Comunicato stampa, 8 novembre 2013
Alta Velocità Firenze. Romanelli (SEL): “Dopo gli scandali ora i dati ARPAT confermano la pericolosità dell’opera”. “Bisogna fermarsi definitivamente e procedere con progetti alternativi”. “Interrogazione urgente in Regione”.
Nei giorni scorsi Il Comitato “No Tunnel TAV” di Firenze ha dato grande risalto alla recente nota di Arpat, come supporto tecnico all'Osservatorio Ambientale sul Nodo fiorentino dell'Alta Velocità, riguardo i monitoraggi della falda vicino ai cantieri dei Macelli e di Campo di Marte.
“Il report di monitoraggio idrogeologico relativi al periodo 1° gennaio 2012 al 31 marzo 2013 sono allarmanti e Arpat afferma chiaramente la presenza di anomalie certe riconducibili ad attività di cantiere”. “In concomitanza del lavori di scavo della trincea, a Campo di Marte si riscontrano livelli elevati di torbidità, ovvero di inquinamento, delle acque sotterranee e sempre in quella area l'acqua si è innalzata progressivamente con l'avanzamento della realizzazione delle paratie e della galleria artificiale, nonostante la realizzazione di pozzi drenanti realizzati su prescrizione”. “Nella zona della stazione ai Macelli la variazione di livello tra la serie di pozzi a monte e a valle delle paratie/dighe sotterranee è massima in corrispondenza del manufatto e minima al di fuori”.
“Sono dati gravi, dislivelli tra valle e monte di un metro e mezzo sulla falda, e gli effetti futuri, qualora i lavori fossero portati a compimento, non potrebbero essere che quelli che molti denunciano da tempo: le paratie ai Macelli (40 metri di profondità) e a Campo di Marte (oltre i 30 metri di profondità ) causerebbero cedimenti del terreno, allagamenti e riduzione della capacità portante delle fondamenta di molti edifici”. “Un disastro annunciato e che trova ancora, come recentemente il Comune di Firenze, la politica sorda e colpevolmente reticente”.
“Dopo gli scandali gravissimi che hanno coinvolti i realizzatori dell’opera, sia riguardo alla realizzazione delle opere che allo smaltimento delle terre di scavo, cosa aspetta il Governo, la Regione, il Comune ad imporre il definitivo stop dei lavori?”. “Come continuare in un’opera così inutile e pericolosa?”.
“Nell'ultimo dibattito in Consiglio Regionale, ho chiesto che il Presidente della Regione, la Giunta ed i gruppi di maggioranza valutino seriamente i progetti alternativi al sottoattraversamento, incontrando i Comitati insieme agli esperti e ai tecnici che da tempo propongono valide alternative, per impedire che la città di Firenze sia ferita in maniera irreparabile. Mi trovo a dover insistere, con moltsa decisione: non si può voltare la testa dall'altra parte e questa maggioranza ha il dovere perlomeno di ascoltare e valutare chi da anni, con gratuità e spirito di servizio, oltre a denunciare propone alternative” – conclude il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli.
Sull’argomento è stata presentata un’interrogazione urgente alla Giunta Regionale.
Interrogazione Orale Urgente. “Nota Arpat Monitoraggio Acque Sotterranee Nodo AV Firenze”
Il sottoscritto Consigliere Regionale
Ricordata la nota elaborata dal Settore VIA/VAS della Direzione tecnica ARPAT, in supporto Tecnico all’Osservatorio Ambientale, “Nodo AV di Firenze, Acque Sotterranee Valutazione Monitoraggio Gennaio 2012 – Marzo 2013”;
Ricordato che in tale nota è evidenziata chiaramente la presenza di anomalie riconducibili ad attività di cantiere:
- In concomitanza del lavori di scavo della trincea, a Campo di Marte si riscontrano livelli elevati di torbidità, ovvero di inquinamento, delle acque sotterranee e sempre in quella area l'acqua si è innalzata progressivamente con l'avanzamento della realizzazione delle paratie e della galleria artificiale, nonostante la realizzazione di pozzi drenanti realizzati su prescrizione;
- nella zona della stazione ai Macelli la variazione di livello tra la serie di pozzi a monte e a valle delle paratie/dighe sotterranee è massima in corrispondenza del manufatto e minima al di fuori,
Considerato la gravità dei suddetti dati, dislivelli tra valle e monte di un metro e mezzo sulla falda, e valutato che gli effetti futuri, qualora i lavori fossero portati a compimento, non potrebbero essere che quelli che molti denunciano da tempo: le paratie ai Macelli (40 metri di profondità) e a Campo di Marte (oltre i 30 metri di profondità ) potrebbero causare cedimenti del terreno, allagamenti e riduzione della capacità portante delle fondamenta di molti edifici;
Ricordato che attualmente i lavori sono fermi per le note indagini della Magistratura;
Ricordato che da anni esperti ed associazioni hanno presentato progetti alternativi al sottoattraversamento del nodo fiorentino dell’Alta Velocità, progetti più economici e non rischiosi per la città di Firenze.
Interroga la Giunta regionale per sapere:
Come valuta le anomalie riscontrate e quali atti intende intraprendere a difesa della sicurezza e della salute pubblica;
Se ritiene utile e necessario incontrare i rappresentanti dei cittadini e dei comitati, insieme ai tecnici e agli esperti che negli anni hanno proposto opzioni alternative, per un’approfondita analisi delle stesse
Mauro Romanelli
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