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mercoledì 13 marzo 2013

L’Iva sulla Tia è illegittima Viareggio Patrimonio condannata



Il Tirreno Pagina 15 -

Viareggio L’Iva sulla Tia è illegittima Viareggio Patrimonio condannata La sentenza del giudice di pace dà ragione al ricorso presentato da un gruppo di cittadini Rimborsi dal 2009 al 2012 e se la società non paga gli interessi aumentano fino alla restituzione 

di Donatella Francesconi -- VIAREGGIO - Nuova "botta" per la Viareggio Patrimonio, la società interamente partecipata dal Comune, sul fronte Tia e relativa Iva ancora presente sulle bollette del costo smaltimento rifiuti. Il giudice di pace Maria Assunta Grillai ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di cittadini che hanno scelto di farsi assistere dall'avvocato Fabrizio Miracolo. «Accertato e dichiarato che la Viareggio Patrimonio ha illegittimamente applicato l'Iva sulla Tariffa di igiene ambientale» la società è stata condanna a restituire cifre che vanno da 408,05 euro a 89,10 euro «oltre la rivalutazione monetaria secondo gli indici Istat di anno in anno vigenti e oltre gli interessi moratori compensativi da computarsi su ciascun importo annualmente risultante, dalla data dei singoli versamenti a quelli dell’effettivo rimborso». Un passaggio da non sottovalutare, quest’ultimo: significa che più la Viareggio Patrimonio attenderà nell’adempiere alla sentenza e agire nel senso indicato dalla sentenze, e maggiore sarà quanto dovrà sborsare ai cittadini che hanno vinto il ricorso. La società presieduta da Stefano Lazzeri è stata anche condannata al pagamento delle spese legali sostenute dai cittadini, spese liquidate complessivamente in 1.275 euro oltre le spese generali come da legge. Il giudice di pace, nell’accogliere il ricorso relativo agli anni dal 2009 al 2012, ha voluto sottolineare come risultasse che i richiedenti avessero fatto domanda alla Viareggio patrimonio per ottenere il rimborso «di quanto versato e non dovuto», ma «tali domande sono rimaste prive di riscontro». Nel motivare la propria decisione, il giudice di pace sottolinea anche «come quanto pagato in eccesso dai contribuenti costituisce indebito oggettivo ai sensi dell’articolo 2023 del codice civile». A stabilire che l’Iva sulla Tia non è dovuta è stata, nel 2009, la Corte Costituzionale. Nel 2012 è poi arrivata la sentenza della Cassazione (numero 3756 del 9 marzo) a dire la parola definitiva. Le società che gestiscono la riscossione della Tia per i Comune, però, per la maggior parte continuano a richiederla. A Viareggio, nei mesi scorsi, era stato l’ex sindaco Carlo Alberto Ferrari a rivolgersi alla commissione tributaria provinciale, vincendo il ricorso. Presentato il ricorso, la Viareggio Patrimonio si è vista dare torto. Ora, per i cittadini ai quali il giudice di pace ha appena dato ragione, si apre l’ardua strada per arrivare ad ottenere davvero quanto disposto dalla sentenza ottenuta dall’avvocato Miracolo.

Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2013/03/12/news/l-iva-sulla-tia-e-illegittima-il-giudice-di-pace-condanna-la-viareggio-patrimonio-1.6680635



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