Docenti e personale della scuola e dell’università
per il 21 febbraio
Ogni euro speso per il Tav è un euro rubato a scuola, sanità e cura del territorio.
Docenti e personale della scuola e dell’università per il 21 febbraio
Giorno
dopo giorno facciamo i conti con i tagli che la scuola subisce da anni:
edifici fatiscenti, mancanza di materiale didattico, carenza di
personale. Ma c’è un settore della spesa pubblica che di tagli non ne
subisce mai: le cosiddette «grandi opere».
La sola tratta del «tunnel di base» del Tav in Val Susa – per cui sono previsti quindici anni di cantieri – costerà oltre dieci miliardi di
euro. Quanto all’intero collegamento Torino-Lione, secondo un documento
della Corte dei Conti francese molto critico verso il progetto, avrà un
costo di ventisei miliardi e cento milioni di euro.
Può darsi che dell’impatto ambientale dell’opera importi solo ai valsusini, ma l’impatto economico riguarda
tutti, perché con la crisi che morde dare priorità a un’opera
considerata inutile da molti economisti e tecnici dei trasporti, vuol
dire tagliare altri capitoli della spesa pubblica.
Molti
politici vanno ripetendo che il Tav è «strategico». Per noi strategica è
la formazione delle nuove generazioni; strategico è investire fondi
nella ricerca; strategiche sono le nostre scuole, le nostre università, i
nostri laboratori. Una politica che con una mano taglia i fondi
destinati a scuola e università e con l’altra sperpera montagne di soldi
in grandi opere inutili è una politica irresponsabile, che getta il
futuro alle ortiche.
Ma
noi possiamo fare qualcosa. Il 21 di febbraio saremo in piazza a Torino
per manifestare, per ricordare quali sono le vere priorità, e per
ribadire che ogni euro speso per il Tav è un euro rubato a scuola,
sanità e cura del territorio.
Per adesioni: scuola21febbraio@ gmail.com
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