VALORIZZARE DIFENDERE SALVAGUARDARE LA VAL DI SIEVE

L' Associazione Valdisieve persegue le finalità di tutelare l'ambiente, il paesaggio, la salute, i beni culturali, il corretto assetto urbanistico, la qualità della vita e la preservazione dei luoghi da ogni forma d'inquinamento, nell'ambito territoriale dei comuni della Valdisieve e limitrofi.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

CALENDARIO

venerdì 1 marzo 2013

In visita all’impianto di Brescia (2005 e 2007)

  1. Dr. Bruno Rapallo
    scrive:
    6 Dicembre 2006 alle 17:37 Sono un vecchio chimico industriale, con esperienze trentennali in Ricerca Operativa e Ingegneria dei Sistemi Impiantistici e Territoriali, e più recenti
    competenze acquisite nei settori dello Sviluppo Sostenibile, Energie Alternative e Ciclo Integrato dei Rifiuti, incluse le correlate tecnologie.
    Oltre al fatto che il WTERT annovera tra i propri finanziatori la Martin GmbH (uno dei costruttori dell’inceneritore di Brescia) e quindi “hanno premiato se stessi” in totale conflitto d’interesse, vorrei raccontarvi una mia “divertente” (o penosa ?) esperienza diretta in una recente visita all’impianto di Brescia (luglio 2005), organizzata da AMIU (la Società genovese di gestione del ciclo-rifiuti), alla quale mi aggregai quasi in incognito (perchè, se avessero saputo in anticipo che ero in grado di fare osservazioni imbarazzanti, temevo trovassero qualche scusa per non ammettermi per “mancanza di posti” nel gruppo di visitatori).
    Un giovane ingegnere di ASM, incaricato di “imbonirci” sulle meraviglie dell’inceneritore di Brescia, esordì dichiarando rendimenti termo-elettrici medi (da co-generazione e tele-riscaldamento) dell’80 % rispetto al PCIu (Potere Calorifico Inferiore sull’umido) dei rifiuti in carica.
    Avendogli obiettato che da loro dati recenti mi risultavano rendimenti del 38 - 40 % in media e inoltre che, appena entrato nel sito dell’impianto, avevo visto una serie di torri di raffreddamento palesemente usate per chiudere il ciclo termodinamico (disperdendo il calore nei mesi estivi, primaverili e autunnali nei quali si può usare poco il tele-riscaldamento, per non sbilanciare troppo il regime standard delle turbine a vapore), l’ingegnere si mise letteralmente a “contrattare” e mi sentii rispondere:
    “… 38 % mi sembra un pò basso, … vogliamo fare almeno 50 % … ?”
    Poco dopo, al “capitolo emissioni”, ci presentò una tabella ove per diossine/furani I-TEQ tentò frettolosamente di rifilarci una prestazione in emissione di soli 10 picogrammi/Normal_m3 (quasi fosse una media annua, ma senza scoprirsi troppo). Avendogli obiettato che mi risultava che a Brescia tali analisi avvenissero da due a quattro volte l’anno con campionamenti_fumi di sole otto o sedici ore, statisticamente poco significativi rispetto alle 7500 - 8000 ore/anno d’esercizio, si mise di nuovo a “contrattare” e mi rispose: “va bè, … allora facciamo conto di restare nel limite di Legge, … consideriamo 100 pg/Nm3 …”
    La verità è  che nessuno sa quanti micro-inquinanti emetta realmente ogni anno l’inceneritore di Brescia, quanto abbia emesso finora da quando venne costruito, quanto emetterà in futuro man mano che invecchierà, quanto costerebbe alla Collettività attrezzarlo con più efficienti sistemi di depurazione dei fumi tipo DENOX-CATOX come quelli utilizzati ad es. sull’inceneritore di Bolzano e metterlo sotto controllo costante in tutto l’anno d’esercizio con innovativi sistemi di campionamento in continuo delle diossine come dal 2003 si sta facendo a Bolzano (modificandolo, se necessario, con nuovi e più efficaci sistemi di depurazione_fumi, qualora misure statisticamente significative da campionamenti in continuo rivelassero prestazioni ambientali molto peggiori di quelle dichiarate).
    WTERT sembrerebbe quindi aver preso per buoni i dati ufficiali, derivanti da normative di Legge europee e nazionali carenti e obsolete, che consentono di gestire questi impianti in base ad analisi occasionali sui micro-inquinanti del tutto prive di significatività statistica, senza curarsi di far fare più accurate verifiche e misurazioni in proprio.
    Naturalmente posso confermare le mie affermazioni anche in tribunale, se necessario, chiamando a testimoniare numerosi altri visitatori presenti (inclusi alcuni Consiglieri di Circoscrizione della mia Città, i quali ricordano benissimo le risate che si fecero a seguito di tale “divertente” episodio).
    Avendo poi segnalato al medesimo ingegnere l’esistenza dei sistemi di campionamento in continuo tedeschi (AMESA) e austriaci (DMS), mi sentii rispondere che a breve uno di tali sistemi sarebbe stato montato sulla nuova terza linea d’incenerimento per bio-masse; da informazioni non ufficiali (non so quanto attendibili) mi risulterebbe che effettivamente un sistema del genere sia stato installato sulla terza linea e stia fornendo da tempo dati significativi, ma che stranamente tali dati non vengano ancora resi pubblici (ma forse potrei sbagliarmi, essendo rimasto in arretrato di nuove informazioni, e dovremmo tutti cercare attentamente le ultime notizie più aggiornate in materia).
    Cordiali saluti e grazie dell’attenzione.
commento tratto dall'articolo al link:  http://www.iorisparmio.eu/articoli/346/il-termovalorizzatore-di-brescia-e-%E2%80%9Cil-migliore-del-mondo%E2%80%9D/

fonte immagine: http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/13_gennaio_24/20130124BRE07_14-2113686882475.shtml
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2- l'altra visita del fisico Alessandro Iacuelli
Vi proponiamo il viaggio che Alessandro Iacuelli ha compiuto il 15 maggio 2007 nell’Inceneritore di Brescia, modello premiato fra tutti gli inceneritori europei. ........................................................................
Alessandro Iacuelli è giornalista free lance. Fa parte della redazione della testata on-line Altrenotizie, per la quale ha curato tra l’altro, inchieste sull’emergenza gas dell’inverno 2005/2006, sul nucleare in Italia e sui rifiuti tossici e le ecomafie in Italia meridionale.
Di origine napoletana è laureato in Fisica, da anni si sta occupando a tempo pieno della particolare “emergenza” che vive la Campania da quasi 15 anni, tornando a seguire la “sua” terra, il commissariamento straordinario dei rifiuti, le attività ecomafiose legate alla presenza camorristica, e l’aspetto sanitario che sta provocando un aumento dei casi di cancro nella regione.

fonte:
http://gendusosindaco.wordpress.com/2008/01/26/viaggio-di-alessandro-iacuelli-nellinceneritore-di-brescia/
il link della pagina coi video non è + accessibile.
Il libro: Le vie infinite dei rifiuti http://rifiuti.alessandroiacuelli.net/

Nessun commento:

Posta un commento