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martedì 26 febbraio 2013

Ultimo regalo di Clini alle aziende che inquinano aria, suolo e acqua

  • Comunicato del 21 Febbraio 2013
Il Consiglio dei Ministri approva l'Autorizzazione unica ambientale (AUA) che abbatte i controlli per le strutture al di sotto dei 250 dipendenti per 15 anni. Zanoni: “Decisione irresponsabile. E cementifici, discariche e inceneritori? L'Italia non ha bisogno di incentivi ad inquinare

Ormai non ci sono più dubbi, Corrado Clini non è il Ministro dell'Ambiente ma quello dell'Industria stile anni Cinquanta”. E' l'attacco di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e membro della commissione ENVI Ambiente al Parlamento europeo, alla nuova Autorizzazione unica ambientale (AUA) per le Piccole e medie imprese approvata in Consiglio dei Ministri venerdì 15 febbraio. “Permettere a strutture dove lavorano fino a 250 dipendenti, (quindi anche cementifici ed inceneritori?) di ricevere la dovuta autorizzazione per operare per ben 15 anni praticamente in assenza dei normali controlli, costituisce a mio avviso quasi un incentivo ad inquinare”.

La nuova AUA, inserita nel Decreto legislativo 5/2012 (il cosiddetto “Decreto Semplificazioni”), quando diverrà legge andrà a sostituire sette distinte autorizzazioni, ovvero con un unico passaggio burocratico, le aziende con un massimo di 250 dipendenti si potranno mettere in regola su scarichi, smaltimento e recupero dei rifiuti, fanghi di depurazione, acque reflue, emissioni in atmosfera ed emissioni acustiche.

Più che una semplificazione si tratta di un bel regalo, forse elettorale, ai gestori di strutture che hanno già un forte impatto sull'ambiente in Italia e quindi sulla nostra salute – incalza l'eurodeputato – E i controlli? Com'è possibile che simili strutture non siano sottoposte a un rigido sistema di controlli e pesanti sanzioni come invece avviene in circostanze normali?”.

Clini sta dando il peggio di se fino all'ultimo – continua l'eurodeputato – Soltanto un paio di settimane fa si è distinto per aver sponsorizzato l'utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS) nei cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale, un'idea assurda che, oltre a contribuire a sprigionare in atmosfera sostanze inquinanti a norma di legge, farebbe si che le pericolose scorie derivanti dal processo di combustione siano mischiate al cemento con cui vengono costruite le nostre case, scuole e luoghi di lavoro, con buona pace per la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti voluti dall'Europa che così se ne andrebbero in fumo”.

Insomma meno male che il mandato di Clini al Ministero dell'Ambiente è giunto al termine, se no chissà cos'altro si sarebbe inventato. Inoltre considerato che quest'ultima norma aumenterà pure le emissioni in atmosfera credo che tutto ciò vada a peggiorare la garve situazione italiana di inquinamento dell'aria dato che appena lo scorso 19 dicembre 2012 siamo stati condannati dalla Corte di Giustizia per la violazione della Direttiva sulla Qualità dell'aria, la numero 2008/50/CE”, conclude Zanoni.


Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
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