Spett.li:
Regione
Toscana
Settore VIA – VAS –
Opere pubbliche
Di interesse
strategico regionale
Piazza dell’Unità
Italiana, 1 – 50123 Firenze (Fi)
e p.c.
ANAS S.p.A.
Direzione
Progettazione e Realizzazione Lavori
Via Luigi Pianciani 16
– 00195 Roma (Rm)
ANAS S.p.A.
Progettazione e
realizzazione Lavori Ingegneria e
Sviluppo Rete Ambiente
Via Monzambano, 10 –
00185 Roma (Rm)
ANAS S.p.A.
Ufficio per le
espropriazioni del Compartimento per
la viabilità della
Toscana
Viale di Mille, 36 –
50131 Firenze (Fi)
Autorità regionale per
la garanzia e la promozione
della partecipazione
via Cavour, 18 - 50129 Firenze (Fi)
Soprintendenza
Archeologia Belle Arti e Paesaggio
per la città
metropolitana di Firenze e per le
province di Pistoia e
Prato
Palazzo Pitti, Piazza
Pitti, 1 - 50125 Firenze (Fi)
Autorità di Bacino del
Fiume Arno
Via de’ Servi, 15 -
50122 Firenze (Fi)
Comune di Bagno a
Ripoli
Settore Urbanistica,
Edilizia e Lavori Pubblici
Piazza della Vittoria,
1 – 50012 Bagno a Ripoli (Fi)
Comune di Fiesole
Settore Urbanistica,
Edilizia e Lavori Pubblici
Via Portigiani 24/27 -
50014 Fiesole (Fi)
Comune di Firenze
Settore Urbanistica,
Edilizia e Lavori Pubblici
Piazza San Martino 2 -
50122 Firenze (Fi)
Direzione Nuove
Infrastrutture e Mobilita'
Via Mannelli 119/i -
50132 Firenze (Fi)
Città Metropolitana di
Firenze
Via Cavour 1 - 50129
Firenze (Fi)
Oggetto: OSSERVAZIONI CONGIUNTE
ASSOCIAZIONE VALDISIEVE E ASSOCIAZIONE “VIVERE
IN VALDISIEVE” sul Progetto “S.S. 67 “Tosco-Romagnola”. Variante
dell'abitato di Vallina con realizzazione di due ponti sull'Arno e
riclassificazione della S.P. 34” - Proponente ANAS Spa.
I sottoscritti
- Fernando Romussi, ......................................
In qualità
di Presidente pro tempore dell’Associazione Valdisieve (CF: 94135290487),
con sede
legale in Rufina, Loc. Selvapiana, 45 -50068- (FI);
- Roberta Vigna, ...............................................
In qualità
di Presidente pro tempore della “Associazione Vivere in Valdisieve “ (CF: 94178730840)
con sede legale
c/c Avv. Duccio Sebastiani, Firenze in Viale E. Torricelli n. 15 – CAP-50125
(FI).
Osservano e trasmettono le seguenti OSSERVAZIONI:
1 -
PREMESSA:
Le nostre Associazioni si occupano ormai da molti anni di
temi ambientali e agiscono in prevalenza nei territori della Valdisieve. In
diverse occasioni abbiamo però contribuito con osservazioni e quanto altro ci
era possibile fare, ad altre istanze anche fuori dal nostro territorio, purché
sempre temi ambientali improntati alla tutela del territorio, del paesaggio e della
salute.
La questione dei doppi ponti di Vallina, si raccorda bene ai
nostri scopi statutari in quanto si tratta di una strada che si ricollega anche
alla Valdisieve e quindi a tutto ciò che di migliorativo o peggiorativo ne
possa scaturire. Se vogliamo è il precursore del prossimo progetto insensato
del Bypass di Rufina, per certi versi similare al progetto in oggetto, che
interessa di nuovo la SS67.
Ovviamente non ci possiamo esimere dall’esprimere anche in
questa occasione, la cosa che più ci sta a cuore e cioè una mobilità
sostenibile che affronti principalmente i disagi che i pendolari (ma non solo)
vivono sulle loro spalle ogni giorno per non poter disporre di un efficiente trasporto pubblico locale
(TPL).
Riteniamo infatti che prima di ogni altra NUOVA strada si
debba investire nel TPL, rendendolo efficiente, moderno, economicamente
vantaggioso, con corse più frequenti in modo che si possa attrarre sempre più
persone al suo utilizzo, e nel fare ciò diminuire il numero delle auto da e
verso la città per raggiungere i luoghi di lavoro o di studio.
Eventuali investimenti dovrebbero essere utilizzati per
migliorare con Piccole Opere, le strade già presenti adeguandole dove possibile.
Nelle quali adottare quelle strategie che mettano in sicurezza i pedoni, i
ciclisti e gli automobilisti. Ovviamente se il grosso dei finanziamenti viene
riversato su Grandi Opere, anche se riguardanti piccoli tratti in chilometri, rimarrà
sempre meno da investire per tutto il resto.
A fine anno 2014 abbiamo organizzato a Pontassieve un
convegno dal titolo: “CON IL TRENO SI
PUO’”. Promossa da Associazione “Vivere in Valdisieve e organizzata da:
AMT - Associazione per gli studi sulla mobilità in Toscana, Legambiente
Toscana, Università di Firenze – Unità di ricerca “Sostenibilità urbana
progetti e ricerche” (Dipartimento di Architettura); con i contributi di:
Francesco Alberti (Università Firenze), Fausto Ferruzza (Presidente Legambiente
Toscana), Maria Rita Gisotti (Università Firenze), Tommaso Tiberti (Sindaco di
Marradi), Giovanni Mantovani e Alessandro Fantechi (AMT Toscana), Massimiliano
Pescini (delegato città Metropolitana)[1].
