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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
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mercoledì 24 agosto 2016

LE ULTIME NOTIZIE SUL FRONTE DELL' INCENERITORE DI SAN ZENO AD AREZZO.....MAH!!!


Inceneritore, Insieme Possiamo: "protocollo per inserire a San Zeno le persone autistiche" VIDEO


Persone affette da autismo collocate a ridosso dell'inceneritore. Insieme Possiamo durante una conferenza stampa annuncia l'imminente protocollo. "Dopo che a San Zeno - si legge in una nota - nelle zone adiacenti l'impianto d'incenerimento di AISA SpA  si sono sorbiti manifestazioni musicali, eventi ludici per bambini con tanti palloncini colorati e giochi gonfiabili, gare podistiche con ricchi premi e cotillons per tutti i gioiosi partecipanti, un orto ricettivo dal quale cogliere i meravigliosi frutti della nostra stupenda valdichiana...le amministrazioni pubbliche principalmente responsabili della salute della popolazione stanno preparando il coup de theatre finale, quello che stupirà con effetti speciali. Un "qualcosa" che solo una smaccata propaganda di parte - tendente a sdoganare nei confronti dell'opinione pubblica l'inceneritore (industria insalubre di prima classe, così sono definiti questi impianti) e ad esaltarne le magnifiche sorti e progressive, vieppiu' dopo gli esiti per nulla rassicuranti del famoso studio epidemiologico Life plus - poteva arrivare a partorire: un protocollo d'intesa tra AISA Impianti SpA, Comune di Arezzo, AUSL Toscana Sud Est e Gestione Ambientale Srl (una "costola" di AISA...) finalizzato a concretizzare un "Progetto di Comunità dedicato all'inserimento di soggetti adulti affetti da sindrome da spettro autistico (ASD)", elaborato dalla AUSL. E che s'intende realizzare "individuando quale ambiente idoneo (sic) e dotato di adeguate infrastrutture tecnologiche e ambientali (ari sic) gli spazi di AISA Impianti e Gestione Ambientale limitrofi all'impianto di trattamento rifiuti di San Zeno ed in particolare parte del terreno non sfruttato e l'immobile ex casa colonica prospiciente la proprietà". Si, avete capito bene....un progetto - benemerito e benvenuto - di aiuto a coloro che soffrono di autismo e alle loro famiglie che si realizza a ridosso di un inceneritore. Chapeau, giù il cappello...sono riusciti a trasformare una bella e condivisibile idea di solidarietà per chi patisce una terribile malattia in un'operazione di pubblicità ingannevole e nemmeno troppo occulta a favore della loro stupenda creatura, la macchina bruciarifiuti! Diciamo questo a ragion veduta e con autorevoli studi scientifici a supporto: al di là dei rischi per patologie cardiovascolari, respiratorie e tumorali - messi chiaramente in evidenza dal suddetto Life plus - dalla letteratura scientifica stanno emergendo dati ancora più inquietanti per le sostanze ad azione neurotossica presenti nell’aria (1). 


"Infatti - prosegue il comunicato di Insieme Possiamo-  risulta che l'organo in assoluto più delicato e sensibile all’azione delle sostanze tossiche è il cervello in via di sviluppo e già nel 2006 sulla rivista scientifica Lancet (2) si denunciava una sorta di “PANDEMIA SILENZIOSA”, ovvero il fatto che ormai "Un bambino su sei presenterebbe danni documentabili al sistema nervoso e problemi funzionali e comportamentali, che vanno dal deficit intellettivo, alla sindrome da iperattività, all'autismo". Si pensi che dai dati del CDC (Center for Diseases Control and Prevention di Atlanta U.S.A) la prevalenza di autismo negli Stati Uniti è cresciuta negli ultimi 12 anni del 289.5% e che - se nel 2000 vi era negli U.S.A. un bambino ogni 150 con diagnosi di autismo - nel 2010 ne è colpito un bambino ogni 68...Un recentissimo studio caso-controllo di recente pubblicato (3) e condotto sulla grande coorte delle infermiere americane (116.430 soggetti ) ha messo in luce il potenziale fattore di rischio rappresentato dalla esposizione durante la gravidanza a PM2.5 e inferiore. Lo studio ha identificato 245 bambini nati fra il 1990 e 2002 a cui sono stati diagnosticati disturbi dello spettro autistico ( ASD) e 1522 controlli sani e si è risaliti - sia per i casi che per i controlli - ai livelli di PM 2.5 cui era stata esposta la madre in gravidanza. E’ emerso un rischio statisticamente significativo di oltre il 40% per i più elevati livelli di PM 2.5 nel terzo trimestre di gravidanza (OR = 1.42 IC 1.09-1.86). Recenti studi hanno evidenziato come il monossido di carbonio (CO) possa passare attraverso il sangue placentare e danneggiare il fisiologico sviluppo del cervello fetale. Dal momento che i limiti sono stabiliti tenendo conto dei rischi di tipo cardiovascolare in adulti, gli autori auspicano che questi limiti vengano rivisti tenendo conto di questa nuova azione come “neurotossina” del CO. Recentemente anche per gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) come per il PM 2.5, è emersa una gravissima azione neurotossica sul cervello in via di sviluppo. Lo studio, pubblicato su Jama Pschiatry (1) è stato condotto su una coorte di bambini nati fra il 1998 ed il 2006 nei quali era stato monitorato il livello di IPA cui era stata esposta la madre in gravidanza e poi sottoposti a risonanza magnetica nucleare.L’indagine ha permesso di stabilire che esiste una relazione dose-risposta fra esposizione prenatale ad IPA – specie nel 3° trimestre di gravidanza - e riduzione in età infantile della sostanza bianca dell’emisfero sinistro che si associa a ritardo intellettivo, rallentamento dei processi cognitivi, problemi di comportamento, disturbi dell’attenzione ed iperattività. Crediamo che la gravità di tali scoperte non abbia necessità di ulteriori commenti...Non va infine dimenticato che, come per alcuni IPA, anche per metalli quali l’arsenico, il cadmio, il nickel, pure presenti in aria, classificati da decenni come cancerogeni certi per l’uomo, "non esiste una soglia identificabile al di sotto della quale queste sostanze non comportino un rischio per la salute umana”.


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