in cui Renzo Moschini dice "quello che finora a mio giudizio è mancato e continua a mancare stando anche ad alcune recenti sortite del partito in parlamento e non solo è cosa significa e deve significare oggi ‘nel rispetto dei vincoli e delle regole'.
Frase che spesso sentiamo utilizzare dai nostri politici ma soprattutto dal governatore Rossi.
Bhe, noi vogliamo aggiungere, alle perplessità di cui si parla nell'articolo, che recentemente è stato DIMOSTRATO che nel caso un progetto non sia fattibile a causa dei vincoli e delle regole, SI PUO' SEMPRE CAMBIARE AL LEGGE e farcelo rientrare!!
E' il caso per l'appunto degli art. 141 e 142 della LR 66/2011 (finanziaria 2012) sulle costruzioni in aree a rischio idraulico molto elevato (articoli iinseriti dopo gli eventi alluvionali in lunigiana e all'Isola d'Elba in autunno 2011) che, MODIFICATI ex novo il 16 maggio scorso e rientrati in una nuova legge LR 21/2012, hanno PERMESSO il superamento di alcuni vincoli che avevano stoppato, in iter di AIA, l'inceneritore di Selvapiana.
NON A CASO IL 27 GIUGNO L'AIA E' STATA RILASCIATA GRAZIE A QUESTE "MODIFICHE".
IN AREE A RISCHIO IDRAULICO MOLTO ELEVATO ( PI4), DOVE PRIMA NON SI POTEVA COSTRUIRE QUASI NULLA, se non per alcuni progetti e nel caso di un declassamento dell'area da parte dell'autorità competente, ADESSO E' AMMESSO QUASI TUTTO
E SOPRATTUTTO TUTTI GLI IMPIANTI - NUOVI O AMPLIAMENTI/ADEGUAMENTI- PER LO STOCCAGGIO, IL TRATTAMENTO, LO SMALTIMENTO E IL RECUPERO DEI RIFIUTI.
L'IMPORTANTE E' FARE OPERE DI MESSA IN SICUREZZA, cioè quelle opere che proprio ROSSI denunciava nella sua prefazione all' E-Book " Cosa INSEGNA il fiume
Le alluvioni in Lunigiana e all’Isola d’Elba e la difesa del territorio in Toscana" ( forse non ci insegna così tanto come si vuol far credere!): " ....Prima degli anni 70 si sapeva dove costruire, dopo abbiamo perso la strada giusta, si è costruito dove era bene non farlo. Di fronte a questo fatto evidente e alla necessità di aver dovuto chiedere ai toscani un pesante sacrificio per poter sostenere i costi della ricostruzione ci siamo detti:
“d’ora in poi mai più” e abbiamo approvato un atto importante e unico nel panorama nazionale: in Toscana non si costruisce più nelle aree ad alto rischio idraulico e non si “tombano” i corsi d’acqua......
Le novità riportate in finanziaria intendono in sostanza spostare l’ottica della nostra politica di governo del territorio, riaffermando un principio che negli ultimi tempi era forse passato un po’ in secondo piano, cioè che nelle zone a elevato rischio idraulico è bene passare dal concetto di “messa in sicurezza” a uno più ampio:
le zone di pertinenza fluviale, anche se non coincidono con l’alveo propriamente detto, devono essere lasciate alla vita del fiume.
A chi osserva che norme e vincoli esistevano già ho ricordato che alcuni di questi si potevano aggirare con opere di cosiddetta messa in sicurezza.
Il nostro principio non ha deroghe, abbiamo eliminato i ‘se, ma, però’. Se ci fossero provvedimenti analoghi a livello nazionale la situazione del territorio italiano sarebbe certamente migliore."
PURTROPPO SOLO BELLE PAROLE
PERCHE' DOPO 4/5 MESI CHE ERANO STATI FATTI GLI ARTICOLI
SI E' PENSATO BENE DI CAMBIARLI RADICALMENTE!
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