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mercoledì 16 settembre 2015

Dalle luci a vapore ai chip per i rifiuti le idee dei Comuni più virtuosi d’Italia

L’illuminazione pubblica di Mogoro, la raccolta differenziata di Parma e Malnate, la mobilità di Rivalta. E, ancora, le idee di autofinanziamento di San Salvatore Ma soprattutto, l’eccellenza (in tutte le categorie) raggiunta da Seravezza.



Dalle luci a vapore ai chip per i rifiuti le idee dei Comuni più virtuosi d’ItaliaC’ È quello che ha sostituito le luminarie pubbliche con lampade a vapore, quello che ha messo le facce dei cittadini sull’album delle figurine, quello che ha dotato i bidoni della spazzatura di microchip o che ha ricavato un hotel diffuso da 50 stalle abbandonate.  

Benvenuti in un mondo parallelo: l’Italia dei Comuni virtuosi. Dove le cose funzionano e lasciano a bocca aperta. Piccole eccellenze, sette in tutto, in cui abitanti e istituzioni collaborano, trasformando in valore le risorse del territorio, riducendo il traffico e aumentando l’attenzione per l’ambiente. A loro, sembra affidata l’italica speranza di risalire la china. I “migliori comuni” saranno premiati il 19 settembre dopo una selezione dell’Associazione dei Comuni Virtuosi con il patrocinio di Anci e ministero dell’Ambiente. La costellazione dei premi varia dalla gestione del territorio ai nuovi stili di vita.
 
Vincitore assoluto è Seravezza, provincia di Lucca. Qui, nell’entroterra della Versilia, le notti trascorrono serene grazie a una campagna contro alcol e droghe. E la raccolta differenziata la fanno al 75 per cento, le mense sono bio, c’è una casetta dell’acqua e una del sapone con detersivi alla spina. «Abbiamo puntato sulle politiche ambientali spiegando che la differenziata è un valore per tutti — dice il sindaco Ettore Neri — e i cittadini possono rivolgersi allo sportello energia per avere informazioni sul risparmio energetico». Riuscire a trasformare 50 stalle in un albergo diffuso, e convertire un mini comune da 350 abitanti in località turistica, è invece la scommessa di Castel Del Giudice, in Molise. Si entusiasma il sindaco Lino Gentile: «Abbiamo convinto i proprietari a partecipare alla creazione di un albergo che è nato senza aumento degli spazi».
Sostituire l’illuminazione pubblica con lampadine a vapore di sodio, ma anche ridurre la plastica nelle mense e introdurre acqua pubblica filtrata, è valso la stelletta ecologica a Mogoro, provincia di Oristano.
 
Mettere i cittadini in un album delle figurine modello Panini ha fruttato una menzione al comune di San Salvatore Monferrato. «Per realizzare un gigantesco selfie della comunità abbiamo suddiviso le categorie, sportivi, medici, negozianti, professori. Le figurine si comprano in edicola e con il ricavato ogni associazione ha un piccolo sostegno economico ». Il problema del traffico è stato aggredito a Rivalta, comune della cintura torinese, con un rosario di soluzioni diverse. Spiega l’assessore ai trasporti Marilena Lavagno: «Siamo partiti da un potenziamento della pista ciclabile che ora è di 80 centimetri con un incremento del percorso pari al 30 per cento. Ma il punto di forza sta diventando quello del
carpooling che permette una condivisione dell’auto, facendo risparmiare sulla benzina. Grazie a una app controlliamo le garanzie degli iscritti».

Niente più rifiuti abbandonati a Parma e Malnate (Varese). Qui i cittadini hanno ricevuto sacchi dotati di un tag che consente, tramite un sistema di rilevamento, di abbinarlo ai singoli e mantenere la tracciabilità aumentando la consapevolezza. A Parma, invece, si punta «al risparmio sulla bolletta — spiega l’assessore all’ambiente Gabriele Foli — chi non riesce a partecipare alla raccolta porta a porta può recarsi nelle ecostation con una tessera. Questo per premiare o penalizzare chi produce meno residuo».
Ma il vero segreto per far funzionare le cose, secondo Marco Boschini, coordinatore dell’associazione Comuni Virtuosi, «È la sinergia tra cittadini e istituzioni, l’esperienza più bella si realizza quando c’è contaminazione tra amministrazioni e privati per lavorare in accordo per il bene della comunità».
 

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