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martedì 2 luglio 2013

Gestione dei rifiuti, l’eccellenza è al nord

Gestione dei rifiuti, l’eccellenza è al nord

Una nuova relazione Ue sulla gestione dei rifiuti urbani negli Stati membri evidenzia l'esistenza di profonde differenze fra i paesi che riescono a riciclare efficientemente e quelli, Italia compresa, che fanno intenso uso di discariche.

21 Agosto 2012
Una relazione della Commissione europea classifica la capacità di gestire i rifiuti dei 27 Stati membri in base a 18 criteri, attribuendo bandiere verdi, arancioni e rosse per voci quali totale dei rifiuti riciclati, tariffe dello smaltimento dei rifiuti, violazioni della normativa europea.

La relazione analitica si ottiene QUI.

Play off...
Emerge una classifica guidata da Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svezia, nessuno dei quali ha più di due "bandiere rosse".
Questi paesi dispongono di sistemi completi di raccolta dei rifiuti, meno del 5% dei quali finisce in discarica. Hanno sistemi di riciclaggio ben sviluppati, una capacità di trattamento sufficiente e buone prestazioni riguardo ai rifiuti biodegradabili.
Le politiche di gestione dei rifiuti sono caratterizzate da una combinazione adeguata di strumenti giuridici, amministrativi ed economici.

... e play out
Gli Stati membri che presentano i maggiori deficit di attuazione sono il nostro, insieme a Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Romania e Slovacchia, con carenze quali politiche deboli o inesistenti di prevenzione dei rifiuti, assenza di incentivi alle alternative al conferimento in discarica e inadeguatezza delle infrastrutture per il trattamento dei rifiuti.
Il ricorso massiccio al conferimento in discarica implica il sottoutilizzo sistematico di opzioni migliori di gestione dei rifiuti, quali riutilizzo e riciclo.

Vari Stati membri hanno compiuto progressi passando dal conferimento generalizzato in discarica alla sua quasi eliminazione, ma anche i paesi che vantano i risultati migliori si trovano di fronte a sfide come il rafforzamento della prevenzione dei rifiuti e la questione della sovraccapacità d'incenerimento, che potrebbe ostacolare il riciclaggio e indurre a importare rifiuti per alimentare gli inceneritori.

La Commissione si basa sulla relazione per stilare tabelle di marcia rivolte ai dieci Stati membri che hanno registrato i risultati peggiori, delle quali discuterà qcon le autorità nazionali in seminari bilaterali (il primo appuntamento è fissato per il 19 settembre a Praga).
Le tabelle di marcia contribuiranno a diffondere le migliori pratiche e conterranno raccomandazioni personalizzate sul modo in cui migliorare la gestione dei rifiuti con strumenti economici, giuridici e amministrativi e grazie ai fondi strutturali dell'Ue.

La Commissione prospetta un impiego dei fondi strutturali maggiormente mirato agli obiettivi della politica dell'Ue in materia di rifiuti. Il quadro finanziario pluriennale 2014-2020 che sarà proposto farà in modo che i fondi siano investiti in progetti di gestione dei rifiuti soltanto se sono preliminarmente soddisfatte talune condizioni, fra cui la predisposizione di piani di gestione dei rifiuti a norma della direttiva quadro sui rifiuti e nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, privilegiando la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio rispetto all'incenerimento con recupero di energia e ricorrendo in ultima istanza al conferimento in discarica o all'incenerimento senza recupero di energia.

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