Il sindaco Scatragli e il consigliere provinciale La Pietra chiedono la consultazione referendaria per decidere del futuro dell’impianto.
Siano i cittadini a decidere cosa fare dell’inceneritore di Montale, con una consultazione referendaria. A proporre il referendum non è un politico qualsiasi, ma proprio il primo cittadino di Montale, il sindaco
David Scatragli (nella foto), preoccupato che salti la realizzazione dell’impianto di Case Passerini, con conseguente - inevitabile - ampliamento di quello di Montale.
«Il futuro dell'inceneritore di Montale deve essere deciso dai cittadini e non nelle segrete stanze dell'Ato».
È quanto hanno affermato oggi in una conferenza stampa Scaragli, l’assessore all’ambiente Lisa
Taiti e il consigliere provinciale di Pistoia Patrizio La Pietra (Pdl).
«Il rischio - spiega La Pietra - è che a causa di divisioni interne al Pd, salti la realizzazione dell'impianto di Case Passerini. Questo comporterebbe inevitabilmente l'ampliamento del termovalorizzatore di Montale, nonostante la riduzione dei rifiuti prodotti in questi ultimi anni, grazie anche alla buona riuscita della raccolta differenziata, non giustifichi questo provvedimento. Una eventuale decisione in tal senso penalizzerebbe gli abitanti della Piana pistoiese, perciò vogliamo che siano proprio questi cittadini ad esprimersi, tramite un referendum od altra forma di partecipazione che individueremo».
28 marzo 2013
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