In città la raccolta porta a porta prende il via il prossimo autunno con un progetto pilota sui quartieri a nord: Palese, Santo Spirito, Catino, San Girolamo, Fesca e Marconi
di SILVIA DIPINTOA monitorare qualità e quantità della raccolta differenziata, sarà un'etichetta elettronica intelligente. Una sorta di antenna, sui bidoncini, con i ricettori da posizionare sui mezzi Amiu, per registrare come e quanto differenziano i cittadini. A Bari la raccolta porta a porta parte il prossimo autunno, con un progetto pilota sui quartieri a nord: Palese, Santo Spirito, Catino, San Girolamo, Fesca e Marconi.A elaborare il piano dettagliato è il Conai, il consorzio nazionale che riunisce le imprese di imballaggi. “Abbiamo commissionato uno studio – spiega l'assessore all'ambiente Pietro Petruzzelli – che ora incroceremo con la previsione sui costi del personale, che farà l'Amiu”. Le novità sono tante, e saranno poi gradualmente estese, step by step, a tutti i quartieri della città. Intanto la formazione e la sensibilizzazione: si parte in primavera, con il coinvolgimento degli studenti universitari (i nuovi 'facilitatori'), che riceveranno in cambio crediti formativi, grazie a un protocollo d'intesa con l'ateneo barese.
Dopo l'estate, al via il nuovo sistema. Il Conai ha stimato la fase di start up su 18.529 utenze domestiche e 1417 commerciali. Diversa la frequenza di raccolta. Per le abitazioni private, una volta a settimana per carta e multimateriali, una ogni due settimane per il vetro. Tre giorni su sette per organico, due per l'indifferenziato, quattro per i pannolini. “Ovviamente studieremo frequenze diverse per pub, ristoranti e negozi, a seconda degli scarti da smaltire”, assicura Petruzzelli. Il Comune acquisterà migliaia di pattumelle e carrellati, da distribuire alle diverse utenze.
“Su ognuno ci sarà un sistema
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