Fritelli: “Nessun inciucio con Pizzarotti. Ma, piaccia o non piaccia, con lui bisogna dialogare”
Intervista al Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli.   - Pubblicato il 29 luglio 2015
Le recenti nomine degli 
amministratori di Tep e Smtp sono state oggetto di polemiche da parte di
 taluni. Si è parlato di “inciucio” tra Provincia e Comune di Parma…
E’ prassi che quando si vuole sostenere 
che una cosa è negativa si usi la parola “inciucio”. In realtà, nei casi
 citati, si è trattato semplicemente di un accordo tra due soci 
(Provincia di Parma e Comune di Parma) che detengono ciascuno il 50% 
delle quote della società. Senza l’intesa tra Provincia e Comune mai 
nella storia si è raggiunta la quadra nè in Tep nè in Smtp. L’accordo 
sta scritto nella natura della società e dei patti parasociali.
Che soluzione avete trovato?
Alla Provincia è spettata la nomina del 
presidente di Tep e al Comune quella del vicepresidente. Concordemente 
abbiamo poi ridotto il consiglio di amministrazione da cinque a tre 
membri. In Smtp abbiamo deciso di confermare Pierdomenico Belli (che ha 
già fatto due mandati da presidente) considerata la gara imminente e 
soprattutto la prossima unificazione con l’agenzia di Piacenza. In 
questo contesto procedere in continuità era la soluzione più 
equilibrata.
In più sono convinto che in questa fase 
storica, anche in conseguenza dei vincoli normativi connessi alle 
incompatibilità, fosse giusto scegliere dei profili tecnici che 
conoscessero la materia. Abbiamo rispettato lo spirito dei tempi. Le 
nomine partitiche o para-partitiche, oltre che incompatibili, non 
sarebbero state giustificate.
Con queste parole credo di rispondere 
alle critiche di “Prima Repubblica”, “inciuci”, “spartizioni” che ci 
sono state rivolte… l’inciucio e le spartizioni sarebbero avvenute nel 
caso di nomine col Manuale Cencelli sulla base dell’appartenenza ad un 
partito o ad una sua corrente, senza tenere conto delle esigenze 
dell’azienda. Tengo infine a dire che questa discussione sui rinnovi in 
Tep e Smtp è iniziata in modo trasparente ad aprile e di proposte 
tecniche vere non me ne sono arrivate molte.
Con Pizzarotti che rapporti hai?
Abbiamo costruito un rapporto di 
correttezza istituzionale tra chi deve collaborare su alcuni temi. Ad 
esempio sulla politica ambientale dove abbiamo mediato una posizione 
comune sui rifiuti in Assemblea dei Sindaci. Oggi la Provincia è nei 
fatti un’unione di Comuni e, piaccia o non piaccia, il Comune di Parma 
ne è parte importantissima. E quindi col Comune capoluogo bisogna 
dialogare.
L’altro tema importante che hai 
sulla scrivania è quello dell’ampliamento dell’inceneritore di Ugozzolo.
 Puoi dire parole definitive a riguardo?
Sì.. Abbiamo fatto diversi passaggi 
dentro il Pd, Consiglio comunale di Parma, Consiglio provinciale e 
Assemblea dei Sindaci. La linea è quella di bloccare la richiesta di 
Iren di ampliamento dell’inceneritore. Il tutto finalizzato al 
superamento dell’attuale piano provinciale dei rifiuti per aderire a 
quello nuovo regionale che sarà approvato in autunno.
Il tema del forno è delicato e sentito a
 Parma, e di ciò bisogna tenere conto. Se le promesse sono quelle 
dichiarate dalla Regione, una soluzione di area vasta si troverà.
La soluzione sarà il no al potenziamento dell’impianto e il sì ai rifiuti da Reggio Emilia?
Sì. Abbiamo stoppato la richiesta di 
Iren di portare l’impianto da 130.000 a 190.000 tonnellate (come del 
resto aveva già fatto la Regione in un incontro con i gestori Iren e 
Hera).
E poi modificherete all’autorizzazione dell’inceneritore, consentendo di bruciare i rifiuti prodotti da fuori provincia…
Sì, ma l’autorizzazione la darà la 
Regione che nella nuova legge di riordino assumerà quella competenza. La
 funzione Ambiente della Provincia, infatti, verrà assorbita dalla 
Regione e quindi sarà la Regione a doversi esprimere. Credo saprà 
trovare nella soluzione di area vasta quella migliore. In merito alle 
tariffe, il nostro obiettivo è quello di diminuire in qualche anno 
l’attuale costo di smaltimento di 154 euro a tonnellata e andare 
incontro alle esigenze dei cittadini.
Oltre ad essere Presidente della
 Provincia sei anche sindaco di Salsomaggiore. Nei giorni scorsi è 
arrivata la notizia della vendita del Centro Termale Baistrocchi. Che 
giudizio esprimi?
E’ stato un percorso lungo, non 
scontato, che alla fine ha portato ad un buon risultato. Nell’ultimo 
bando è stata depositata l’offerta di tre imprenditori solidi e seri che
 si sono uniti e hanno intenzione di presentare un progetto di 
investimento. Il Baistrocchi è un’attività che funziona ma che necessita
 di investimenti, di promozione, di essere riqualificata. Con la fine 
dell’estate la nuova compagine avrà la possibilità di partire.
Anche sulle Terme Berzieri è avviato un percorso di affittanza e poi di privatizzazione.
Stiamo, pertanto, cominciando a variare 
la compagine di Salsomaggiore che fino ad ora è stata completamente 
pubblica, ma che tale non può più potuto essere perchè economicamente 
insostenibile.
Andrea Marsiletti
FONTE ARTICOLO: http://www.parmadaily.it/229678/fritelli-nessun-inciucio-con-pizzarotti-ma-piaccia-o-non-piaccia-con-lui-bisogna-dialogare/
 
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