E
tre: dopo l’inceneritore di Testi ( Greve in Chianti), la discarica a
Le Borra (Figline Valdarno) salta anche il megainceneritore di
Selvapiana (Rufina), quello che però non cambia è la logica
inceneritorista del PD che lascia inalterato il Piano Interprovinciale
dei Rifiuti fondato sulla combustione
Clamoroso: il capogruppo del PD dell’Unione dei Comuni VALDARNO-VALDISIEVE annuncia che il megainceneritore di Selvapiana non s’ha da fare.
Si
tratta di un’ affermazione importante, anche se tardiva,che viene resa
pubblica da un esponente del PD (un partito ossessionato dal
fondamentalismo inceneritorista e dal business dei rifiuti) per la quale
ci aspettiamo che sia formalizzata, a fronte di pericolosi e dannosi
atti pregressi di programmazione – Piano Interprovinciale dei Rifiuti - e di localizzazione – PTCP Piano Territoriale di Coordinamento - che ne sancivano la realizzazione.
La
“svolta” avviene a seguito del differimento sulla realizzazione della
discarica di Le Borra nel Comune di Figline Valdarno a data successiva
al 2021, oggetto di contestazioni e di proposte alternative fatte da
Rifondazione Comunista e dal Il Coordinamento dei Comitati della Piana
Firenze Prato e Pistoia con “Alterpiano a combustione zero” e la rete Coordinamento Valdarno Aretino / Fiorentino e Valdisieve con “Un altro piano”,
le quali invitavano il centrosinistra a rivedere la strada della
combustione, includendo l’evoluzione delle normative europee, , che
mettono al primo posto gli obiettivi di prevenzione, riutilizzo,
trattamento e riciclaggio perseguono la finalità della protezione della
salute umana e dell’ambiente.
Su
dietrofront di Le Borra ricordiamo l’accordo siglato tra le Province
di Firenze e Arezzo e gli Ato Toscana Centro e Sud con il quale viene
previsto il rinvio, a data successiva al 2021, di qualsiasi decisione
in ordine alla realizzazione della discarica di ‘Le Borra’ nel comune di
Figline Valdarno, contestualmente all’impegno della Provincia di Arezzo
e di ATO Toscana Sud a contribuire a garantire le esigenze di
smaltimento di rifiuti urbani prodotti in Comuni appartenenti ad ATO
Centro fino al 31/12/2021.
Ora
il ripensamento sull’inceneritore di Selvapiana ( Rufina) avviene
alla presenza di un Piano Interprovinciale di Gestione dei Rifiuti delle
Provincie Firenze, Pistoia, Prato, (Ato Toscana centro) che come
sappiamo è fondato sulla quintuplicazione degli inceneritori e la
realizzazione di nuove discariche. 370 milioni di euro sono le risorse
previsti per i soli impianti che la normativa europea ritiene già
superati. Rifondazione Comunista ha più volte evidenziato come tutti gli
impianti previsti sono stati individuati attraverso una pianificazione
dei vecchi piani industriali e senza studi per localizzarne i siti:
impianti sbagliati nei luoghi sbagliati.
Lo
stesso era accaduto per il megainceneritore «I cipressi» di Selvapiana
alla Rufina e il suo progetto di ampliamento da 9.000 tonnellate, a
68.000., un impianto nocivo, dannoso e inutile realizzato in un luogo ad
altissimo rischio di esondazione ovvero pericolosità idraulica elevata e
in un'area di grande pregio paesaggistico, ambientale e ricca di
produzione biologiche. Un impianto per il quale erano stati previsti
42 milioni di spesa, implementate a dismisura negli ultimi anni fino a
diventare 88 milioni di euro. Più è bene ricordare la creazione di una
società di scopo per gestire l’affaire AER Impianti srl con oggetto
sociale “realizzazione di impianti di incenerimento e discariche”
con un Consiglio di Amministrazione dal costo minimo di oltre 70.000
euro l’anno escluso consulenze varie, delle quali sarà nostra cura
rilevare l’incidenza .
