LA RETE AMBIENTALE DELLA VERSILIA e il COMITATO AMBIENTE E SALUTE
BAGNI DI LUCCA-BORGO A MOZZANO
BAGNI DI LUCCA-BORGO A MOZZANO
DIFFIDANO
I
Consiglieri Provinciali a non adottare il piano interprovinciale così
come proposto e chiede di prendere una forte iniziativa politica tesa a
modificare la norma regionale che affida alla New Co la raccolta
differenziata dei rifiuti in violazione della normativa vigente.
Leggi tutto il documento: https://docs.google.com/file/d/0B5uPVnFGS9xwRDV3NnMtMnAwa3c/edit
INOLTRE TENGONO A PRECISARE CHE:
rappresentano
chi pagherà i costi di decisioni sbagliate e tardive, tengono a fare
chiarezza sul senso civico che ha ispirato tale documento, in risposta
alla disattenzione e al mancato rispetto delle normative sulla
Partecipazione
Sia a livello europeo (convenzione di Aarhus, Direttiva 2003/35/CE sulla partecipazione del pub-blico nell'elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale e modifica le direttive del Consiglio 85/337/CEE e 96/61/CE relativamente alla partecipazione del pubblico e all'accesso alla giustizia)
Sia a livello regionale (Statuto della Regione Toscana, L.R.T. 1/2005 -Norme per il Governo del ter-ritorio-. L.R.T. 69/2007 -norme sulla promozione della Partecipazione alla elaborazione delle politi-che regionali e locali-, L.R.T. 10/2010 L.R.T. 11/20101 sulla valutazione di VAS, VIA e VI).
Così come è stata disattesa in ogni sede politica e istituzionale , qualsiasi nostra perorazione sulla strategia “RIFIUTI ZERO” nonostante l’assenso verbale sui suoi principi sottoscritto da molte forze politiche.
Certamente può apparire non democratico il fatto che i cittadini si rifiutino di attendere democraticamente l’adozione del piano, per fare le proprie osservazioni nei tempi stabiliti, democraticamente attendere l’esame delle osservazioni, democraticamente accettare l’esito di questo esame, che democraticamente finirebbe facilmente con il rigetto in blocco delle osservazioni fatte; così come è accaduto per le osservazioni dei cittadini dell’ATO CENTRO dove nella riunione di lunedì 17 dicembre a Firenze si approverà il piano “tal quale” come è stato presentato originariamente.
Questo è l’iter prediletto da chi si ritiene democratico ?
Invece di criticare la forma delle note inviate con notifica, avete letto il merito delle nostre nota-zioni? Perché non ci rispondete su questo? E’ possibile che un gruppo di cittadini sia costretto a spendere soldi e tempo per richiamare l’attenzione di chi è stato messo nei posti di governo pro-prio al fine di far valere le sue istanze? Ma per chi state governando? E fate il broncio se poi qual-cuno alza la testa da cittadino, invece di ringraziare per il lavoro svolto per il bene di tutti?! Alla luce dell’attività svolta in questi anni proprio da questi cittadini a servizio della comunità, la politica partitocratica dovrebbe essere felice di interagire con loro al fine di dare piena attuazione a forme di politica dal basso.
SI! “Attendiamo una risposta forte” ma riguardo alle nostre richieste che ribadiamo nelle note se-guenti:
E’ vero o non è vero che il decreto legislativo 205/2010, recependo la direttiva europea del 19/11/2008 n.2008/98/CE ha previsto “l’affidamento esclusivo della gestione della raccolta diffe-renziata ai Comuni nel territorio dei quali la raccolta medesima deve svolgersi”? Mentre invece il gestore unico individuato, della società’ di nuova costituzione RETI AMBIENTE SPA, deterrebbe tutto il ciclo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti ? Non basta dire che tutti i Comuni, cia-scuno per la sua quota, partecipano alla nuova società per affermare che gestirebbero in proprio il servizio ! Noi sosteniamo che l’Autorita’ d’Ambito “ sia un soggetto giuridico ed operativo comple-tamente diverso dai singoli Comuni che la compongono, esattamente come si potrebbe sostenere che una società sia la stessa cosa di un suo socio .
