Purtroppo, per noi che facciamo parte della stessa regione ma versante fiorentino, le cose non vanno nello stesso modo.
Qui, da noi, ci si ostina ad andare avanti nella costruzione (speriamo di no!) di 4 inceneritori - forse 5 ( a Prato!)- previsti dai precedenti Piani Provinciali e fatti propri dal Piano Interprovinciale dei rifiuti, ancora in fase di VAS.
L'ostinazione è quella di trincerarsi dietro ad accordi ormai "vecchi come il cucco" che sono stati firmati da comuni e province nel corso di questi ultimi 15 anni! ( forse di più, c'è anche chi li data indietro di 24 anni!!!).
I Piani, i Programmi, i Protocolli d'intesa, gli Accordi inter-ATO, ecc, non sono IMMODIFICABILI. Soprattutto se sopraggiungono nuove tecnologie, nuovi scenari, nuove tendenze, nuove necessità, nuovi obiettivi, che fanno decadere alcuni dei presupposti sui quali si era basata la pianificazione della gestione dei rifiuti.
Senza pensare che anche i numeri, nel frattempo, sono cambiati!
I nuovi obiettivi da raggiungere entro il 2012 del 65% di RD, le percentuali ancora più alte che si possono raggiungere se si estende il Porta a Porta ( siamo oltre l'80%), la suddivisione capillare tra umido e secco ( la maggior parte dei nostri rifiuti infatti è composta da materiale orgnaico), la scarsità di risorse primarie vergini per la produzione dei "beni di consumo", fanno si che la pianificazione che si sta andando ad approvare si basi su valutazioni non coerenti con i dati effettivi.
Inoltre non si tiene conto:
- degli impianti necessari per il recupero e la trasformazione di quella parte dei rifiuti che vengono intercettati attraverso le RD.
- di come mettere in pratica le strategie per ridurre le impurità nella RD, nell'organico, ecc. Si ricorda che i consorzi di filiera pagano di più in base alla percentuale di impurità contenuta nel materiale differenziato: minore è la percentuale, maggiore è il prezzo che pagano a gestori, amministrazioni o consorzi. Per rendere commerciabile il compost derivato dall'organico, la frazione di impurità dovrebbe avvicinarsi allo 0%!!!.
- Di come obbligare come minimo le amministrazioni pubbliche, ma in generale anche altre categorie, a rifornirsi di materiale riciclato ( l'obbligo attuale era del 30% ma, pare, che non si sia raggiunto!).
- Di raggiungere gli obiettivi fissati dalla Regione Toscana che aveva previsto una riduzione dei rifiuti del 15% ai dati del 2004, anche qui, pare, si sia lontani!
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