Tav in Val di Susa: la Francia ci ripensa?
Territorio La Francia, secondo quanto ha riportato ieri Le Figaro, intende riesaminare ed eventualmente rinunciare a 10 progetti di linee ferroviarie ad alta velocità e tra questi vi sarebbe la linea Torino-Lione. Dall'Italia però il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera afferma che il progetto della Torino-Lione è totalmente confermato sia da parte del governo italiano che di quello francese.di Alessandra Profilio - 13/7/12
Costi troppo alti, merci in calo. La Francia, secondo quanto ha riportato ieri Le Figaro, intende riesaminare ed eventualmente rinunciare a dieci progetti di linee ferroviarie ad alta velocità e tra questi vi sarebbe la linea Torino-Lione.
Il ministro del bilancio francese Jerome Cahuzac ha dichiarato ieri che lo Stato ha previsto una serie di progetti senza averne fissato i finanziamenti e, per questo, il governo non avrà altra scelta che rinunciare ad alcune opzioni. Secondo il giornale è sotto esame anche la Torino Lione, a causa del costo elevato (12 miliardi) e del calo del traffico merci.
Le Figaro, in particolare, scrive che la Torino-Lione sarebbe “squalificata per il suo costo” nonché per il calo registrato nel “trasporto merci, sceso a quattro milioni di tonnellate su quella tratta, contro gli undici milioni di tonnellate vent'anni fa, non gioca a favore di quel progetto”.
Le stesse ragioni, insomma, portate avanti da chi da sempre si oppone alla realizzazione del Tav in Val di Susa. “Il calo del traffico delle merci, tanto per fare un esempio, è uno degli argomenti con i quali noi sosteniamo da sempre l'inutilità di quest'opera”, ha commentato Sandro Plano, presidente della Comunità montana della Valle di Susa e braccio istituzionale del movimento No Tav. “In Francia – prosegue Plano - stanno dicendo le stesse cose che abbiamo sempre detto noi. E adesso sarebbe auspicabile un ripensamento anche da parte italiana”.
Dall'Italia però il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera afferma che il progetto della Torino-Lione è totalmente confermato sia da parte del governo italiano che di quello francese. Passera riferisce di aver parlato con il ministro francese dei trasporti e che al momento non è stata ipotizzata una modifica a piani approvati.
In Italia, comunque, le campagne di mobilitazione non si fermano. I No Tav locali continuano infatti a presidiare, in provincia di Alessandria, i punti in cui sono previsti i primi espropri di terreni e cortili.
Intanto la mattina dell'11 luglio scorso si è svolta a Torino l'udienza finale del dibattimento processuale a carico delle due manifestanti No Tav, arrestate per le vicende del settembre 2011 in Val Clarea. La sentenza è stata di assoluzione piena per Nina Garberi, mentre Marianna Valenti è stata condannata a 8 mesi per resistenza a pubblico ufficiale. È decaduta invece l'accusa di aggressione, così come il tentativo di dimostrare l'esistenza di un'organizzazione paramilitare o terroristica delle azioni di contrasto alla realizzazione dell'opera.
fonte articolo: http://www.ilcambiamento.it/territorio/tav_val_susa_francia_ci_ripensa.html
Lo speciale: http://www.ilcambiamento.it/speciale/tav_val_di_susa/
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Tav: anche la Germania boccia l'alta velocità
'Il gioco non vale la candela'. Si riducono in Europa i Paesi intenzionati ad investire nell'alta velocità. Il presidente delle ferrovie tedesche, Rudiger Grube, ha infatti rivelato il disinteresse nei confronti di nuovi progetti TAV e la volontà di privilegiare l'affidabilità, anziché la velocità.
di Marco Cedolin - 22 Giugno 2012
Nonostante in Italia esista un silenzio omertoso sull'argomento,
in tutta Europa stanno riducendosi sempre più i paesi ancora disposti
ad investire al futuro su un progetto ritenuto obsoleto ed
antieconomico come quello dell'alta velocità. In parte
a causa della crisi economica che ha ridotto drasticamente le risorse
disponibili, in parte perché dove già esiste il TAV ha ormai mostrato tutti i suoi limiti di costosissimo 'gioco che non vale la candela'.Dopo la rinuncia di Lisbona (previsto luogo di partenza dell'immaginifico corridoio 5 Lisbona - Kiev) che nel mese di marzo ha definitivamente abbandonato il progetto dell'alta velocità, già sospeso da oltre un anno, decidendo di privilegiare lo sviluppo delle tratte marittime, è arrivato anche il turno della Germania.
In un'intervista di qualche settimana fa, il presidente delle ferrovie tedesche, Rudiger Grube ha infatti rivelato il disinteresse nei confronti di nuovi progetti TAV e la volontà di privilegiare l'affidabilità, anziché la velocità...
Alla luce di questa decisione, la commessa di 6 miliardi di euro assegnata dalle ferrovie tedesche alla Siemens, per la costruzione di 220 nuovi treni ICE che entreranno in servizio nel 2020, riguarderà macchine in grado di raggiungere una velocità massima di 230/250 Km/h e non i 300 km/h degli attuali TAV che in Germania corrono sulle sole 2 tratte ad alta velocità esistenti, Colonia - Francoforte e Norimberga - Ingolstadt.
Grube ha motivato questa decisione sostenendo che “Per la Germania la velocità di 250 chilometri all'ora è più che sufficiente” e aggiungendo che costruire nuove tratte ad alta velocità costerebbe troppo, senza tener conto che il rallentamento da 300 a 250 della velocità massima comporterà tutta una serie di vantaggi che vanno dal minor costo di produzione e di manutenzione dei treni al minor costo di manutenzione delle linee.
Il suo epigono italiano Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie, nonostante si trovi ad operare in uno stato sull'orlo della bancarotta, dove i cittadini vengono spremuti come limoni e stanno perdendo qualsiasi residuo di ammortizzatore sociale, sembra essere al contrario di tutt'altro avviso.
Trenitalia ha infatti appena assegnato a Bombardier e Ansaldo Breda una commessa per nuovi super treni ad alta velocità che potranno sfrecciare a 360 all'ora, nonostante le tratte esistenti che consentono velocità di quel genere siano estremamente esigue.
Non dimenticatevi di Moretti quando nei prossimi mesi vi domanderanno nuovi sacrifici per il bene del paese, motivando questa necessità con la congiuntura internazionale e l'entità del debito pubblico. Sarà anche grazie a lui se sprofonderemo nel burrone ad alta velocità, con il vento che ci scompiglia i capelli.
Articolo tratto da Il Corrosivo
fonte: http://www.ilcambiamento.it/trasporti/germania_boccia_tav.html
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