PIANO REGIONALE RIFUTI DELLA
TOSCANA :
COMANDA ROSSI O DE
GIROLAMO ?
Il Centro Ricerca Rifiuti Zero e la Rete dei Comitati
Popolari Toscani per Rifiuti Zero
giudicano negativamente il Piano Rifiuti
appena approvato dalla Regione Toscana.
Già appariva discutibile porsi un obiettivo di
Raccolta Differenziata del 70% entro il 2020 quando la legge italiana già
prevede l’obbligo (SANZIONATO CON MULTE CHE I CITTADINI TOSCANI GIA’ PAGANO
SALATAMENTE) del 65% e prevedere una minima riduzione dei rifiuti a fronte di
un passaggio netto verso i sistemi di raccolta Porta a Porta (mentre la
statistica nazionale parla di riduzione di almeno il 15% nel passaggio da
cassonetti a Porta a Porta !).
Ma, oltre a questo, PREVEDERE UN NETTO AUMENTO DELL’INCENERIMENTO DEI
RIFIUTI ANZICHE’ CONSIDERARE LA PERICOLOSITA’ ED ANTI-ECONOMICITA’ DI
QUESTA FORMA DI SMALTIMENTO (senz’altro inferiore come flessibilità e
funzionalità alle discariche per rifiuti trattati) E PREVEDERE LA NON REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI TRATTAMENTO A FREDDO
(TMB) (che sarebbero invece funzionali ad un ulteriore recupero di
materiali dai rifiuti primi di inertizzarli e porli in discarica) suona come
una decisa « campana a morto »
per una prospettiva effettivamente innovativa e « VERSO RIFIUTI
ZERO » capace di portar fuori la Toscana da quel « Medioevo » in
cui è attualmente collocata anche rispetto alle altre regioni italiane (appena
al 12° posto per raccolta differenziata e recupero !).
DICHIARARE COSI’ CHE SI PUNTA A DIMINUIRE IL
NUMERO DI INCENERITORI PREVISTI DAI PIANI PROVINCIALI CONTANDO TRA GLI IMPIANTI
NON CONSIDERATI INCENERITORI ORMAI CHIARAMENTE IRREALIZZABILI (come quello di
Greve in Chianti) o addirittura chiusi da tempo per problemi d’inquinamento o
di mancanza di rifiuti (come quelli di Pietrasanta e Castelnuovo) NON E’ ALTRO
CHE UN MODO DI ARRAMPICARSI SUGLI
SPECCHI !
Una
crescita della percentuale d’incenerimento (dal 13 al 20% secondo le
dichiarazioni ufficiali) NON POTRA’ CHE INDIRIZZARE GLI INVESTIMENTI PIU’
IMPORTANTI VERSO IMPIANTI INQUINANTI E NON ECONOMICI COME I COSIDDETTI
« TERMOVALORIZZATORI » IMPEDENDO UN SERIO SVILUPPO DELLE RACCOLTE
DIFFERENZIATE E DEL RICICLAGGIO le cui potenzialità enormi sono già chiaramente
realizzate come a Capannori e in molti comuni della Lucchesia o nell’intero
comprensorio dell’Empolese-Valdelsa e non abbisognano affatto d’impianti
d’incenerimento !
Ma il vero problema ci sembra
« POLITICO ». Il Presidente Rossi dichiarò a Maggio di voler aprire il
nuovo piano a RIFIUTI ZERO. A lui rispose, pochi giorni dopo, De Girolamo come
presidente di Cispel e del « PARTITO DEGLI IMPIANTI » dicendo che gli
inceneritori ci volevano e come!
Oggi, vedendo come le proposte del nostro
Movimento Rifiuti Zero, che non prevedevano alcun nuovo impianto
d’incenerimento o discarica, SIANO RIMASTE LETTERA MORTA (nonostante il
Presidente Rossi avesse dichiarato di voler procedere ad un serio confronto
pubblico con noi) MENTRE DE GIROLAMO SI COMPIACE DEL PIANO APPROVATO E « DETTA
ULTERIORI CONDIZIONI » PER LA SUA REALIZZAZIONE, VIENE NATURALE DOMANDARSI : « IN TOSCANA COMANDA ROSSI O
DE GIROLAMO ? »
Per quanto ci riguarda non consideriamo la
partita conclusa e continueremo a mobilitarci e a proporre ambiti di
discussione aperti per OTTENERE UN EFFETTIVO PIANO RIFIUTI ZERO CHE RILANCI LA
TOSCANA VERSO UN FUTURO ALL’AVANGUARDIA ANCHE IN EUROPA !
Fabio Lucchesi
Coordinatore Regionale dei Comitati per la Legge Rifiuti Zero
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