Davanti
a
tante emergenze ambientali, ci sono azioni apparentemente meno
importanti ma che potrebbero fare la differenza nella gestione
dei rifiuti. In particolare degli imballaggi, che spesso si
trasformano inutilmente in enormi quantità di rifiuti. L'unica
strada percorribile è quella di chiedere al mondo dell'industria
e della distribuzione di prendersi carico dei prodotti e
imballaggi che immettono in commercio, di farsene carico
dall'inizio vita sino allo smaltimento. La prevenzione e
l'applicazione del principio di responsabilità estesa del
produttore sono le azioni che possono porre un freno a monte al
consumo di risorse, alla produzione di inquinamento, di rifiuti
e scarti evitabili. Il modello attuale non è più sopportabile da
un pianeta dalle risorse finite, è arrivato al capolinea perché
produce più costi per tutti e benefici per pochissimi. E' appena
giunta la notizia della multa di 56 milioni dalla Corte di
giustizia dell'Unione Europea all'Italia per le discariche
illegali e incontrollate di rifiuti che prosperano nel nostro
Paese, una specie di conferma del 20° posto (su 27) nella
classifica europea di gestione dei rifiuti. E' necessario
seguire esempi virtuosi come l'associazione Comunità Rifiuti
Zero, fondata con l'adesione di oltre cento comuni italiani.
Alle aziende viene richiesto di mettere in pratica da subito 10
mosse concrete per la progettazione di prodotti e imballaggi
sostenibili e adatti all'uso multiplo. Si chiede inoltre di
poter trovare all'interno di negozi e supermercati una vasta
gamma di prodotti acquistabili con contenitori riutilizzabili e
su tutto il territorio nazionale.
Info:
www.comunivirtuosi.org/index.
adesioni@comunivirtuosi.org;
www.gestionecorrettarifiuti.it
gestionecorrettarifiuti@gmail.
firma la petizione : http://www.comunivirtuosi.org/index.php?option=com_petitions&view=petition&id=49
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