Il Pd di Matteo Renzi non ha dubbi: il faraonico, costosissimo e
rischioso progetto del sotto-attraversamento fiorentino dell’alta
velocità deve andare avanti. «La Tav è un progetto nazionale di Ferrovie
dello Stato, e ci auguriamo che questo cantiere riprenda il prima
possibile». Parole di Dario Nardella, deputato tornato vicesindaco
perché il leader lo vuole in Palazzo Vecchio. Un candidato sindaco che
snobba l’invito del comitato “No tunnel Tav” a una giornata di analisi –
eccellente – sulle enormi criticità della grande opera. Con in
parallelo la presentazione di quella alternativa, di superficie,
esistente fin dagli anni ’90. Diventata oggi un raffinato e innovativo
maxiprogetto di sistema ferroviario integrato per l’area metropolitana
fiorentina. Meno impattante. Assai meno costoso. Ben più utile per un
traffico ferroviario che, dati alla mano, conta molti più pendolari
locali – penalizzatissimi – che utenti Tav.
Uscire dal tunnel Tav si potrebbe. Ma Nardella e il Pd, tirano dritto. di Riccardo Chiari per Il Manifesto
Tav, Asor Rosa: Chi vuole il tunnel sotto Firenze ha il cervello in pappa
Postato lunedì 24 marzo 2014 e inserito in Politica. Puoi seguire i commenti a questo articolo attraverso i feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.Di più: le indagini della magistratura, e il processo per le devastazioni ambientali in Mugello che si è appena concluso in corte d’appello dopo che la Cassazione ha fissato alcuni importanti punti fermi, hanno scoperchiato un vaso di pandora da cui è uscito l’intero codice penale o quasi. Tanto da aver bloccato, da più di un anno, i lavori del passante sotterraneo. In questo contesto, tanto drammatico quanto abituale per gli studiosi delle patologie invariabilmente connesse alle grandi opere italiane, il giudizio di Alberto Asor Rosa è fulminante: «Se questi formidabili errori non fossero commessi per motivi di interesse economico, non smetterebbero certo di essere di una gravità eccezionale. Se dietro non ci fosse la corruzione, anche se fossero fondati solo su un ragionamento sbagliato dal punto di vista tecnico, vorrebbe dire comunque che il cervello delle nostre classi dirigenti è finito in pappa».
Anche Asor Rosa, che presiede la Rete dei comitati per la difesa del territorio, ha fatto sentire la sua voce alla sala delle ex Leopoldine in piazza Tasso. Insieme a quelle di Mariarita Signorini di Italia Nostra, Fausto Ferruzza di Legambiente, e a ingegneri, urbanisti, architetti e geologi (Alberto Ziparo, Massimo Perini, Giorgio Pizziolo, Vincenzo Abruzzo, Roberto Budini Gattai, Alberto Magnaghi, Mauro Chessa, Teresa Crespellani, Enrico Becattini, Manlio Marchetta e Alessandro Jaff).
Del resto fra gli organizzatori della giornata c’era anche il “Lapei”, il Laboratorio di progettazione ecologica degli insediamenti, nato sotto l’egida dell’ateneo fiorentino. Mentre, sull’altro piatto della bilancia, a dare forfait non è stato il solo Nardella: il neo viceministro Riccardo Nencini, mugellano, ha girato alla larga da piazza Tasso, così come Confindustria, Confartigianato, e gli stessi sindacati confederali. Sul punto, a nome del comitato No tunnel Tav, l’ex ferroviere Tiziano Cardosi non ha nascosto l’amarezza: «Qualcuno ci ha detto che aveva altri impegni. Qualcun altro ha ammesso che non se la sentiva di rompere certi equilibri. Ma se certi ragionamenti arrivano anche dalle associazioni di categoria, vuol dire che ad essere ‘malato’ c’è qualcosa di più profondo della semplice dinamica partitico-politica».
Quest’ultima resta comunque il fattore decisivo: «Abbiamo un nuovo presidente del consiglio che vuole agire con la spending review per recuperare gli sprechi di denaro pubblico – osserva Ornella De Zordo – scegliere l’opzione del passaggio in superficie, in una città che lui conosce bene, sarebbe un’ottima occasione per passare dalle tante parole ai fatti». Conferma Asor Rosa: «Se Renzi volesse, nella sua posizione avrebbe la possibilità di esercitare una funzione molto rilevante». Se.
FONTE ARTICOLO: http://altracitta.org/2014/03/24/tav-asor-rosa-chi-vuole-il-tunnel-sotto-firenze-ha-il-cervello-in-pappa/#sthash.m154Gk0n.b2CFHpON.dpuf
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