NB. sotto in giallo i nomi dell'articolo che ricorrono anche nella compagine di AER (vedere schema
a fondo pagina).
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Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono corruzione, truffa aggravata, turbativa d'asta e traffico organizzato di rifiuti.
L'indagine della Procura di Genova sulla gestione e smaltimento dei rifiuti vede una cinquantina di indagati.
Sei (questo numero fa un po’ sorridere) al momento gli indagati eccellenti, alcuni già sottoposti a perquisizioni domiciliari. Tra questi Enrico Lastrico, attuale direttore tecnico di Sei Toscana, che in questi giorni si trova giustappunto in Toscana e che ha saputo dell'indagine solo attraverso i giornali. Era andato in pensione lo scorso giugno, fino allora direttore dei Servizi Integrati Esterni, ovvero il settore che cura la raccolta esterna a Genova, nei 67 comuni dell'Ato, e da quel momento direttore tecnico della società che ha vinto l’appalto nell’Ato Toscana Sud. (Esiste un Enrico Lastrico anche nello scandalo Parmalat, ma credo si tratti di un caso di omonimia)
Nel registro degli indagati anche Maurizio Dufour, amministratore delegato della Swich-1988, la società che per 4 milioni di euro e per la durata di 4 anni ha in appalto la raccolta degli ingombranti in città e nel Genovesato.
Buona parte delle accuse ruotano attorno a una dozzina di appalti affidati dall'Amiu alla Eco-Ge di Gino Mamone, poi transitati in subappalto alla Ares International, alla ImpresAres ed alla Valfer Srl del fratello Vincenzo. Entrambi sono indagati per corruzione.
"Una notte indimenticabile, da favola...", avrebbe commentato uno dei funzionari, al telefono con un altro indagato. Sarebbero stati almeno quattro gli incontri a luci rosse accertati dagli investigatori, ma nulla ancora è trapelato riguardo i fruitori delle prestazioni.
Secondo i magistrati, le aziende non solo si sarebbero aggiudicate gli appalti mediante il pagamento di tangenti, seppur sotto forma di cene e incontri a sfondo sessuale, ma non avrebbero rispettato il capitolato d’appalto. Da quanto emerge dai documenti in mano alla procura, infatti, i rifiuti sarebbero stati smaltiti illegalmente, ossia tutti insieme, senza nessuna distinzione tra rifiuti soldi urbani e rifiuti classificati come ‘speciali’.
Tra i lavori sui quali si concentra l'attenzione degli inquirenti ci sono gli appalti affidati in via diretta dopo le alluvioni di Sestri Ponente del 2010 e del Fereggiano nel 2011.
L'arrivo di Lastrico fu annunciato come un evento dallo stesso Vigni, avendolo prelevato ancora prima del pensionamento da Genova.
Ma diamo un occhiata più da vicino al nostro gestore dei rifiuti, quello che dovrà sostituire AISA e a cui pagheremo le nostre sempre più costose bollette.
Il neonato progetto Sei Toscana vede come soci Gestori AISA, CASENTINO SERVIZI, COSECA, CSA, CSAI E SIENA AMBIENTE, ciascuno dei quali vi partecipa con quote variabili (la quota maggioritaria è di Siena Ambiente). A fianco di questi soggetti a partecipazione pubblica vi sono una serie di soggetti industriali privati che completano l’area vasta ATO TOSCANA SUD.
Tra questi soggetti industriali figurano la ECOLAT , REVET, COOPLAT, CRCM,
STA, UNIECO E LA CASTELNUOVESE .
STA, UNIECO E LA CASTELNUOVESE .
Tutti i soggetti, sia i soci gestori che i soci industriali, sono tutti o quasi collegati tra di loro, direttamente tramite quote di proprietà o indirettamente attraverso cariche societarie: taluni personaggi difatti li troviamo presenti contemporaneamente in più società con incarichi diversi.
Proviamo allora a stilare una hit parade degli incarichi incrociati … rullo di tamburi…. e viaaa!
Al primo posto Fabrizio Vigni, deputato DS nella XII, XIII e XIV legislatura, presidente di SEI Toscana, presidente di SIENA AMBIENTE e ovviamente, consigliere di amministrazione di SCARLINO ENERGIA, che è proprietaria dell’inceneritore di Scarlino (che ha causato emissioni di diossina oltre i limiti da marzo a maggio 2013). Membro della VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI) dal 20 giugno 2001 al 27 aprile 2006, ed esponente di rilievo del Partito Democratico, è presidente nazionale degli Ecologisti Democratici. Ha presentato il disegno di legge per le modifiche alla legge 11 febbraio 1994, n. 109, in materia di accelerazione e semplificazione degli interventi realizzabili con risorse private e la legge quadro in materia di contabilità ambientale dello Stato, delle regioni e degli enti locali.
Al secondo posto Moreno Periccioli, ex assessore DS all’ambiente della Regione Toscana nella giunta di Vannino Chiti. E’ presente anche nel consiglio di amministrazione della Banca Antonveneta, controllata da… (nuovo rullo di tamburi)… Banca Monte dei Paschi di Siena SPA, che è la vera proprietaria della SCARLINO ENERGIA, di cui naturalmente Periccioli è presidente . Fanno parte del CDA di Scarlino Energia anche Luca Galimberti, Stefano Carnevali, Marco Buzzichelli, Fabrizio Vigni, Giuseppe Pinto, Massimo Filipponi e nella cui compagine sociale troviamo: Sta Società Toscana Ambiente spa con il 65% di capitale sociale (attraverso la Scarlino Holding); Siena Ambiente spa con il 25% e Gr.Eco srl (veicolo che rappresenta l'imprenditoria grossetana) con il 10%.
Al terzo posto Marco Buzzichelli, consigliere di amministrazione di SCARLINO ENERGIA e di Futura SPA che è gestore dell’impianto delle Strillaie (produce il combustibile da rifiuti destinato all’impianto di Scarlino).
Quarto posto assoluto per Giuseppe Pinto: consigliere di amministrazione di SEI TOSCANA, amministratore delegato di ECOLAT e vicepresidente della SCARLINO ENERGIA (tra i cui proprietari figurano la STA e SIENA AMBIENTE che sono anche soci di Progetto Sei ).
Segue al quinto posto, ma a poca distanza Fabrizio Frizzi: presidente sia di COOPLAT che di ECOLAT . E difatti, qualche giorno fa Eros Organni, amministratore delegato del gestore unico Sei Toscana, ha ribadito la volontà di esternalizzare il servizio della raccolta rifiuti, al socio privato Cooplat.
Una proposta che è stata in grado di far alzare il livello di attenzione alla CGIL, che solo qualche settimana fa per bocca di Claudio Renzetti (Gr) dichiarava: “Se la ratio della norma era quello di unificare il servizio per diminuire le tariffe, si va di nuovo verso lo spezzatino, con 6 Toscana che fa solo da stazione appaltante. C’è una violazione dello spirito della legge e del bando di gara. Stiamo parlando di un servizio pubblico, pagato con le tariffe dei cittadini”.
By 26:013/12/2013 0
FONTE ARTICOLO : http://www.informarezzo.com/permalink/18555.html
..................................SOTTO lo schema che ci riguarda come VALDISIEVE ............................
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