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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
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CALENDARIO

martedì 24 settembre 2013

Piano Regionale Rifiuti: IL CONTRIBUTO DI ROSSANO ERCOLINI

LE SCORRETTEZZE DEL PRESIDENTE ROSSI E IL PIANO REGIONALE DI CISPEL UMILIANO LA TOSCANA
 
Eppoi ci si chiede perchè la gente non creda più nelle istituzioni e nella politica! Rossi, non richiesto, venne a Capannori per chiedere di supportare la elaborazione del nuovo Piano Rifiuti toscano sostanziandola con la necessità di abbracciare le "migliori pratiche" nella gestione dei materiali di scarto. Anzi, in quella mattinata di maggio di fronte ad oltre 150 persone si prese l'impegno di ritornare a Capannori per riportare di fronte alla stessa platea formata da comitati, associazioni e movimenti  i risultati della prima elaborazione del Piano per farne un "piano partecipato". Di fronte a quell'impegno e a quella richiesta il Centro di Ricerca Rifiuti Zero del comune di Capannori proprio per rispetto delle istituzioni regionali si impegnò a far giungere alla Regione il prodotto del proprio lavoro di proposta da maturarsi sul campo di visite ed incontri. Quell'impegno del presidente Rossi,  nella migliore tradizione delle promesse mai mantenute non è stato rispettato.  Queste  false promesse  non solo prendono in giro il "civismo" di chi si è messo  a disposizione ma  soprattutto umiliano quelle istituzioni che questi "politici" dovrebbero rappresentare.
 
NON SI DICA MAI PIU' CHE SONO COMITATI ED ASSOCIAZIONI AD ESSERE IRRESPONSABILI E NON COLLABORATIVI!

Ed in questo quadro di "triste"  giravolta di Rossi il Piano approvato recentemente in Giunta è in evidente continuità con il grigiore delle scelte operate fino ad adesso in Regione Toscana dove le buone pratiche sono al palo a vantaggio di discariche ed inceneritori. Rossi evidentemente è stato richiamato all'ordine da CISPEL e dal partito trasversale dell'incenerimento che non vuole assolutamente rinunciare ad affari rilevanti tanto più se "consumati" con i soldi dei cittadini che pagano le bollette quasi sempre gravate di addizionali legate alle inadempienze sulla RD di comuni e gestori. . E per pudore non si dica che questo sarebbe un piano avanzato perchè prevede il 70% di RD entro il 2020 quando già nel 2012 la Regione avrebbe dovuto per legge raggiungere almeno il 65% evidenziando un rinvio intollerabile nel raggiungimento di questo obiettivo minimo. E quando l'obiettivo che appare più scolpito e definito in maniera perentoria è quello di raddoppire la percentuale dei rifiuti inceneriti. Questo Piano inoltre sconta di non prevedere  nemmeno un Piano Regionale di Riduzione  dei rifiuti come imposto dalla legge. Se non fosse stato per le energiche proteste del Centro Di Ricerca RZ in sede di consultazione non si sarebbe nemmeno menzionato questo adempimento che in seguito ha "partorito" un misero obiettivo di riduzione di 50kg (circa l'8%)  procapite da perseguire in 8 anni quando i rifiuti in appena 4 anni sono diminuiti di 90 kg (oltre il 12%)! Senza considerare che se davvero si volesse  passare dal sistema di raccolta stradale a quello "porta a porta" la riduzione dei rifiuti (sulla base di statistiche indiscutibili  anche sul territorio toscano) sarebbero di almeno il 15-20% ed oltre (come avvenuto nell'intero comprensorio della Piana di Lucca e dell'Empolese Val D'Elsa). Appare chiaro che qualsiasi piano di riduzione fortemente richiesto dalla UE e dalla stessa legge nazionale farebbe "annegare" i piani di raddoppio dell'incenerimento "caldeggiato" da Rossi in ossequio ai ben pagati dirigenti e funzionari di CISPEL. Inoltre a sigillo della tendenziosa informazione veicolata dalla Regione che vorrebbe apparire "equilibrata" verso gli impianti di incenerimento da ridurre (da 9 a 7) occorre ricordare che ADESSO IN TOSCANA GLI INCENERITORI IN FUNZIONE SONO 6 e non 9 e che quindi secondo questi calcoli da "gioco delle tre carte" si prevede oltre al mantenimento di impianti vetusti per cui pagare costosissimi "revamping" anche la realizzazione dell'inceneritore di Case Passerini a Firenze e del raddoppio di quello di Arezzo. Cosi' come diffidiamo da una informazione come quella veicolata dall'assessore regionale Bramerini che quando parla di discariche  (come quelle di Peccioli e Rosignano) non menziona mai che la Toscana avvia in difformità dalla normativa europea a questa modalità di smaltimento rifiuto indifferenziato (non trattato e/o stabilizzato) ma in ossequio alla lobby dell'incenerimento menziona l'obbligo del tutto nazionale (e quindi non previsto dall'Europa) di "divieto" di inviare in discarica di plastiche e carta a elevato potere calorifico (che peraltro possono essere recuperate sotto forma di materia in impianti a freddo) per giustificare nuovi inceneritori.  
 
Ma adesso si apre una fase nuova in cui l'intero movimento locale,  nazionale ed europeo non si rassegnano a fare della nostra bella Toscana Regione d'Europa una "Cenerentola" delle "buone pratiche" a causa di Politici incompetenti e forse irrimediabilmente legati a lobbies "autoreferenziali" e "insensibili" al futuro e ai legittimi interessi delle nostre comunità e territori. Il Piano elaborato dal Centro Ricerca Rifiuti Zero del comune di Capannori sotto l'egida di Zero Waste Europe è li' con i numeri e le dettagliate proposte operative ed impiantistiche a dimostrare che come ha recentemente dichiarato il Commissario europeo all'ambiente, RIFIUTI ZERO E' POSSIBILE e necessario (aggiungiamo noi)  per la salute, l'ambiente, la promozione di posti di lavoro. 

Chiediamo pertanto un FACCIA A FACCIA immediato e diffuso almeno in tutti i capoluoghi di provincia che preveda un non formale coinvolgimento della popolazione  per evitare che la definitiva approvazione del nuovo Piano sia al servizio dei soliti , ristrettissimi e  voraci gruppi di "industria sporca assistita " e "separata" dalle nostre comunità. 
Nessuno si illuda: LA PARTITA E' APPENA ALL'INIZIO E SARA' DURA! 
Noi non ci rassegniamo a veder bruciato il nostro futuro!

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