MONTALE - Il Comitato per la chiusura dell’inceneritore ha organizzato il pagamento dei risarcimenti disposti dal Tribunale in favore delle 43 parti civili costituitesi nel processo contro Tibo e Cappocci.
La presidente Paola Gelli ha ricordato ai cittadini che la sentenza di secondo grado afferma specificatamente che “l’impianto è incontrollabile”.
Tale inquietante affermazione è stata anche ripresa nella lettera dell’Ordine dei Medici di Pistoia e richiamata ai cittadini riuniti, che hanno ben compreso come i 1.000 euro ricevuti rappresentino una somma simbolica e parziale a fronte del maggior danno biologico, esistenziale e morale.
Proprio per questo, alcuni cittadini, tra cui Elisabetta Tesi e Mira Contini, hanno deciso di restituire la somma al Comitato per le successive spese legali. L’avvocato Dangelo ha ricordato all’assemblea che la vicenda processuale è stata possibile solo grazie alla perseveranza e tenacia del Comitato che adesso festeggia l’affermazione del sacro principio di tutela della salute pubblica.
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