E-BOOK DI SIMONE LARINI
Un libro che spiega, con taglio divulgativo ma anche rigoroso metodo scientifico, perché i 17 più noti luoghi comuni sui rifiuti sono tutti falsi.
L’autore usa la sua ventennale esperienza di lavoro in alcune delle esperienze più avanzate di gestione dei rifiuti per dimostrare l’infondatezza di dicerie come “tanto poi mettono tutto insieme” o “i termovalorizzatori non inquinano” o “la gente non partecipa alla raccolta differenziata”, spiegando anche come mai siano termini sbagliati e fuorvianti sia “termovalorizzatore” che “rifiuti zero”.
L’ebook, di 136 pagine, è in vendita su Lulu.com al prezzo promozionale di 2,99 €, in sola versione di ebook digitale.
Questa è la pagina in cui si può acquistarlo:
http://www.lulu.com/content/e-book/perch%c3%a9-tutti-i-luoghi-comuni-sui-rifiuti-sono-falsi/14224727
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Questo è l'indice dei luoghi comuni di cui troverete la smentita nel libro:
1. E’ inutile fare la RD perché mettono tutto insieme
2. Non si sa come impiegare i materiali recuperati
3. I termovalorizzatori non inquinano
4. E’ meglio costruire piccoli inceneritori
5. Bruciare i rifiuti non è così pericoloso, dato che l’inceneritore di Vienna è in centro città
6. Si deve scegliere “da che parte stare” tra incenerimento e RD
7. Fare la RD costa di più
8. Si devono fare impianti a freddo invece degli inceneritori
9. E’ inutile fare la RD perché il compost si può ottenere anche da selezione meccanica
10. Non si riesce a fare di più RD
11. Bisogna costruire questo impianto perché lo prevede il piano
12. Bisogna azzerare completamente la produzione di rifiuti, in base alla filosofia Rifiuti Zero
13. Se si introduce la tariffa puntuale la gente porterà i rifiuti nei comuni vicini
14. I paesi del nord Europa bruciano i nostri rifiuti perché sono più avanti di noi
15. Ma la gente non partecipa alla RD
16. Le "calotte" sui cassonetti migliorano la RD
17. Ma i rifiuti mica spariscono
1. E’ inutile fare la RD perché mettono tutto insieme
2. Non si sa come impiegare i materiali recuperati
3. I termovalorizzatori non inquinano
4. E’ meglio costruire piccoli inceneritori
5. Bruciare i rifiuti non è così pericoloso, dato che l’inceneritore di Vienna è in centro città
6. Si deve scegliere “da che parte stare” tra incenerimento e RD
7. Fare la RD costa di più
8. Si devono fare impianti a freddo invece degli inceneritori
9. E’ inutile fare la RD perché il compost si può ottenere anche da selezione meccanica
10. Non si riesce a fare di più RD
11. Bisogna costruire questo impianto perché lo prevede il piano
12. Bisogna azzerare completamente la produzione di rifiuti, in base alla filosofia Rifiuti Zero
13. Se si introduce la tariffa puntuale la gente porterà i rifiuti nei comuni vicini
14. I paesi del nord Europa bruciano i nostri rifiuti perché sono più avanti di noi
15. Ma la gente non partecipa alla RD
16. Le "calotte" sui cassonetti migliorano la RD
17. Ma i rifiuti mica spariscono
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Note biografiche
Simone Larini si è laureato a pieni voti in Architettura al Politecnico di Milano, con una tesi sulla pianificazione dello smaltimento dei rifiuti urbani.
Nel corso degli anni '90, è stato co-autore di una dozzina di piani provinciali e regionali di smaltimento, tra cui i piani per le provincie di Brescia, Treviso, Rimini, Vicenza e La Spezia. Il piano di smaltimento dei rifiuti per la Provincia di Brescia, realizzato nel 1992, dette il via a quello che è attualmente uno degli inceneritori più grandi in Europa.
Il piano di smaltimento dei rifiuti per la Provincia di Treviso è stato il primo piano in Italia a inserire la ricerca delle possibili fonti di materiale di struttura per il compostaggio presenti nel territorio e a valutarne l’idoneità qualitativa ai fini del compostaggio di qualità. Uno dei consorzi di bacino della Provincia di Treviso (il consorzio Priula) è attualmente il bacino italiano con il più alto tasso di RD (83%) e con la più bassa produzione procapite di rifiuti (350 kg/anno per abitante)
Simone Larini è stato ricercatore per l’Unione Europea, collaborando a ricerche sulle tecnologie di riciclo delle materie plastiche e sull’impatto ambientale delle materie plastiche nei sistemi di smaltimento dei rifiuti che hanno orientato la produzione legislativa della Ue sui rifiuti plastici negli anni ’90.
Come consulente dell’Ente Fiera Milano, ha creato un sistema di gestione dei rifiuti fieristici (circa 7.000 t/a) razionale e orientato al recupero. Il tasso di riciclo è quindi salito da 0 al 60% in un solo anno, facendo così risparmiare circa un miliardo di lire l’anno a Fiera Milano, già dal primo anno di introduzione del nuovo sistema di gestione dei rifiuti.
E' uno dei pochissimi consulenti ambientali italiani che negli anni ’90 abbia materialmente eseguito analisi merceologiche di rifiuti. Ha cioè “messo le mani nei rifiuti”, sia partecipando a campagne di analisi effettuate da TBU (Innsbruck), sia conducendo analisi in proprio nell’ambito del progetto per Fiera Milano.
Ha contribuito a introdurre il riciclo degli imballaggi di Tetra Pak in Italia, come responsabile dei Progetti Pilota di RD dei poliaccoppiati e delle successive prime iniziative italiane sperimentali di RD.
Relatore in numerosi corsi e seminari di carattere ambientale, ha pubblicato una trentina di articoli a carattere ambientale sulla rivista di Economia & Marketing Largo Consumo, è coautore di libri sulla gestione dei rifiuti, ha collaborato alla newsletter telematica di Ecosportello.
Nel 2009, ormai ritirato dalla professione di consulente ambientale, ha creato il sito di informazione indipendente sul riciclo dei rifiuti infoRifiuti.com.
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SIMONE LARINI E' STATO UN NOSTRO RELATORE AL CINEMA ACCADEMIA IL 9 GIUGNO 2011, DURANTE LA SERATA: "IO DIFFERENZIO, TU RICICLI E IN VALDISIEVE......SI BRUCIA!"
--> E' SUO ANCHE IL DOCUMENTO: "LO SPRECO NELLA GESTIONE DEI RSU NELL'ATO CENTRO",
--> E LE OSSERVAZIONI AL PIANO INTERPROVINCIALE DEI RIFIUTI DI ATO TOSCANA CENTRO: http://www.lavocedipistoia.com/public/data_upload/articoli_2582_documento2_1336643337.pdf
--> E LE OSSERVAZIONI AL PIANO INTERPROVINCIALE DEI RIFIUTI DI ATO TOSCANA CENTRO: http://www.lavocedipistoia.com/public/data_upload/articoli_2582_documento2_1336643337.pdf
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