista tecnico sia del tutto infondato”. Argomenta Fattori: “tutto si gioca attorno ad un piccolo numero, il CU, ossia il coefficiente di utilizzazione della pista, che si calcola appunto in base ai venti. E’ questo il numero che viene portato per giustificare, dal punto di vista tecnico, la costruzione della nuova pista ma l’Università dimostra, dati alla mano, che il CU è stato calcolato in modo del tutto errato. Come se non bastasse, ENAC non esplicita quali dati sui venti e quale metodo di calcolo del CU abbia utilizzato, visto che ammette di non aver utilizzato la metodologia standard dell’ICAO, in uso in tutto il mondo”. “Insomma - aggiunge Fattori - l’unico numero portato per giustificare la nuova pista è errato ed è stato calcolato da ENAC in modo misterioso, su dati misteriosi, e poi utilizzato per fare il contrario di ciò che raccomanda l’ICAO”.
Tommaso Fattori conclude: “chiederò immediatamente alla Commissione ambiente del Consiglio regionale, di cui faccio parte, di poter audire il gruppo di lavoro dell’Università di Firenze, chiederò la convocazione di un consiglio regionale straordinario e mi riserverò di presentare un esposto alla Procura della Repubblica, dato che mi pare vi siano consistenti elementi in grado di configurare un reato.”
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