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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
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CALENDARIO

venerdì 27 aprile 2012

GROSSETO: uscire dalle politiche degli inceneritori !!

Una dopo l'altra tante realtà a noi vicine facenti parte anche dellla Mitica TOSCANA...... ad un tratto si svegliano e sui rifiuti cambiano politica: BASTA INCENERIRE!! (Peccato che Firenze resti al PALO...e più ci sta più sarà difficile adeguarsi perchè invece che essere la prima sarà la quarta o l'ultima, e non c'è SUGO!).


COMUNICATO STAMPA, Firenze 27 Aprile 2012
Rifiuti. “Anche la Provincia di Grosseto, dopo Lucca, chiede di uscire dalle politiche degli inceneritori”. Mauro Romanelli (SEL): “E' il momento di abbandonare vecchi schematismi ed aprirsi all’innovazione. Non si possono più ignorare le nuove sensibilità e le pratiche più avanzate" "Basta con la moltiplicazione degli inceneritori, serve un unico Ato rifiuti e un grande polo tecnologico di recupero e trattamento"

“Lo scorso 18 Aprile – dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli - anche la Provincia di Grosseto, dopo quella di Lucca e dopo quella di Reggio Emilia, ha votato a maggioranza un profondo cambio di strategia riguardo alla gestione dei rifiuti, dichiarando superato il capitolo del ricorso all’incenerimento, e decidendo di investire sulle politiche di riduzione dei rifiuti, sulla raccolta differenziata spinta, e infine sul recupero energetico tramite digestione anaerobica e trattamento meccanico biologico a freddo senza combustione”.
“E' molto interessante – continua Romanelli – che una parte importante del centrosinistra toscano, compreso il Pd da sempre molto rigido su questi temi, cominci a guardare con attenzione ai più avanzati indirizzi europei, alle sensibilità sempre più diffuse e competenti espresse da un numero crescente di cittadini, alle migliori pratiche esistenti in circolazione"
"Ora l’invito, pressante, è ad essere coraggiosi solo a Lucca e Grosseto, ma in tutti i teritori della Toscana e a livello Regionale, superando vecchie impostazioni non più all'avanguardia, basate sul binomio inceneritore/discarica". "Come si fa, ad esempio, ad insistere su piani che prevedono nel solo territorio fiorentino, unica Provincia in Italia, ben tre nuovi inceneritori, di cui uno addirittura nei pressi di una zona alluvionabile? “
“La Toscana, con la Legge R. 61/07, ha già ridotto gli ATO da dieci a tre e introdotto la figura del gestore unico: bisognerebbe andare ancora oltre, un unico ATO per superare lo spezzettamento delle gestioni che ha portato in passato alla moltiplicazione degli impianti, già presenti o in previsione, come fossero funghi, e pensare alla realizzazione di un unico grande polo tecnologico-industriale di avanguardia, da collocarsi in area industriale e non in mezzo ai cittadini, come quello della Piana, o ad aziende di vini di pregio, come quello della Rufina"
"Penso ad un grande Polo che sviluppi le tecnologie più avanzate alternative all’incenerimento, concentrandosi sul recupero di materia, favorendo le aziende che lavorano con materie prime seconde e instaurando collaborazioni con l'università e il mondo della ricerca per lavorare alla riprogettazione di manufatti di uso quotidiano totalmente riciclabili”.
“Questa è l’unica strada – termina l’esponente di Sel – per una gestione dei rifiuti che esca dall’emergenza, coniugando sviluppo tecnologico, difesa della salute e creazione di nuovi posti di lavoro qualificati”.

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