Il Sole 24 Ore - di Giorgio Santilli - 24 Marzo 2015
Legge Obiettivo, costi saliti del 40%
Al 30 aprile 2004 il costo di queste 97 opere approvate dal Cipe ammontava a 65.227 milioni mentre oggi, al 31 dicembre 2014, il costo di quelle stesse opere ammonta a 91.516 milioni. Una differenza di 26.289 milioni che corrisponde a un incremento del 40,3 per cento in dieci anni. ...........................
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Focus.it - 17 Marzo 2015
Corruzione: De Petris, abolire legge obiettivo, Lupi si dimetta
Roma, 17 mar. (AdnKronos) - "Dopo la raffica di scandali e di inchieste che emergono ogni volta che è in ballo qualche grande opera, dal Mose all'Expo alla Tav di Firenze solo per citare gli ultimi casi, cosa ci vuole ancora per rendersi conto che non si tratta di casi isolati ma di un vero e proprio sistema che va debellato aggredendone le radici?". Lo afferma la presidente del gruppo Misto al Senato Loredana De Petris........................................
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Eddyburg - di
La truffa delle Grandi opere
«La corruzione è furto di bene comune, furto di diritti e di speranze, di opportunità e di lavoro. Per sconfiggerla occorrono innanzitutto leggi all’altezza. Serve anche l'impegno di tutti a farle vivere attraverso le scelte e i comportamenti quotidiani».Sbilanciamoci.info, 25 marzo 2015...........................................................
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dal Blog Pontinia Ecologica e Territorio - 2 Aprile 2015
È ora di abolire la Legge Obiettivo. LE DENUNCE L’istituto contrattuale per realizzare le grandi opere è criminogeno. Ora lo dice anche Cantone. Era ora. Tanti lo sostengono dal 2002
di Ivan Cicconi - I l presidente dell’Anac Cantone ha definito criminogeno l’istituto contrattuale utilizzato per realizzare le grandi opere della legge obiettivo. Una magra consolazione per chi ne ha descritto questo carattere fin dalla sua codificazione nel 2002. Dopo i recenti arresti e le sciocchezze sciorinate sul tema dal ceto politico che, dopo 13 anni, scopre che il contraente generale produce quello che fin dall’inizio era del tutto evidente.......................................
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SEL - Arturo Scotto - 25 Marzo 2015
Abolire ‘Legge Obiettivo’ e modificare Codice Appalti
Sulla corruzione bisogna fare bene e bisogna fare presto, troppi i ritardi accumulati. Nel corso degli ultimi mesi si è messo il turbo su riforme che non servivano al Paese mentre si è scelto di rallentare nella lotta alla corruzione..............................................
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Legambiente Piemonte e Valle D'Aosta - Arquata Scrivia, 21 marzo 2015- Comunicato stampa
“Basta leggere i giornali di questi giorni per farsi un'idea di come siano gestiti i cantieri delle grandi opere, da chi siano scelte le priorità d'investimento in questo Paese e sulla base di quali criteri. E' ora di dirigerci a passo svelto fuori dal tunnel delle grandi opere”. Non poteva che partire dai fatti di cronaca giudiziaria degli ultimi giorni la giornata di studi “#fuoridaltunnel, inutilità e danni delle grandi opere” promossa da Legambiente ad Arquata Scrivia, comune interessato dal contestato progetto del Terzo Valico dei Giovi. Un'opera figlia del “sistema Incalza” dall'inizio alla fine: senza gara, senza controlli, con immensi costi pubblici e guadagni privati. Un'infrastruttura di 53 chilometri, di cui 39 in galleria, dal costo cresciuto negli anni di ben otto volte e stimato oggi in oltre 6,2 miliardi di euro: 115 milioni di euro al chilometro completamente a carico dei contribuenti......................
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Blog di LEGAMBIENTE ONLUS - 26 Marzo 2015Dati ISPRA consumo di suolo. Legambiente: “Il Parlamento riprenda in mano con vigore l'iniziativa legislativa sul consumo di suolo, e la porti a termine".
Un'Italia
sotto cemento, che continua a consumare suolo anche nella sua peggiore
crisi edilizia. Si ferma il mercato immobiliare, ma suona la grancassa
il comparto più coccolato dalla politica, a tutti i livelli: quello
delle grandi infrastrutture per la mobilità, e segnatamente delle
infrastrutture stradali, con le loro clientele e il loro gravame sulla
spesa pubblica. “È ora di dire basta al consumo di suolo e di iniziare
quella strada del cambiamento che si chiama rigenerazione urbana, un
nuovo modo di concepire e tutelare il territorio, gli spazi urbani in
chiave sostenibile puntando sulla riqualificazione edilizia, energetica e
antisismica del patrimonio esistente.........................
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