E’ vero o non è vero che il piano prevede lo spostamento al 2020 dell’aumento della raccolta differenziata al 65%, livello che invece doveva essere raggiunto al 31/12/2012 da tutti i Comuni? Oggi l’obbiettivo del 65% e’ ben lontano dall’essere raggiunto e questo spostamento porterà la maggior parte dei Comuni ad essere inadempienti e la conseguenza di tale comportamento porte-rà i cittadini a dover pagare l’ECOTASSA europea per molti anni ancora con notevole aggravio della tariffa di smaltimento dei rifiuti.
E’ vero o non è vero che la costituzione della società RETI AMBIENTE SPA, costata già ai cittadini solo per la sua costituzione euro 427.916.50, si basa su un principio dell’affidamento ai privati che è stato spazzato via “a furor di popolo” con il referendum del 2011?
Tale referendum negava l’affidamento ai privati dei servizi di rilevanza economica pubblica quali sono l’acqua e i rifiuti.
E’ vero o non è vero che il piano interprovinciale sovrastima la quantità dei rifiuti destinati a cre-scere? Questo dato é già smentito dai dati ufficiali pubblicati dalla Regione Toscana, che dimo-strano una calo di produzione del 6% nell’arco di un solo anno . La contraddizione tra i dati reali e quelli stimati all’interno del Piano è evidente. Forse il Piano tende a sovrastimare la produzione dei rifiuti per poter giustificare la costruzione di un enorme inceneritore che di fatto impedirebbe lo sviluppo di politiche serie atte a contrastare la produzione stessa dei rifiuti?
E’ vero o non è vero che l’inceneritore determina una “ rigidità di sistema“ ? Rigidità che obbliga a produrre spazzatura e impegna tanti soldi sia per la sua costruzione che per il suo mantenimento?
Perché invece non vengono trovati finanziamenti per adeguare un impianto strategico come quel-lo di Pioppogatto e per costruire altri impianti di riciclaggio?
“Attendiamo una risposta forte”, da parte vostra, a queste domande semplici con una consapevolezza di merito, con una moralità politica ed una onestà intellettuale che dovrebbero corrispondere ai valori civili degli eletti dal popolo.
Sia a livello europeo (convenzione di Aarhus, Direttiva 2003/35/CE sulla partecipazione del pub-blico nell'elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale e modifica le direttive del Consiglio 85/337/CEE e 96/61/CE relativamente alla partecipazione del pubblico e all'accesso alla giustizia)
Sia a livello regionale (Statuto della Regione Toscana, L.R.T. 1/2005 -Norme per il Governo del ter-ritorio-. L.R.T. 69/2007 -norme sulla promozione della Partecipazione alla elaborazione delle politi-che regionali e locali-, L.R.T. 10/2010 L.R.T. 11/20101 sulla valutazione di VAS, VIA e VI).
Così come è stata disattesa in ogni sede politica e istituzionale , qualsiasi nostra perorazione sulla strategia “RIFIUTI ZERO” nonostante l’assenso verbale sui suoi principi sottoscritto da molte forze politiche.
Certamente può apparire non democratico il fatto che i cittadini si rifiutino di attendere democraticamente l’adozione del piano, per fare le proprie osservazioni nei tempi stabiliti, democraticamente attendere l’esame delle osservazioni, democraticamente accettare l’esito di questo esame, che democraticamente finirebbe facilmente con il rigetto in blocco delle osservazioni fatte; così come è accaduto per le osservazioni dei cittadini dell’ATO CENTRO dove nella riunione di lunedì 17 dicembre a Firenze si approverà il piano “tal quale” come è stato presentato originariamente.
Questo è l’iter prediletto da chi si ritiene democratico ?
Invece di criticare la forma delle note inviate con notifica, avete letto il merito delle nostre nota-zioni? Perché non ci rispondete su questo? E’ possibile che un gruppo di cittadini sia costretto a spendere soldi e tempo per richiamare l’attenzione di chi è stato messo nei posti di governo pro-prio al fine di far valere le sue istanze? Ma per chi state governando? E fate il broncio se poi qual-cuno alza la testa da cittadino, invece di ringraziare per il lavoro svolto per il bene di tutti?! Alla luce dell’attività svolta in questi anni proprio da questi cittadini a servizio della comunità, la politica partitocratica dovrebbe essere felice di interagire con loro al fine di dare piena attuazione a forme di politica dal basso.
