VALORIZZARE DIFENDERE SALVAGUARDARE LA VAL DI SIEVE

L' Associazione Valdisieve persegue le finalità di tutelare l'ambiente, il paesaggio, la salute, i beni culturali, il corretto assetto urbanistico, la qualità della vita e la preservazione dei luoghi da ogni forma d'inquinamento, nell'ambito territoriale dei comuni della Valdisieve e limitrofi.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

CALENDARIO

sabato 6 marzo 2010

BISOGNA SAPER PERDERE. . . .

Risposta all'Ass. all'Ambiente della
Provincia di Firenze Renzo Crescioli
( mandato ai quotidiani principali)

Le dichiarazioni dell’Assessore provinciale rese dopo la sentenza del TAR Toscana che ha accolto i ricorsi contro l’ampliamento dell’inceneritore "I Cipressi" di Rufina promossi da Francesco Giuntini proprietario della Fattoria Selvapiana, Italia Nostra, Associazione Valdisieve, assistiti dal collegio di difesa composta da Avv. Andrea Del Re, Avv. Gianluigi Ceruti, Avv. Luca Manetti, tendono a minimizzare la portata del risultato, tipico di chi non sa perdere!


Il tentativo di revisionismo di Crescioli è tale da arrivare a dichiarazioni francamente stupefacenti e contraddittorie. L’Assessore parla di semplici “vizi di procedura che non riguardano la Provincia” : sembra dimenticare che le procedure autorizzative impugnate, la VIA e l’AIA, sono di competenza dell’Amministrazione Provinciale, in particolare proprio degli Uffici del settore amministrato dall’Ass. Crescioli, i quali devono garantire la conformità alla legge e la tutela del territorio, dell’ambiente, del paesaggio e dei cittadini a fronte delle domande
per la realizzazione e l’esercizio di impianti industriali pericolosi.

Non sono certo vizi formali le censure accolte dal TAR quali ad esempio: l’insufficienza e l’incoerenza del giudizio finale di compatibilità paesaggistica; l’assenza delle imprescindibili indagini geognostiche ed idrogeologiche in una zona ad elevata vulnerabilità degli acquiferi come quella del sito prescelto; l’insufficienza delle prescrizioni circa i sistemi di pretrattamento dei rifiuti in ingresso; la mancanza di una corretta programmazione per l’utilizzo della fossa di stoccaggio dei rifiuti;
il non rispetto degli accordi per la realizzazione delle misure di compensazione.

Tutto ciò era già emerso in sede di VIA e la Provincia, è andata avanti approvando l’autorizzazione definitiva, la responsabilità provinciale non solo è confermata ma recidiva!

O l’Assessore ci vuol forse dire che la competenza del corretto svolgersi della procedura che la legge delega alle Provincie, è di qualcun altro?

Questo, inoltre, nonostante le oltre 200 pagine di Osservazioni che assieme alle Associazioni Valdisieve e Italia Nostra, avevamo presentato.

Se l’Amministrazione Provinciale avesse rispettato la normativa di riferimento sia sulla VIA che in materia di partecipazione dei cittadini su questioni ambientali (L.108/2001, D.Lgs. 152/2006 per la procedura di AIA), e con un po’più di umiltà e di riguardo nei confronti della popolazione, il cui interesse è l’unico a cui dovrebbe attenersi una Pubblica Amministrazione, oggi sicuramente non saremmo a questi livelli di contrasto.

Ricorrere alla Magistratura è stata l’unica possibilità che abbiamo avuto per farci ascoltare e riportare un po’ di democrazia nelle procedure che riguardano il futuro del territorio. Certo quando i cittadini devono ricorrere alla Magistratura per essere ascoltati ed avere risposte (che pure si ricorda avevamo chiesto ai sensi delle leggi vigenti) qualcosa ha profondamente fallito nel governo del territorio, in particolar modo quando questo invece sbandiera democrazia e partecipazione ad ogni tornata elettorale.

Su questo crediamo l’Assessore, invece di accampare giustificazioni, dovrebbe riflettere.

Se poi l’Amministrazione, refrattaria ad ogni ascolto, perseguirà la volontà di costruire impianti estremamente dannosi per il nostro territorio, noi continueremo la nostra battaglia a tutela dell’ambiente e della salute, valori essenziali al nostro benessere e superiori al mero interesse commerciale delle Società che inceneriscono rifiuti. Ricordiamo a questo proposito quanto pesi la mancata istruttoria provinciale sulle alternative all’incenerimento per il trattamento del residuo finale; impegno peraltro richiesto dalle convenzioni internazionali per la lotta contro le diossine di cui gli inceneritori sono tra i principali produttori (Inventario Europeo delle Diossine). Cosa è stato fatto dagli Amministratori per perseguire questi impegni?

Associazione Valdisieve

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