Intendiamo con questo messaggio rinnovare la nostra condivisione e piena solidarietà al
2° presidio indetto per il 24 Settembre 2014 a Roma, davanti a Montecitorio, per
contrastare il Decreto Legge definito “Sblocca Italia”.
Fin dal primo momento in cui esso è stato emanato abbiamo espresso la nostra più
profonda preoccupazione riguardo il “fervore” legislativo del Governo in materia
ambientale. In realtà le nostre perplessità riguardano l’intero percorso legislativo che
con il “Destinazione Italia”, “Ambiente protetto” e “Sblocca Italia” ha visto uniti senza
soluzione di continuità questo Governo e il precedente in un azione che ci fa retrocedere
sul piano delle tutela dell’ambiente e della salute ad una condizione peggiorativa rispetto
all’attuale quadro normativo Comunitario. Abbiamo espresso le nostre perplessità nel
documento “Come ti smantello il passato e ti trivello il futuro” scaricabile dal sito di ISDE
ed invitiamo tutti a leggerlo (http://www.isde.it/wp-content/uploads/2015/09/2014-10-Documento-ISDE-contro-Sblocca-Italia-Come-ti-sotterro-il-passato-ti-trivello-ilfuturo.pdf).
La volontà del Governo centrale di effettuare una profonda revisione delle competenze
Stato Regioni, assegnando allo Stato il ruolo di guida, imponendo soluzioni
anacronistiche e insostenibili e riducendo di fatto l’autonomia dei vari territori anche
nelle Regioni a Statuto Speciale, ci sembra spinta da logiche che vanno contro i principi e
le azioni che la Comunità Europea e la stessa comunità scientifica internazionale
chiedono che siano assunti da tutti i Governi nel prossimo incontro di Parigi:
abbattimento delle emissioni di gas serra globali, adozione di misure per contrastare i
cambiamenti climatici, difesa del suolo come elemento centrale degli equilibri della
biosfera e come luogo di produzione salubre del cibo, difesa della qualità e dell’ accesso
alle risorse di acqua dolce sempre più scarse.
Con questi provvedimenti il Governo invece riduce gli incentivi alle fonti rinnovabili vere
confermandoli per le cosiddette assimiliate e mantenendo di fatto la distorsione del
mercato a favore di queste ultime; apre la strada al “carbone pulito”, al settore
geotermico ad alta entalpia (tutt’altro che scevro da pericolose ricadute ambientali!), alle
trivellazioni per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi.
Si ignora completamente l’appello di ricercatori e scienziati che dimostrano come la
strada delle energie fossili sia del tutto perdente; nei SIN si permette di aggirare l’obbligo
di bonifica secondo il principio comunitario del “ chi inquina paga” ed anzi si concedono
agevolazione economiche per riconversioni industriali che, senza alcuna garanzia per
una vera bonifica, aggiungono nuovo inquinamento.
Addirittura si è data la possibilità ai grandi poli produttivi di scaricare a mare e in corsi
d’acqua secondo la loro capacita produttiva oltre i limiti finora consentiti di metalli
pesanti pericolosi quali alluminio, arsenico, cromo, ferro, piombo, cadmio nichel,
mercurio e solventi organici. Come di dire che più si è grandi e più si è autorizzati ad
inquinare!
Con il Decreto “Sblocca Italia” si è poi consentita tutta una serie di superamenti e
semplificazioni di vincoli ambientali visti come ostacolo alla crescita economica e non
come controllo e garanzia delle difesa di diritti collettivi a salvaguardia dell’ambiente e
della salute.
In particolare all’art. 35 gli inceneritori di rifiuti, che per la normativa italiana rientrano
fra le industrie insalubri di classe I, vengono definiti “infrastrutture e insediamenti
strategici di preminente interesse nazionale, ai fini della tutela della salute e
dell’ambiente” e, in base ad evidenti errori di valutazione e di calcolo, ne viene prevista la
costruzione di nuovi e per quelli esistenti ne viene disposto l’utilizzo al massimo della
loro potenzialità con superamento dei vincoli territoriali. In questo modo non vengono
sanzionate le amministrazioni che non raggiungono neppure gli obiettivi minimi di
raccolta differenziata, vengono penalizzate quelle che li hanno ampiamente superati, si
pone un freno ad una vera gestione virtuosa dei rifiuti e si consente il peregrinare di
ingentissime quantità di rifiuti attraverso tutto il Paese.
Tutto ciò è a dir poco paradossale in quanto vengono completamente ignorati sia la
normativa vigente in ambito europeo - recepita anche dal nostro Paese - che indica la
scala delle priorità nella gestione dei rifiuti privilegiando riduzione e recupero di materia
rispetto al recupero di energia. Anche su questi temi il parere di noi medici per
l’ambiente non è mancato, con il recente Position Paper sulla gestione sostenibile dei
rifiuti scaricabile dal sito ISDE.
Per una fortuita coincidenza proprio oggi, qui a Roma, si celebra la 6° giornata in
memoria di Lorenzo Tomatis (http://www.isde.it/evento/6-giornata-in-memoria-dilorenzo-tomatis-inquinamento-ambientale-e-salute-quale-futuro-per-le-nuovegenerazioni-in-italia/),
indimenticabile figura di Ricercatore e di Medico che nel lontano
1987 scriveva queste parole: “la deliberata spietatezza con la quale la popolazione
operaia è stata usata per aumentare la produzione di beni di consumo e dei profitti che
ne derivano si è ora estesa su tutta la popolazione del pianeta, coinvolgendone la
componente più fragile che sono i bambini, sia con l’esposizione diretta alla pletora di
cancerogeni, mutageni e sostanze tossiche presenti nell’acqua, aria, suolo, cibo, sia con le
conseguenze della sistematica e accanita distruzione del nostro habitat”.
La tutela e la salubrità dell’ambiente sono i presupposti irrinunciabili della salute, in
particolare dell’infanzia, ed anche perché le parole di Lorenzo Tomatis non vadano
disperse, ISDE ribadisce la propria partecipazione a questo secondo presidio.
Auspichiamo quindi la massima partecipazione e condivisione a questa iniziativa in cui si
riconoscono le tante realtà di Cittadini, Comitati, Associazioni, Medici che hanno raccolto
l’eredità di Tomatis e che strenuamente difendono la salubrità del proprio ambiente ed il
futuro dei propri figli.
Per ISDE Italia
Agostino Di Ciaula, Patrizia Gentilini, Ferdinando Laghi, Vincenzo Migaleddu
Arezzo, 24 settembre 2015
Per comunicazioni:
Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia
Via della Fioraia, 17/19 - 52100 Arezzo
Tel: 0575-22256 - Fax: 0575-28676
E-mail: isde@ats.it
FONTE COMUNICATO: http://www.isde.it/wp-content/uploads/2015/09/2015-09-21-Comunicato-ISDE-Solidariet%C3%A0-alla-2%C2%B0-mobilitazione-contro-art.35-DA-Sblocca-Italia.pdf
Pagine
VALORIZZARE DIFENDERE SALVAGUARDARE LA VAL DI SIEVE
L' Associazione Valdisieve persegue le finalità di tutelare l'ambiente, il paesaggio, la salute, i beni culturali, il corretto assetto urbanistico, la qualità della vita e la preservazione dei luoghi da ogni forma d'inquinamento, nell'ambito territoriale dei comuni della Valdisieve e limitrofi.
EVENTI 2
- LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA
Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.
Per info Vedi la pagina FB
CALENDARIO
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento