Alzi
la mano chi ha visto il Piano Interprovinciale dei rifiuti di Arezzo,
Grosseto e Siena...Mi ricordo bene quando l'Assessore all'Ambiente della
Provincia di Arezzo, nel corso di un'iniziativa dei comitati
ambientalisti al Parco Pertini nel settembre 2008, disse che il suddetto
Piano – al contrario di quello Straordinario, che si era formato con
partecipazione zero – sarebbe stato discusso e condiviso tramite ampia
consultazione con i cittadini. Invece, dopo la delibera di avvio del
procedimento (Giunta Provinciale n. 403 del 27.6.2008) il silenzio
(anche delle Province di Siena e Grosseto, per carità) è stato tombale! A
mio parere c'è qualcosa che non quadra: l'ambito più veloce della
Toscana nel bandire ed aggiudicare la gara europea (!) per il Piano
Straordinario rifiuti (oltre al poco invidiabile primato di essere l'ATO
maglia nera per la RD) è però ultimissimo – rispetto alla Toscana
Centro e Costa, che si trovano in stadio avanzato – per il Piano
Interprovinciale, decisivo atto di programmazione politica per la
gestione futura del ciclo integrato...
Non
vorrei che il motivo della mancata pubblicizzazione e condivisione
risiedesse nella constatazione, da parte del Piano medesimo, dell'ormai
strutturale riduzione della produzione di rifiuti nelle tre province
(quindi anche la nostra): la conseguenza di questa “sciagura” (sciagura
per i pescecani privati che hanno ormai l'acquolina in bocca e vogliono
subito costruire l'ecomostro, anche se non ce ne fosse bisogno...)
sarebbe la presa d'atto che non sussiste più la necessità di costruire
un nuovo inceneritore, doppio dell'attuale, a S. Zeno! Per evitare
questo psicodramma, quindi, forse pensano di far uscire il Piano
Interprovinciale di Ar-Si-Gr solamente dopo che le ruspe si sono messe
in moto, al fine di evitare che la gente si accorga che qualcosa non
torna (cioè che mancano i rifiuti, il prezioso carburante...).
Come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca...
Fausto Tenti (Segretario Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Arezzo)
P.S.:
altra notizia poco gradevole è che il Dr. Saverio Caini - giovane
ricercatore epidemiologo indicato sin dal 2011 dai cittadini e dai
comitati per seguire, a tutela della loro salute, il famoso Progetto
Life + e nominato nel ruolo dal Comune di Arezzo - sarebbe in procinto
di dimettersi da un incarico che non ha mai esercitato, non essendo mai
stato messo – sostanzialmente - nelle condizioni di poter fare il suo
lavoro...Brutto, davvero brutto segnale per la gente, soprattutto quella
che abita nelle zone “incriminate” e sature di impianti altamente
inquinanti.
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