perUnaltracittà-lista di cittadinanza
Cassonetti interrati, De Zordo: "No davanti alle
griffes di via Tornabuoni, sì davanti al palazzo storico di via del Proconsolo"
Scelta costosissima e inefficace per la
differenziata.
Troppo ci sarebbe da dire sulla scelta dei cassonetti interrati per la
raccolta dei rifiuti, sia sul piano dell'efficacia della raccolta differenziata
che è nettamente inferiore a quella raggiungibile con il porta a porta, sia sui
costi visto che Quadrifoglio ci dice che ogni postazione costa da un minimo di €
43.000 ad un massimo di € 84.000 in funzione del numero di campane installate
(ve ne sono da 4 fino a 8 per postazione), delle problematiche di
spostamento dei sottoservizi (acqua, luce, gas, tlc) e degli eventuali
ritrovamenti archeologici rinvenuti. Dunque una scelta molto costosa e in
contrasto con la differenziata spinta che dovrebbe essere l'obiettivo di ogni
città che si voglia chiamare sostenibile. Ma una scelta che Quadrifoglio e il
Comune hanno sposato in pieno visto che in centro sono già state realizzate 24
postazioni a campane interrate per un totale di 125 contenitori e per il biennio
2012-2013 rimangono ancora da realizzare altre 18 postazioni per un totale di 94
contenitori, il cui costo stimato si aggira a circa € 60.000 a postazione.
E
l’isola interrata a compattazione di Piazza S.Maria Novella, comprensiva della
progettazione strutturale, è pari a ben € 294.000.
L'assessore Mattei sostiene ora che i cassonetti interrati sono assai
decorosi. Lo fa rispondendo per le rime al direttore regionale Inps della
Toscana che, in consonanza con la RSU dei lavoratori e delle lavoratrici Inps,
ha chiesto la sospensione della loro realizzazione davanti al cinquecentesco
Palazzo Pazzi, in via del Proconsolo, sede degli uffici rappresentativi
dell'istituto di previdenza.
Ma se sono così decorosi, come mai i negozianti (o
meglio le griffes) di via Tornabuoni non li hanno voluti?
E sono stati pure
ascoltati, visto che i cassonetti interrati sono stati relegati in una strada
adiacente. Dunque, nella fiorentina 'strada del lusso' si ritiene poco consono
inserire cassonetti interrati, mentre si risponde picche a chi fa presente che,
posizionati nella stretta via del Proconsolo sul marciapiede davanti allo
storico Palazzo Pazzi, costituiscono un vero scempio per il patrimonio artistico
della città oltre che un intralcio per i cittadini nelle fasi di
svuotamento.
I dipendenti Inps si lamentano anche della modalità: i lavori già
posticipati sono stati frettolosamente anticipati al giorno prima dell’incontro
con la Sovrintendenza, senza preavvertire il personale che lavora nella sede,
mentre lo stesso rappresentante per la sicurezza non sapeva neppure se era stato
fatto uno studio per la sicurezza.
E chiedono la sospensione degli scavi - che
hanno già impattatato in una tubazione dell'acqua con conseguente blocco del
cantiere - e uno studio per verificare se non vi sia nelle vicinanze un luogo
più ampio e idoneo alla postazione. Vogliamo sperare che vengano ascoltati
almeno quanto gli esercenti di lusso di via Tornabuoni. Lo vedremo.
Noi, che non amiamo i vecchi e sporchi cassonetti blù né gli inceneritori
né le discariche, pensiamo che il futuro della gestione dei rifiuti si chiami
"Zero Waste" e si basi, come ormai sappiamo bene, nella riduzione dei rifiuti,
nella loro differenziazione e nel loro riuso e riciclo: tappe di una strategia
moderna che non viene certo garantita dai costosi cassonetti interrati che
Firenze si ostina a installare ritenendoli, a seconda dell'interlocutore,
decorosi o no.
Nessun commento:
Posta un commento