Firenze, 7 gennaio 2013
Al
Presidente della Provincia di Firenze
Andrea
BARDUCCI
Al
Presidente del Consiglio Provinciale
David ERMINI
Oggetto: l’ATO Toscana Centro il 13 dicembre 2012, quattro giorni prima dell’approvazione del Piano Interprovinciale dei Rifiuti, approva il nuovo piano economico finanziario per la realizzazione del mega inceneritore di Rufina Selvapiana con il quale i costi vanno alle stelle: dai 42 milioni previsti anni fa ora siamo a quota 88.143.586,04 ( di cui 9.487.020,00 di IVA). Quattro giorni dopo lo stesso inceneritore viene approvato con 12 milioni di euro di sconto. Oltre ai danni ambientali e sanitari i dati rivelano anche una palese insostenibilità ed incongruenza economica. Rifondazione Comunista chiede alla Provincia di Firenze a cosa è dovuto il balletto di cifre sui costi e di rendere pubblico, coinvolgendo i comuni interessati il nuovo piano economico finanziario proposto da AER impianti Srl, relativi al costo del mega inceneritore a Selvapiana Rufina (interrogazione risposta scritta urgente del gruppo Rifondazione Comunista)
Il 13 dicembre 2012 si è tenuta l’Assemblea dell’ATO Toscana Centro ( Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani) per ratificare il piano economico finanziario dell’inceneritore di Rufina.
L’ATO è l’Autorità di organismo di diritto pubblico rappresentativo di tutti i Comuni appartenenti all’ambito territoriale ottimale “Toscana Centro”, ovvero dei Comuni delle Provincie di Firenze, Prato e Pistoia, infatti alla discussione del provvedimento hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni nelle persone dei Sindaci o assessori delegati secondo le rispettive quote di partecipazione di cui alla statuto dell’Autorità.
L’Assemblea ha approvato il piano economico finanziario proposto da AER impianti Srl e le tariffe conseguenti nonché tutta una serie di prescrizioni da adottare.
Da evidenziare che il piano economico e finanziario trasmesso da AER in data 22 ottobre 2012 non è mai stato reso pubblico ad alcun organismo consiliare e mai soggetto ad iniziativa di controllo e indirizzo, né tanto meno di una corretta e tempestiva informazione ai Consigli Comunali interessati per competenza territoriale.
Ma il fatto che desta perplessità e preoccupazione è che allegata al piano si trova una relazione del Direttore Generale “Due diligence del piano economico e finanziario per la proposta di costruzione e gestione dell’impianto di termovalorizzazione di Rufina” con la quale viene dichiarata coerenza in merito alle
1- caratteristiche tecniche dell’impianto in relazione alla pianificazione vigente
2- ai costi di costruzione dell’impianto rispetto ad impianti con caratteristiche similari
3- ai costi di gestione operativa dell’impianto
4- allo sviluppo del piano economico finanziario e del finanziamento dell’impianto
Da quanto sopra descritto il documento oggetto di valutazione dell’Assemblea di ATO ha effettuato una valutazione dei costi di investimento dell’inceneritore dei Cipressi sito in località Selvapiana, del relativo piano economico finanziario e dei prezzi di accesso all’impianto medesimo, così come proposti da AER impianti Srl, inoltre è stata valutata sulla base della convenzione sottoscritta fra ATO Toscana Centro, AER Spa ed AER Impianti Srl, la quantità di rifiuti da conferire all’impianto da parte di ATO, nonché l’identificazione dei principali elementi economici caratterizzanti il conferimento medesimo.
Al termine di queste considerazioni l’Assemblea di ATO è stata chiamata a valutare la sostenibilità economica del conferimento dei rifiuti urbani di ATO Toscana Centro al realizzando impianto di Rufina.
Dei 63 Comuni che fanno parte dell’Assemblea di ATO la delibera è stata votata ad unanimità dai 36 presenti. Dei comuni del Valdarno Fiorentino non hanno partecipato ai lavori assembleari né il Comune di Figline Valdarno né quello di Incisa.
Crea perplessità il fatto che l’Assemblea di ATO sia stata convocata prima dell’approvazione definitiva del Piano Interprovinciale dei Rifiuti che è avvenuta il 17 dicembre 2012.
