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martedì 23 ottobre 2012

Inceneritore di Selvapiana: comunicato stampa


A che punto siamo con la costruzione dell’inceneritore di Selvapiana?

L’interrogativo è d’obbligo perché non se ne sente parlare da molto tempo.  Che sia stata riconosciuta l’inutilità dell’opera? Che l’alto rischio per il territorio e per la comunità della Valdisieve  abbia convinto le amministrazioni a rinunciare al progetto?  
Purtroppo le cose non stanno così.  
La costruzione dell’inceneritore di Selvapiana, tra istituzioni compiacenti e tempestive modifiche ad hoc della legge regionale sul “rischio idraulico”, ha superato tutti gli ostacoli previsti dalla procedura.  Definitiva è invece la rinuncia alla costruzione dell’inceneritore di Testi:  l’opposizione dei cittadini, sostenuta dal sindaco e dall’amministrazione, è stata decisiva per scongiurare un impianto così pericoloso per la popolazione.
Come comitato e associazioni Valdisieve e Vivere in Valdisieve, convinti  che occorra un impegno preciso da parte dei cittadini per modificare lo stato delle cose, abbiamo continuato a fare informazione negli incontri organizzati nei mesi scorsi:  oltre a documentare con il film “Sporchi da morire”  il rischio sanitario che incombe sulle aree dove sono attivi impianti di incenerimento,  abbiamo presentato un piano alternativo al Piano Interprovinciale e lo abbiamo chiamato Alterpiano, frutto della collaborazione con il Coordinamento dei comitati di Ato Toscana Centro.
La nostra  proposta sul ciclo dei rifiuti prevede: la riduzione dei rifiuti, il recupero e il riciclo della materia; si differenzia dal piano proposto dalla Provincia principalmente per questi  punti fondamentali:
1) gestione dei rifiuti senza inceneritori
2) creazione dei “distretti del riutilizzo e del riciclaggio”
3) creazione di nuovi posti-lavoro
4) nessuno spreco di acqua
5) sostanziale diminuzione della TIA

Purtroppo gli interessi che stanno dietro agli inceneritori  sono troppo appetibili per le amministrazioni che perciò  restano arroccate sulle loro posizioni.
Il presidente della Aer Impianti Srl, ex sindaco di Pelago ed ora anche Coordinatore del PD per il Valdarno e Valdisieve per esempio, in occasione della presentazione di una fabbrica a zero emissioni che nascerà nel comune di Pontassieve, in sala del Comune stesso, è arrivato a definire sostanzialmente la raccolta differenziata un grande bluff, "...siamo ancora al tempo della raccolta, non del riciclo; montagne di carta e di plastica frutto della raccolta differenziata e porta a porta stazionano in attesa di un loro utilizzo o smaltimento.." poichè niente, in mancanza di una filiera adeguata, si ricicla e niente si recupera.
A suo dire "...i comuni ricicloni sono nient'altro che racCoglioni..."

Questa è un’ affermazione di notevole gravità, frutto di analfabetismo ambientale, dato che le già blande normative nazionali vorrebbero la raccolta differenziata al 65% entro il 2012

Ma chi, se non la società di gestione Aer Spa e le Amministrazioni devono occuparsi di utilizzare al meglio il materiale che, una volta differenziato, rappresenta una grande risorsa per la comunità?

Ancora una volta chiediamo un incontro con gli amministratori per un confronto su una gestione dei rifiuti che non sia nociva per i cittadini e il territorio.
Rivolgiamo un appello a tutti i cittadini della Valdisieve perché si facciano sentire affinché anche il progetto di Selvapiana sia definitivamente abbandonato come è successo per quello di Testi.
 
Pontassieve, 18 Ottobre 2012
  

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