E' stato pubblicato il VI° Volume dei quaderni dello Studio Moniter dal titolo: “Gli effetti degli inceneritori sulla salute. Studi epidemiologici sulla popolazione in Emilia-Romagna” che riporta i risultati dell’indagine che hacoinvolto 230.000 cittadini residenti nell’area di 4 km di raggio intorno ad ogni inceneritore e volta a valutare l’occorrenza degli affetti collegabili a esposizioni di breve durata (effetti a breve termine) e a esposizioni di lunga durata (effetti a lungo termine), associando alla residenza delle persone le stime modellistiche di dispersione al suolo del PM10 e degli NOx, come traccianti rispettivamente delle esposizioni a inceneritori e ad altre sorgenti."
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SI, quello stesso studio che all'inizio divulgarono come tranquillizzante e Benedetto Terracini, presidente del comitato scientifico Moniter, si dissociò dal comunicato stampa della giunta Errani, dichiarando: "Lo studio ha invece rilevato un’associazione coerente e statisticamente significativa tra livelli di esposizione ed emissioni da inceneritore e nascite pretermine e si è pure osservato un andamento crescente della prevalenza di aborti spontanei" (post di riferimento QUI).
Ora anche la news di Arpat (del 20 luglio n. 142/12) riporta il sunto di quanto emerge dallo studio:
"Per gli effetti a breve termine
sono stati studiati quelli riproduttivi esaminando per gli
anni 2003-2006 alcuni indicatori quali: il rapporto tra sessi alla
nascita, le nascite gemellari, le nascite pretermine, i piccoli per età
gestazionale, il basso peso alla nascita nei nati a termine e l’aborto
spontaneo".
"Fra i principali risultati emerge un aumento significativo della frequenza dei nati pretermine all’aumentare dei livelli di esposizione,
coerente con un aumento degli aborti spontanei in età fertile. Lo
studio delle malformazioni congenite ha incontrato molte incertezze nel
reperimento e nella qualità dei dati. Le analisi degli effetti a breve
termine sono state estese agli anni 2007-2010".
Infatti per questo intervallo di tempo più recente, dal 2007 al 2010 (affrontato in appendice alla pag 207), si fanno queste conclusioni: " Lo studio qui presentato, che costituisce la replica dell'indagine Moniter sugli esiti riproduttivi, ha confermato la presenza di un'associazione statisticamente significativa tra esposizione ad emissioni da inceneritore e nascite pretermine in un periodo assai recente (2007-2010), caratterizzato da bassi livelli di esposizione. La coerenza dei risultati tra i due studi Moniter rafforza l'ipotesi che l'associazione rilevata sia di natura CAUSALE".
"Gli effetti a lungo termine,
trattati nel capitolo finale, hanno preso in esame la mortalità per
cause tumorali e non, e l’incidenza di tumori per i residenti intorno a
6 inceneritori, raccolti in tre coorti di differenti dimensioni e
differente accuratezza di ricostruzione della storia residenziale".
" I risultati mostrano eccessi di incidenza di alcuni tumori (pancreas, fegato, colon, polmone, linfoma non Hodgkin, utero, ovaio) non sempre associati ai diversi livelli di esposizione né coerenti nelle 3 coorti".
VOGLIAMO
FAR PRESENTE COME IN VALDISIEVE NON SIA MAI STATA FATTA UN
INDAGINE SANITARIA PER VALUTARE EVENTUALI DANNI CAUSATI DAGLI
OLTRE 30 ANNI DI ATTIVITA' DELL'INCENERITORE ATTUALE - PRIMA DI
CONSIDERARE DI SETTUPLICARE LA CAPACIATA' DI TRATTAMENTO TERMICO A QUASI
70.000 T/ANNO CHE, pur avendo strumenti macchinari nuovi, EMETTERA'
PIU' INQUINANTI DI PRIMA PROPRIO PER IL QUANTITATIVO ELEVATO DI RIFIUTI
CHE BRUCERA' Ci preme ricordare, per coloro che dovessero pensare - e crederci!- che i fumi che usciranno avranno meno inquinanti di quello attuale perchè ci sono strumenti nuovi, che già quello attuale rispettava i limiti previsti per legge ( stando a quanto pubblica AER e le relative analisi di Arpat), e che se si analizzano le emissioni per la quantità dei volumi dei fumi prodotti (maggiori con il nuovo impianto), le cose PEGGIORERANNO inevitabilmente:
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TUTTI I QUADERNI MONITER: http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/moniter/generale_1485.asp
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