RAFFAELE CANTONE PRESIDENTE
DELL'AUTORITA NAZIONALE ANTICORRUZIONE
Ai
primi di agosto, l'ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) diretta da Raffaele
Cantone ha bocciato modalità e circostanze con cui si sono svolti l'affidamento
e la conduzione dei lavori per il Passante Ferroviario di Firenze,
la nuova Stazione AV e le opere connesse. L'istruttoria partita da una
audizione della Associazione Idra si aggiunge all'iter giudiziario in
corso dal 2013.
All'Autorità
erano anche giunti esposti di rappresentanti di varie associazioni e
comitati che sottolineavano le criticità del Passante tra le
quali, come nella nostra lettera inviata a luglio, anche quelle di carattere
progettuale o relative a irregolarità amministrative.
Le
conclusioni di Cantone confermano la fondatezza delle ragioni di
chi si oppone a quest' opera: gli enormi ritardi nei lavori, gli aumenti
contrattuali dovuti a rinvii e varianti, la mancata approvazione del Piano
di Utilizzazione delle Terre di scavo e l'assenza di autorizzazione
paesaggistica per il tratto sud del Passante.
Se
a ciò si aggiungono le criticità contrattuali dovute al sistema del General
Contractor, il contenzioso sulle riserve economiche richieste da
quest'ultimo e gli inadeguati controlli sulla sicurezza, nessuno dei
problemi sollevati da cittadini, comitati e opinione pubblica in questi anni è
stato trascurato dal documento.
Cantone
mette sotto osservazione anche la cessione
totale da parte di Coopsette delle quote di partecipazione nella
società Nodavia a Condotte S.p.A., denunciando altresì il regime
tangentizio prodottosi e i pericoli di infiltrazioni mafiose. Perciò
raccomanda che l'Ufficio Vigilanza Lavori segua con attenzione i
successivi sviluppi dell'opera, la cui regolare ripresa non è affatto
scontata.
Nel
prendere atto che attualmente sono in corso i lavori per la Stazione AV,
la relazione tiene conto solo indirettamente delle critiche agli obbiettivi funzionali
e trasportistici del progetto, oggetto anche della nostra lettera.
Quegli
obbiettivi, richiamati dalla stessa Autorità citando l'art. 2 del Codice
degli Appalti, riguardano l'utilità sociale, l'efficacia e l'economicità
delle opere pubbliche e certamente sarebbero meglio perseguiti se si
interrompessero i lavori di una Stazione che rischia di restare senza binari.
Ci
domandiamo poi se, a 16 anni dall'avvio formale di un'opera concepita nei
primi anni Novanta, fonte di ricorrenti illegalità e da più parti contestata,
è legittima la vendita "in corsa" delle quote di un
appaltatore nel frattempo fallito.
Ci
domandiamo anche se, considerato il tempo trascorso, l'opera risponda ancora
agli obbiettivi funzionali garantiti dalla Conferenza dei servizi del
'99, poi vanificati dalla variante riguardante la stazione AV.
Ricordiamo che essendo l'Autorità Anti
Corruzione organo politico-amministrativo nominato dall'attuale Governo,
questa bocciatura è un fatto eminentemente politico del quale dovrebbero
prendere atto sia la Regione Toscana che il Comune di Firenze,
riconsiderando tutta la vicenda, sia riguardo agli appalti, sia riguardo
agli obbiettivi promessi sui quali l'Autorità dice di non avere
competenza diretta.
Ci auguriamo infine che ci si liberi una
volta per tutte della famigerata Legge Obbiettivo (definita criminogena
dallo stesso Cantone) come promesso da Del Rio al momento del suo
insediamento al Ministero delle Infrastrutture, ritornando alle vie
normali in tema di lavori pubblici.
fonte: https://cittadiniareafiorentina.wordpress.com/2015/09/10/cantone-respinge-il-passante-av-di-firenze/
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