Il
PD fino ad ora aveva ignorato tutto questo fino alla svolta del 9
ottobre 2013, affidata ad una agenzia Agipres con la quale il capogruppo
del PD Barducci dichiara che “…le scelte fatte in passato sono da
rivedere perché i flussi sui rifiuti sono variati, la differenziata ha
raggiunto valori alti e la Regione Toscana ha rivisto la propria
programmazione regionale, ipotizzando una riduzione degli impianti di
termovalorizzazione in Toscana. Dobbiamo tutelare gli interessi dei
nostri cittadini e quindi è necessario che questa decisione maturi
velocemente, per prima nel partito di Rufina, e che poi coinvolga tutti i
livelli del nostro partito. La realizzazione del termovalorizzatore era
giusta fino a ieri perché come ho già detto, le condizioni dei flussi
dei rifiuti erano diverse.
Realizzare,
alle nuove condizioni, l'impianto sarebbe ingiusto nei confronti dei
cittadini di Rufina che si sono già fatti carico di questo problema, sia
attraverso la loro dedizione nella raccolta differenziata, che
nel sostenere attraverso la Tares, un'imposta molto alta, gli
investimenti fatti sulla differenziata stessa. Adesso le condizioni sono
finalmente cambiate, i flussi dei rifiuti sono diminuiti e la raccolta
differenziata ha raggiunto livelli importanti nel comune di Rufina e in tutta la nostra zona….”.
Dalle dichiarazioni del PD si evince che la svolta non è determinata da una ritrovata sensibilità ecologica ma ragioni meramente economiche, pertanto i rifiuti, ceneri e rosticci che avrebbero dovuto essere trattati a Selvapiana e provenienti dai territori della Valdisieve e del Valdarno Fiorentino verranno dirottati negli impianti esistenti vedi Case Passerini (la grande pattumiera della Toscana centrale).
Altro che rifiuti zero, o riciclaggio e riuso spinto, l’incenerimento voluto con pervicacia dal Presidente della Provincia di Firenze rimarrà il sistema principale di trattamento previsto dal Piano Interprovinciale dei rifiuti.
Ora verificheremo l’attendibilità delle dichiarazioni dell’autorevole esponente del PD dell’unione dei Comuni, la fine che farà la società di scopo realizzata, l’ammontare delle risorse impegnate e dissipate nell’operazione di Selvapiana. Intanto tutti i 10 Sindaci della Valdarno Valdisieve dovranno informare i Consigli Comunali di tale decisione rispondendo ai quesiti che abbiamo esposto.
Mentre continuerà il nostro impegno affinché si modifichino gli indirizzi di gestione sui rifiuti,
passando dal duopolio inceneritori discariche alla strategia Rifiuti Zero.
Firenze 14 ottobre 2013
Rifondazione Comunista Provincia di Firenze
Andrea Calò - Lorenzo Verdi
Dalle dichiarazioni del PD si evince che la svolta non è determinata da una ritrovata sensibilità ecologica ma ragioni meramente economiche, pertanto i rifiuti, ceneri e rosticci che avrebbero dovuto essere trattati a Selvapiana e provenienti dai territori della Valdisieve e del Valdarno Fiorentino verranno dirottati negli impianti esistenti vedi Case Passerini (la grande pattumiera della Toscana centrale).
Altro che rifiuti zero, o riciclaggio e riuso spinto, l’incenerimento voluto con pervicacia dal Presidente della Provincia di Firenze rimarrà il sistema principale di trattamento previsto dal Piano Interprovinciale dei rifiuti.
Ora verificheremo l’attendibilità delle dichiarazioni dell’autorevole esponente del PD dell’unione dei Comuni, la fine che farà la società di scopo realizzata, l’ammontare delle risorse impegnate e dissipate nell’operazione di Selvapiana. Intanto tutti i 10 Sindaci della Valdarno Valdisieve dovranno informare i Consigli Comunali di tale decisione rispondendo ai quesiti che abbiamo esposto.
Mentre continuerà il nostro impegno affinché si modifichino gli indirizzi di gestione sui rifiuti,
passando dal duopolio inceneritori discariche alla strategia Rifiuti Zero.
Firenze 14 ottobre 2013
Rifondazione Comunista Provincia di Firenze
Andrea Calò - Lorenzo Verdi
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