Mugello, 2 aprile 2013
Si è costituito il 20 marzo 2013 il
COMITATO MUGELLO “RIFIUTI ZERO” perché si affermi anche nel nostro territorio la
consapevolezza della necessità di adottare la strategia “Rifiuti Zero” che vede
attualmente impegnati con successo in Italia già 123 comuni per un totale di
3.234.279 abitanti.
Due sono gli obiettivi fondamentali
del comitato: non solo una raccolta che punti alla riduzione e differenziazione
spinta dei rifiuti ma anche una gestione del servizio che offra sempre più
occasioni di lavoro qualificati rispettando altresì i diritti di tutti i
lavoratori impegnati nel settore e che oggi subiscono pesanti vessazioni di ogni
genere .
Il primo evento pubblico del comitato sarà la partecipazione della
manifestazione “Verso rifiuti zero” che si terrà a Pontassieve sabato 13 aprile
2013. Il comitato mugellano si recherà alla manifestazione in treno invitando i
cittadini interessati a partecipare. L'appuntamento è fissato alle 14:30 alla
stazione di Borgo San Lorenzo. L’arrivo a Pontassieve è previsto per le 15 e 37.
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Milioni di
cittadini con i referendum del 2011 hanno confermato che ci sono valori e beni
che appartengono a tutti, al di là di ideologie e appartenenze politiche. Sono
beni e valori che interessano la vita delle persone e i loro diritti
fondamentali: tutti devono poter accedere ad essi e nessuno può pretenderne
l’esclusività.
Il referendum
ha segnato una svolta decisiva in relazione alla modalità di organizzazione e
controllo dei cittadini sulla gestione dei servizi pubblici. Innanzi tutto sulla
gestione dell’acqua che deve tornare totalmente in mano pubblica con
l’eliminazione degli utili perché su un bene essenziale alla sopravvivenza non
si deve lucrare.
Il referendum
ha altresì riaperto la discussione sulla necessità di un controllo da parte dei
cittadini sulla gestione dei servizi pubblici. La raccolta dei rifiuti – “un
male comune” - è stata negli ultimi anni al centro di battaglie politiche in
tutta l’Italia: sono state spesso prese decisioni senza il coinvolgimento della
popolazione locale.
L’enorme nuovo ATO (il consorzio dei comuni delle
province di Prato, Firenze, Pistoia) di cui facciamo parte, compie scelte - come
quella di costruire addirittura 3 nuovi inceneritori - senza condividerle con i
territori interessati. Di fatto impone anche al Mugello, nel futuro, di
incenerire i propri rifiuti senza che sia mai stata aperta una discussione.
Mentre Publiambiente – il nostro gestore - stabilisce costi e priorità spesso a
favore dell’Empolese Valdelsa (in cui ha la sede storica) attuando nel Mugello
politiche contrarie alla riduzione del rifiuto indifferenziato previsto dalle
normative regionali, statali ed europee.
La discarica di Borgo San Lorenzo è ormai
esaurita ( sembra più una nuova formazione geologica che una discarica), gli
appalti della raccolta carta e ingombranti sono ridotti all’osso, i lavoratori
della raccolta carta della Comil e progetto Ambiente vengono licenziati (alcuni
di loro sono inserimenti sociali), e le altre cooperative impegnate nei servizi
appaltati attuano riduzioni di organico. Tutto ciò mentre Publiambiente ad
Empoli aumenta gli organici (più di 20 persone assunte negli ultimi anni) per
far fronte alla raccolta porta a porta mentre qui lo stesso servizio viene
rinviato anno dopo anno e rimangono un sogno anche le cosiddette aree ecologiche
(una è prevista a Rabatta l’altra nell’area industriale di Pianvallico) .
Queste circostanze hanno spinto alcuni cittadini
a ritrovarsi per discutere e individuare soluzioni ambientalmente ed
economicamente corrette per risolvere questo male
comune. Dopo numerosi incontri e la partecipazione alla
affollata ultima assemblea organizzata a Pontassieve dai comitati contro
l'inceneritore di Selvapiana, è stato deciso il 20 marzo 2013 di dare vita al
Comitato Mugello Rifiuti Zero.
Gli obiettivi sono quelli dell’organizzazione
della raccolta porta a porta, della riduzione della produzione dei rifiuti,
dell’introduzione di meccanismi premiali legati alla tariffazione puntuale, di
una corretta gestione dell’impianto di compostaggio di Faltona, di un raccordo
gestionale con la Val di Sieve territorio con cui il Mugello ha nel passato
condiviso utilmente politiche economiche e sociali. Il comitato è altresì
convinto che debba essere posto come priorità nella gestione rifiuti il tema del
lavoro e dei diritti: è infatti profondamente iniqua la modalità con la quale la
società di gestione e le pubbliche amministrazioni che ne fanno parte hanno
permesso appalti al massimo ribasso di pezzi del servizio, disinteressandosi
totalmente delle condizioni dei lavoratori delle cooperative
sociali.
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