Un convegno che in estrema sintesi cercava di mettere in
discussione il modello di investimenti per nuove opere infrastrutturali (in
molti casi non necessarie, ma con il consumo di altro territorio), a discapito
di altri tipi di investimenti che, come si evince dal titolo stesso, dovrebbero
essere dirottati in modo massiccio su interventi per migliorare la mobilità su
Ferro.
In un momento storico in cui Firenze è impegnata con i
lavori per fare la Tramvia (di cui una linea è prevista anche su Bagno a
Ripoli), ci si aspetterebbe maggiore coerenza su tutte le scelte di viabilità.
Ci si aspetterebbero infatti investimenti volti a valorizzare i binari che
già collegano Firenze con i paesi che si
trovano lungo la SS67 e SP34 (e non solo) attraverso la trasformazione
dell’attuale servizio di trasporto pubblico locale (a servizio regionale) in
una metropolitana di superficie, che potrebbe costituire un naturale
prolungamento della tramvia. La ferrovia esistente, come rivelavamo nel
convegno, si presta a collegare anche il Mugello attraverso l’”Anello Naturale”
che si crea tra la Valdisieve-Borgo San Lorenzo-Firenze nei due sensi di marcia
(via Faentina/via Pontassieve). Invece si investe in nuove strade, sempre più
costose (anche per il loro mantenimento), che vanno ad intaccare gli scorci di paesaggio più caratteristici
che si trovano lungo i fiumi e che sono arrivati fino a noi grazie alle tutele
che spesso sono scritte sulle carte, ma che vengono puntualmente aggirate o
superate con le cosiddette COMPENSAZIONI.
Ci pare importante riportare un estratto del video
dell’intervento del Prof. Alberti durante il convegno a Pontassieve[2]
che dimostra quanto poco si sia fatto in questi anni per quella che noi
definiamo una mobilità sostenibile su ferro invece che su gomma: “Abbiamo le infrastrutture[…] il sistema
ferroviario, che abbiamo in gran parte ereditato dal passato, ricalca ancora esattamente
le direttrici degli spostamenti dei cittadini (foto 1). L’infrastruttura c’è
(foto 2). C’è il servizio? […] C’è un
servizio regionale, che non è tra i peggiori a livello nazionale, […] non è un
servizio metropolitano, semplicemente. E’ un servizio regionale che funziona un
po’, in certe fasce orarie ecc. Proviamo ad immaginare se su questo sistema circolassero dei mezzi (utilizzando quegli
investimenti che vengono dirottati su altre risorse) con cadenzamenti
regolari e con mezzi paragonabili a quelli delle Esmart Tedesche […]. Su questo tema si sta parlando da
moltissimi anni […] dagli anni 70 che si parla di utilizzare le ferrovie
esistenti per attivare dei servizi di tipo metropolitano. Un punto fermo
apparentemente […] si era raggiunto alla fine degli anni 90 nell’ambito del
pacchetto delle iniziative legate all’Alta Velocità Ferroviaria. E all’interno
di questo pacchetto c’era già la prefigurazione del servizio ferroviario
metropolitano per il nodo di Firenze con anche un abbozzo di quella che avrebbe
potuto essere la mappa del servizio ferroviario (foto 3). […] Questa ipotesi di
servizio era stata anche accompagnata da delle ipotesi di cadenzamento, che per
la verità ad uno step iniziale non erano eccezionali. […] Ma il punto di
rottura rispetto comunque ad un ragionamento che era stato portato avanti per
molti anni, è dato dall’Accordo tra RFI, Regione Toscana, Provincia e Comune di
Firenze del 3/9/2011. Che sostanzialmente […] dirotta delle risorse che erano
già state previste nel pacchetto dell’AV per le fermate e i servizi metropolitani,
ad altri interventi di mobilità. E la cosa abbastanza incredibile, leggendo questo
documento, è l’ammissione di un vuoto di programmazione sul tema […], <<
si prende atto che la realizzazione del Servizio Ferroviario Metropolitano ad
alta frequenza ed accessibilità>> era uno dei punti chiave dell’Accordo, dall’altra
parte (2011) <ad oggi
non è stato ancora
elaborata e condivisa nessuna ipotesi di “Servizio Ferroviario Metropolitano”
coerente con i livelli di servizio attesi degli Enti sottoscrittori>>.
Allora cosa si dice: non è stato fatto niente fino ora? Allora tolgo le
risorse. Invece di dire mettiamo il turbo e cerchiamo di recuperare il tempo
perduto, si tolgono le risorse e si mettono su altri comparti. Il documento va avanti
dicendo però che <
________________________________________________________
[1] Tutte le relazioni al seguente link: http://associazionevivereinvaldisieve.blogspot.it/2015/11/convegno-con-il-treno-si-puo-per-una.html
[2] Video Prof. Francesco Alberti, Dipartimento di
Architettura Università di Firenze, coordinatore UdR “Sostenibilità urbana
progetto e ricerca” https://youtu.be/rIVlDfhwyfk
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