SI! “Attendiamo una risposta forte” ma riguardo alle nostre richieste che ribadiamo nelle note se-guenti:
E’ vero o non è vero che il decreto legislativo 205/2010, recependo la direttiva europea del 19/11/2008 n.2008/98/CE ha previsto “l’affidamento esclusivo della gestione della raccolta diffe-renziata ai Comuni nel territorio dei quali la raccolta medesima deve svolgersi”? Mentre invece il gestore unico individuato, della società’ di nuova costituzione RETI AMBIENTE SPA, deterrebbe tutto il ciclo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti ? Non basta dire che tutti i Comuni, cia-scuno per la sua quota, partecipano alla nuova società per affermare che gestirebbero in proprio il servizio ! Noi sosteniamo che l’Autorita’ d’Ambito “ sia un soggetto giuridico ed operativo comple-tamente diverso dai singoli Comuni che la compongono, esattamente come si potrebbe sostenere che una società sia la stessa cosa di un suo socio .
E’ vero o non è vero che il piano prevede lo spostamento al 2020 dell’aumento della raccolta differenziata al 65%, livello che invece doveva essere raggiunto al 31/12/2012 da tutti i Comuni? Oggi l’obbiettivo del 65% e’ ben lontano dall’essere raggiunto e questo spostamento porterà la maggior parte dei Comuni ad essere inadempienti e la conseguenza di tale comportamento porte-rà i cittadini a dover pagare l’ECOTASSA europea per molti anni ancora con notevole aggravio della tariffa di smaltimento dei rifiuti.
E’ vero o non è vero che la costituzione della società RETI AMBIENTE SPA, costata già ai cittadini solo per la sua costituzione euro 427.916.50, si basa su un principio dell’affidamento ai privati che è stato spazzato via “a furor di popolo” con il referendum del 2011?
Tale referendum negava l’affidamento ai privati dei servizi di rilevanza economica pubblica quali sono l’acqua e i rifiuti.
E’ vero o non è vero che il piano interprovinciale sovrastima la quantità dei rifiuti destinati a cre-scere? Questo dato é già smentito dai dati ufficiali pubblicati dalla Regione Toscana, che dimo-strano una calo di produzione del 6% nell’arco di un solo anno . La contraddizione tra i dati reali e quelli stimati all’interno del Piano è evidente. Forse il Piano tende a sovrastimare la produzione dei rifiuti per poter giustificare la costruzione di un enorme inceneritore che di fatto impedirebbe lo sviluppo di politiche serie atte a contrastare la produzione stessa dei rifiuti?
E’ vero o non è vero che l’inceneritore determina una “ rigidità di sistema“ ? Rigidità che obbliga a produrre spazzatura e impegna tanti soldi sia per la sua costruzione che per il suo mantenimento?
Perché invece non vengono trovati finanziamenti per adeguare un impianto strategico come quel-lo di Pioppogatto e per costruire altri impianti di riciclaggio?
“Attendiamo una risposta forte”, da parte vostra, a queste domande semplici con una consapevolezza di merito, con una moralità politica ed una onestà intellettuale che dovrebbero corrispondere ai valori civili degli eletti dal popolo.
La Rete Ambientale della Versilia
Amici della terra Versilia,
Associazione per la Tutela Ambientale della Versilia
Comitato Capezzano Vive
Comitato dalla parte del Cittadino Forte dei Marmi
Comitato Marco Polo
Co.As.Ver.
Comitato Pantaneto Massarosa
Comitato Pedona Ambiente e Salute Comitato Piano del Quercione
Comitato Salviamo Viareggio Italia Nostra Versilia
Medicina Democratica Viareggio (Movimento Di Lotta Per La Salute)
Comitato Ambiente e Salute
Bagni di Lucca-Borgo a Mozzano
Bagni di Lucca-Borgo a Mozzano
DOC. INTEGRALE: https://docs.google.com/file/d/0B5uPVnFGS9xwNExhMWxrXzA1cm8/edit
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