“PD e ItaliaViva continuano l’opera di picconamento e lento sgretolamento della miglior legge varata dalla scorsa legislatura, la legge 65 sul governo del territorio, frutto dell’importante lavoro dell’assessora Anna Marson. Lo hanno chiamato ‘tagliando della legge’ ma in realtà stiamo assistendo ad una rottamazione diluita nel tempo, dato che la legge, nell’arco di 4 anni, è stata già cambiata una quindicina di volte”, dichiara Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra in Consiglio regionale.
“L’obiettivo principale della legge 65 era impedire nuovo consumo di suolo, un obiettivo indigeribile per la Lega e le destre, che hanno ribadito come la norma sia un ostacolo allo sviluppo dell’attività edilizia, ma evidentemente anche per la maggioranza che continua a svuotare la legge, anno dopo anno”, prosegue Fattori. “Con queste modifiche si apre infatti a nuovo consumo di suolo consentendo ancora una volta ai Comuni di approvare varianti agli strumenti urbanistici scaduti per poter realizzare edificazioni industriali, commerciali, di servizio”. “Ma non basta, si apre anche a cambi di destinazione d’uso da artigianale-industriale a commerciale o di variare le altezze a piacimento in edifici rurali di aziende agricole”.
“Le modifiche hanno anche eliminato la partecipazione su progetti che impattano direttamente su abitanti e utenti, in nome della semplificazione, ed ogni riduzione della partecipazione è un segnale negativo, non certo compensato dalle poche luci contenute nella nuova norma, come la giusta incentivazione della pianificazione di area vasta”, sottolinea il capogruppo.
“Nel pacchetto votato dal Consiglio regionale vi erano anche le modifiche ad un’altra legge, la 35 del 2015, anche in questo caso peggiorative del testo, dato che si trova una strada per imporre nuove cave ai Comuni riluttanti”, termina Fattori.
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