Discarica per rifiuti non pericolosi Podere Rota (Terranuova Bracciolini). Contro l’ampliamento, a favore della sua chiusura
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Italia Nostra condivide e fa proprie le analitiche osservazioni presentate, nello scorso mese di gennaio, a firma Fausto Tenti del gruppo aretino del Forum Ambientalista, contro le previsioni di macroscopico ampliamento, approvate dalla Provincia di Arezzo, della megadiscarica valdarnese di Podere Rota, gestita dalla società CSA Impianti Spa. L’opposizione è del tutto giustificata per il fatto che l’impianto – attivo dal 1999 –, con il previsto ampliamento di ulteriori 71.450 metri quadri, assumerebbe le dimensioni di più grande discarica d’Italia dopo quella della Romagna, con 900.000 tonnellate in più di rifiuti non pericolosi da sotterrare nei prossimi anni 2022-27, per complessivi 5.200.000 tonnellate: rifiuti provenienti dalla Toscana non aretina e anche dalle altre regioni.L’ampliamento – oltre ad aggravare le condizioni di inquinamento delle falde acquifere e dell’aria (quanto meno riguardo ai cattivi odori, più volte segnalati dalla cittadinanza), sui quali sono comunque in corso analisi dell’ARPAT – sottrarrebbe alla campagna e all’agricoltura quasi 5 ettari di terreno.
Per questi motivi, Italia Nostra fa appello perché l’ampliamento previsto per la discarica di Podere Rota non sia approvato, e sia invece programmata una sua prossima chiusura, in coerenza con i nuovi indirizzi ecologici e, in particolare, con il Progetto di Economia Circolare che punta alla riduzione dei rifiuti e al potenziamento degli impianti per il riciclo.
Firenze, 26 febbraio 2021
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