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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

CALENDARIO

lunedì 28 luglio 2025

LETTERA APERTA della Rete Toscana Beni Comuni: “Acqua pubblica”: chiarezza su cosa significa e quale modello propone per la Regione

Al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani

Signor Presidente,
Abbiamo letto con attenzione le Sue recenti dichiarazioni pubbliche, in cui ha indicato l’acqua
pubblica
come uno dei pilastri fondamentali della Sua candidatura e della futura azione di governo
della Regione Toscana.
Le chiediamo, con la massima chiarezza e trasparenza, di specificare cosa intende concretamente per “acqua pubblica”, perché acqua pubblica non significa semplicemente che i soci delle società di gestione siano solo Comuni o enti pubblici: questo di per sé non garantisce affatto la realizzazione dell’interesse collettivo né la tutela dei cittadini.

Acqua pubblica significa:
• Gestione interamente pubblica,
• Controllo diretto e “analogo” sulla società da parte dei Comuni soci
• Assenza di scopo di lucro (né per i gestori, né per i Comuni soci),
• Servizio erogato nell’esclusivo interesse sociale,
• Utilizzo integrale delle risorse a beneficio del servizio e dei cittadini (non per la produzione di utili da redistribuire come dividendi ai Comuni),
• Governo democratico e partecipato (tutela delle minoranze con il voto capitario: una testa, un voto, non una quota di capitale, per evitare che i Comuni maggiori impongano le proprie scelte a discapito dei più piccoli e degli utenti),
• Massima trasparenza e controllo sociale.

Tutto ciò oggi è possibile solo attraverso la gestione “in house providing”, come la normativa
nazionale ed europea prevede per i servizi pubblici essenziali
, dove la società di gestione opera senza fini di lucro, sotto il controllo diretto degli enti pubblici, con una politica degli utili indirizzata al massimo contenimento dei costi per l’utente ed al miglioramento del servizio.

Chiediamo quindi pubblicamente:
Lei intende promuovere e attuare un vero modello di gestione in house, che rispetti questi principi e riporti l’acqua fuori dalle logiche di mercato e di profitto, oppure si continuerà con il modello attuale, che è solo un paravento di “gestione pubblica” formale, dove i Comuni restano soci unici ma sfruttano le tariffe dei cittadini per ottenere utili e dividendi da reinvestire altrove?

La Toscana ha bisogno di una scelta chiara e trasparente:
L’acqua non è una fonte di profitto, è un bene comune da gestire senza alcun interesse di lucro!
Aspettiamo una Sua risposta pubblica e impegnativa su questo punto, nell’interesse di tutti i cittadini:
Gestioni in house sì o no?

Firenze, 26 luglio 2025
Distinti saluti

Rete Toscana per la Tutela dei Beni Comuni
(Forum Toscano Movimenti per l'Acqua, Acqua Bene Comune Pistoia, Acqua Bene Comune Valdarno, Comitato Acqua Pubblica Arezzo, Atto Primo salute ambiente e cultura, AdiC Associazione per i Diritti dei Cittadini, Trasparenza per Empoli, La Libellula – Gruppo per l’Ambiente, Valle del Serchio, Associazione Vivere in Valdisieve, Circolo Laudato Si' Vicopisano Monte Pisano, GRASP The Future- AlterPiana Firenze Prato Pistoia, ARCI Comitato Territoriale Arezzo APS, Comitato Trasparenza Rosignano, Laboratorio per Unaltracittà - Firenze, Comitato dalla parte del cittadino, P.Arci Empolese Valdelsa, Associazione dei Fenicotteri Piana di Lecore APS, G.A.S. di Montagnana Val di Pesa, I’ Bercio, Valdelsa Attiva, Centro Studi per la Nuova Agricoltura Contadina e Artigiana, Comitato stop5g Empoli-Valdelsa, Comitato Viale IV Novembre EMPOLI, Mamme di News a tutto Gas, Movimento CLARA, Circolo di Legambiente di Lastra a Signa - Di la d’Arno, Associazione Il Paese che vogliamo di Montespertoli, Comitato per la chiusura della discarica di ex Cava Fornace, Liberamente le Signe, Movimento Municipalista Arezzo)

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