In questo senso giova ricordare che “…Il Piano Interprovinciale stabilisce le caratteristiche, le quantità e l’origine dei rifiuti da recuperare e smaltire, individua i metodi e le tecnologie di smaltimento, le zone idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti…” e che quindi durante l’approvazione del Piano Interprovinciale dei rifiuti non è stato possibile “apprezzare e valutare” gli atti tecnico gestionali approvati dall’Assemblea di ATO Toscana centro.
Quello che è possibile evincere dal parere di ATO Toscana Centro deliberazione n.12/2012 che il mega inceneritore a Selvapiana Rufina si farà e che nonostante i lavori non siano ancora partiti i costi vanno alle stelle dai 42 milioni previsti anni fa ora siamo a quota 88 milioni di euro: “…nel piano industriale del 2004 la somma prevista per la realizzazione era di 38.948.000 euro. Tre anni dopo la previsione fu alzata a quasi 42 milioni di euro poi confermata nella prima stesura del piano interprovinciale del 2011 poi corretto poche settimane fa, il 17 dicembre 2012 per la precisione, a 76 milioni e mezzo…”
Ora mentre il Piano Interprovinciale dei Rifiuti ha stabilito per l’inceneritore di Rufina un costo di 76 milioni e mezzo l’Assemblea di ATO Toscana Centro approva alcuni giorni prima un piano finanziario presentato da AER impianti Srl che prevede maggiori spese 78.656.566,04 euro ai quali vanno aggiunti quasi dieci milioni di finanziamento IVA per precisione 9.487.020,00 pari a 88.143.586,04.
Come si evince dai dati in nostro possesso, all’insostenibilità ambientale e sanitaria dell’inceneritore di Rufina, le cifre ci rivelano anche l’insostenibilità economica dell’impianto che in meno di nove anni raddoppia le spese per la sua realizzazione.
Intanto per rendere l’investimento fattibile l’assemblea ha deciso di prevedere una vita di 28 anni del termovalorizzatore, e non 18. Totalmente elusa in tema di assemblea l’evoluzione delle normative europee che pongono come finalità la protezione della salute umana e dell’ambiente e come obiettivo generale la costruzione di una società del riciclaggio.
Il gruppo provinciale di Rifondazione Comunista a fronte della situazione sopra espressa e in relazione all’approvazione del piano economico finanziario proposto da AER impianti Srl con ricaduta sulle tariffe dello smaltimento dei rifiuti, chiede al Presidente della provincia di Firenze e all’Assessore Competente di riferire
i motivi per i quali non è stato reso pubblico il piano economico e finanziario trasmesso da AER in data 22 ottobre 2012, preventivamente all’approvazione all’Assemblea di ATO Toscana Centro del PIR .
Chiediamo altresì i motivi per i quali il costo dell’inceneritore per il nuovo piano economico finanziario proposto da AER impianti Srl ammonta a 88.143.586,04 e il piano approvato in via definitiva quattro giorni dopo risulta un costo di 76 milioni di euro quindi circa 12 milioni di euro in meno. A cosa si deve questa differenza di cifre ? L’inattendibilità dei costi può presupporre un’infinita variazione di spese in corso d’opera da creare una nuova voragine di spesa pubblica?
Altresì chiediamo di sapere i motivi per i quali ha espresso il proprio parere favorevole al suddetto piano esplicitando su quali aspetti il medesimo risulta essere sostenibile economicamente, ambientalmente e in termini sanitari e su quale delle due ipotesi di durata del piani ( 18 o 28 anni) intende considerare praticabile.
Andrea Calò Lorenzo verdi
(Rifondazione Comunista) Lorenzo Verdi
Vai all' origiinale: https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=gmail&attid=0.1&thid=13c14e74c1a18cc6&mt=application/msword&url=https://mail.google.com/mail/u/0/?ui%3D2%26ik%3D175c6ac96a%26view%3Datt%26th%3D13c14e74c1a18cc6%26attid%3D0.1%26disp%3Dsafe%26zw&sig=AHIEtbSeBEncDKiAplcLUJi6o_vgz_x6pQ
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