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martedì 16 agosto 2011

«La magistratura chiuda l'inceneritore» (ndr: di Montale)

Per l'inceneritore di Montale ci dovremo aspettare la solita sorte di quello di Falascaia???
I comitati sono pronti a portare le carte in Procura.

Da "Il Tirreno" del 14 Agosto 2011:
MONTALE.
«Arpat e Provincia reticenti sull'impianto. La magistratura chiuda l'inceneritore di Montale». Questa l'accusa congiunta dei comitati antinceneritoristi della Piana illustrata in un comunicato (che sarà inoltrato anche alla Procura della Repubblica) a firma del Coordinamento dei comitati della Piana, Comitato dei cittadini pratesi e dal Comitato per la chiusura dell'inceneritore di Montale.  «Prendiamo atto - spiegano nella nota - dell'assenza di repliche da parte delle amministrazioni locali circa gravi e reiterate omissioni di atti obbligatori per legge. Gli amministratori, che hanno responsabilità in materia sanitaria e ambientale, invece di rispondere in proprio, hanno delegato alla replica l'Arpat di Pistoia che con un comunicato, ripreso e pubblicato sul sito della Provincia, anziché rassicurare i cittadini, li inquieterà ulteriormente. Arpat infatti adesso riconosce come più che sufficiente il rispetto dei limiti di legge nei controlli eseguiti (sulle emissioni, ndr), mentre solo poco tempo fa, in merito ai valori di diossina, prestava assai attenzione alla sussistenza di valori insolitamente alti, anche se non superiori ai limiti normativi. Diversamente, nei recenti controlli di maggio, nessuna evidenza viene prestata ai valori insolitamente alti dei metalli pesanti pari a oltre 140 microgrammi (cioè quasi un terzo del limite di legge) a fronte di valori usuali ben più bassi, come l'ultimo di Arpat pari a 2,8 microgrammi».  I comitati risollevano anche la questione dei carboni attivi e delle «gravi e continue carenze dei sistemi connessi all'impiego del sistema di abbattimento (delle emissioni) sulla linea 3». I comitati sostengono che persino dall'ultimo comunicato di Arpat emerga «l'incapacità di controllo gestionale dell'impianto» che risulta «fuori controllo» a causa «degli errori nella procedura d'abbattimento degli inquinanti per mezzo dei carboni attivi. Si può quindi tranquillamente certificare che i sistemi di controllo del sistema di abbattimento dell'impianto, si sono dimostrati difettosi». E ancora: «Lo stesso rapporto Arpat del 2010 afferma che i sistemi di controllo in continuo hanno avuto "palesi errori di elaborazione" e che si sono avuti "almeno 7 casi di superamento della soglia (limite di legge)" e anche che il gestore ha ripetutamente fornito "medie normalizzate palesemente errate". Per fatti simili, ovvero esplicite violazioni di legge, l'inceneritore di Pietrasanta è stato chiuso e posto sotto sequestro. Per questo, in carenza di interventi efficaci nei confronti dell'inceneritore di Montale e richiamando la meritoria azione della magistratura di Lucca, auspichiamo un simile intervento anche da parte della magistratura di Pistoia».

fonte: http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2011/08/14/news/la-magistratura-chiuda-l-inceneritore-4792362

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