La sostituzione delle flotte di autobus diesel con quelle elettriche diventerà possibile solo quando queste potranno competere in termini di tempi operativi, comfort, peso e costi. Heliox ha trovato un’unica soluzione a tutti questi problemi grazie a una nuova tecnologia di ricarica rapida.
© Heliox |
Probabilmente non avete ancora sentito parlare di Heliox, ma
se siete cittadini europei o vivete in Cile, Giappone, Singapore, India o
Nuova Zelanda e comunemente usate i trasporti pubblici, è probabile che siate
già saliti su un autobus elettrico alimentato dalle loro innovative soluzioni
di ricarica. Inoltre, sono solo all’inizio: il nuovo sistema di ricarica rapida
dell'azienda può alimentare un autobus elettrico in soli due o cinque minuti.
Il salto tecnologico è sostanziale: attualmente, gli e-bus
richiedono il bilanciamento e la ricarica delle celle durante la notte e
possono essere operativi solo per altrettante ore al giorno. Un caricabatterie
rapido Heliox, d’altra parte, include un sistema di ricarica e di contatto
completamente automatico che consente «ricariche di opportunità» durante il
funzionamento. Con la recente commercializzazione di batterie che non
necessitano di un bilanciamento notturno delle celle, questo significa che un
servizio di autobus elettrici 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 è ora a portata di
mano.
«Quando si ricarica un autobus elettrico lentamente durante
la notte, non solo non è operativo, ma l’autonomia di funzionamento è limitata
dalle dimensioni del pacco batteria. Quando il pacco energia esaurisce la
carica, è necessario completare un nuovo ciclo di ricarica che richiede molto
tempo», afferma Mark Smidt, direttore dello sviluppo commerciale di Heliox. «Se
aggiungiamo questo problema al fatto che il pacco batterie è di gran lunga il
componente più costoso dell’autobus, che è considerevolmente pesante e che
richiede spazio che dovrebbe essere usato per il trasporto di passeggeri, ci
troviamo di fronte a grosse difficoltà, che ostacolano un successo commerciale
su larga scala».
Per diventare davvero attraenti, gli autobus elettrici
dovrebbero quindi avere un costo di proprietà (TCO, total cost of ownership)
pari, se non inferiore, a quello delle loro controparti a diesel, e trasportare
almeno altrettanti passeggeri senza compromettere il comfort. Questa è la
missione che Heliox si è prefissata quando ha avviato il progetto CONCEPT
(CONductive fast Charge system for Electric buses in Public Transport)
nell’agosto 2016.
La visione alla base della tecnologia dell’azienda è che una
ricarica più veloce consentirà, in definitiva, una sostanziale riduzione della
capacità del pacco batterie di bordo, riducendo di conseguenza il peso del bus,
risparmiando sui costi e aumentando lo spazio disponibile e il tempo di
attività operativo. Il sistema può essere collegato alle reti elettriche BT
(bassa tensione) e MT (media tensione) e viene fornito con uno schema di
raffreddamento ottimizzato per aumentare la durata e ridurre il TCO.
«I riscontri da parte degli utenti sono stati finora molto
positivi. Abbiamo registrato molto interesse da parte non solo dei produttori
di apparecchiature originali (OEM, original equipment manufacturers) di
autobus, ma anche degli operatori di trasporto pubblico di tutto il mondo», afferma
Smidt.
Ora alla fine della seconda fase, il sostegno di Heliox
nell’ambito dello Strumento per le PMI di Orizzonte 2020 ha consentito
soprattutto di realizzare e dimostrare un sistema certificato, economicamente
efficiente e comprovato che è riuscito a convincere le parti interessate della
sua eccellenza operativa.
«Abbiamo ancora due progetti pilota in corso che hanno
sostanzialmente perseguito due obiettivi: il primo è quello di portare le
prestazioni del sistema alla maturità e alla solidità richieste nel mercato dei
trasporti pubblici; il secondo è dimostrare e provare le prestazioni del
sistema alle parti interessante che operano nel mercato», spiega Smidt.
Il lancio sul mercato è già iniziato e Heliox prevede una
forte risposta commerciale nel 2019. L’azienda sta inoltre puntando
all’espansione regionale, non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti con
consegne a partire dal secondo trimestre del 2019.
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