Il piano interprovinciale dei Rifiuti fu pubblicato sul
BURT il 7 marzo 2012 da lì la normativa prevedeva che venissero presentate
entro 60 giorni le osservazioni al piano di Gestione dei Rifiuti ATO Toscana
Centro ai sensi dell’ art. 12, c. 6 della L.R. 25/1998 e dell’art. 25, c. 2
della LR 10/2010.
Il 7 agosto l’autorità competente ha l’obbligo di
pronunciarsi sull’osservazioni
presentate.
Il 4 maggio 2012 i gruppi Provinciali di Rifondazione
Comunista, SEL, e IDV hanno presentato congiuntamente 8 osservazioni, che per brevità vengono così enunciate e
sintetizzate :
1- Sulla previsione
della produzione dei RSU dell’ATO per l’anno 2015.
Noi proponiamo maggiore
coerenza del Piano con la legislazione nazionale in modo di attivare un
percorso di transizione dall’attuale sistema al nuovo sistema di Raccolta
Differenziata domiciliare cosiddetta
“porta a porta”.
2- Istituzione di un
Servizio pubblico di gestione dei rifiuti per le attività produttive
(de assimilazione degli RSAU)
Si ritene necessario che
i rifiuti urbani e speciali siano gestiti in due distinti circuiti di raccolta.
Ciò consentirà una migliore efficienza e controllo sui conferimenti di rifiuti
speciali e sui conferimenti impropri o abusivi.
3-
Verifica
dell’effettivo fabbisogno impiantistico al 2015
Si ritiene eccessiva la previsione di rifiuti destinati
all'incenerimento. Secondo quanto abbiamo argomentato nelle Osservazioni sulla
base delle diverse esperienze di gestione virtuosa dei rifiuti, saranno ridotte
notevolmente come da noi dimostrato nella osservazione n.1.
4- previsione costi per il sistema impiantistico.
L'impiantistica destinata
all'incenerimento è quella più costosa.
Un sistema basato su un
vasto ricorso all’incenerimento non potrà fare a meno di discariche per rifiuti
pericolosi in cui collocare scorie e ceneri
Per effetto del D.Lgs. 205/10 non solo le ceneri (in cui è concentrata
grande parte delle diossine prodotte dall’incenerimento dei rifiuti) ma anche
le scorie di risulta di molti impianti italiani di incenerimento verranno
classificate come rifiuti pericolosi.
5- Istituzione
della Consulta a livello di ATO per il monitoraggio e il raggiungimento degli
obiettivi di Piano
Sarà compito dell’ATO predisporne un aggiornamento
semestrale con dettaglio a livello
provinciale e comunale.
6- Istituzione
di un coordinamento regionale per la ricerca e l’ innovazione “verso rifiuti zero”
potenziare la filiera
industriale del riciclaggio per la
“chiusura del ciclo” per
far tornare a nuova vita
quanta più materia possibile,
7- Modalità di raccolta del rifiuto differenziato.
La riforma del sistema
di raccolta dovrebbe ispirarsi a un modello di buona gestione basato su 9 punti:
1. Gestione separata dei
flussi di rifiuti urbani e speciali;
2. Eliminazione della
possibilità di conferire rifiuti in forma anonima;
3. RD di tipo
domiciliare;
4. RD ‘spinta’ della
frazione organica;
5. Riforma del sistema di
gestione ordinaria dei rifiuti;
6. Introduzione
simultanea della tariffazione puntuale su un’area vasta;
7. Offerta di uno
specifico servizio di gestione dei rifiuti per le attività produttive, basato
su tariffe
trasparenti e meccanismi
incentivanti;
8. Compostaggio
domestico;
9.
Massima detossificazione dei rifiuti residui
8- Inserimento di un capitolo
specifico destinato ad individuare, promuovere ed incentivare tutte le buone
pratiche di riduzione dei rifiuti.
Ridurre gli imballaggi e ridurre il numero dei
passaggi nella catena della distribuzione,
Va da se che queste Osservazioni fatte e presentate unitariamente da Rifondazione
Comunista, SEL, e IDV, nelle tre Province di Firenze , Prato e Pistoia,
diventeranno i contenuti di una proposta politica e Istituzionale che chiede
una diversa gestione dell’intero ciclo dei rifiuti che vuole progressivamente
eliminare la combustione.
Ribadiamo che l’incenerimento deve essere superato in
quanto rappresenta un’enorme spreco di risorse a costi altissimi e costituisce un forte danno per la salute e per
l’ambiente.
Firenze 28 giugno 2012
Andrea Calò ( PRC )
Riccardo Lazzerini ( SEL ) Alessandro Cresci ( IDV )
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