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mercoledì 25 novembre 2015

COMUNICATO STAMPA - Firenze, l'UNESCO, il Passante TAV

È venuta finalmente alla luce la famosa lettera che l'UNESCO ha scritto al sindaco Dario Nardella in cui si esprimono tutte le preoccupazioni dell'autorevole istituzione sulle condizioni del patrimonio artistico e monumentale di Firenze il cui centro storico è “Patrimonio Mondiale dell'Umanità”.

La prima cosa da fare è ringraziare i/le cittadini/e che hanno segnalato tutti i problemi che affliggono la città; nel 2010 il Comitato No Tunnel TAV già aveva provato ad interessare l'UNESCO dei rischi che il progetto TAV rappresentava per il patrimonio fiorentino, ma la cosa non ebbe esito (http://notavfirenze.blogspot.it/2010/03/lettera-allunesco.html);  siamo felici che questa volta i riflettori di chi vuol difendere un patrimonio di tutta l'umanità siano puntati su Firenze.

Il testo della lettera è molto chiaro, si tratta di una sostanziale bocciatura della politica fiorentina degli ultimi venti anni; in allegato ne forniamo versione originale e tradotta.
Il sindaco tenta goffamente di coinvolgere i cittadini in una “maratona d'ascolto” che è la solita farsa in cui ad ascoltare sono solo i cittadini, mentre le decisioni importante si fanno addirittura fuori del consiglio comunale, nei salotti dove le lobbies dominano incontrastate.

Al Comitato No Tunnel TAV preme segnalare in particolare la bocciatura del progetto di Passante e l'auspicio di prendere in considerazione “soluzioni alternative”:
Inoltre sono stati e sono attivi in Firenze vari Comitati che sono contro tale progetto, nel tentativo di fermare i lavori, proponendo soluzioni alternative dettagliate per il passaggio dei Treni Alta Velocità in Firenze.
ICOMOS considera che il fermo dei lavori imposti dalle indagini giudiziarie e dai problemi tecnici rilevati, potrebbe fornire un’opportunità all’Italia di fornire ulteriori informazioni per questo progetto, inclusi altri dettagli tecnici e valutazioni di impatto, in modo da permettere una completa analisi degli effetti sull’eccezionale Valore Universale del Sito, prima che i lavori ricomincino.

Evidentemente le soluzioni di buon senso trovano ascolto ovunque tranne che nelle stanze del potere fiorentino e toscano. La lettera dell'UNESCO non inchioda soltanto Nardella alle sue responsabilità, chiama in causa anche la Regione Toscana che tanto ottusamente continua a perorare la causa di un progetto morto, sepolto da scandali e problemi tecnici che è semplicemente ridicolo voler risolvere.

Il Comitato No Tunnel TAV si impegna a fornire ad ICOMOS, la struttura tecnica dell'Unesco, le analisi e gli studi fatti che danno addirittura un quadro ben più grave di quanto sospettato nella lettera: ed esempio non sono citati i danni maggiori del 50% in caso di scavo con una sola fresa invece che con due contemporaneamente, l'”effetto deriva” che provoca maggiori cedimenti del terreno in corrispondenza delle curve dei tunnel (una delle curve è esattamente sotto i bastioni della Fortezza da Basso).

Adesso che il problema Firenze sta diventando, giustamente, di livello mondiale speriamo non si perda un'altra occasione.

Comitato No Tunnel TAV Firenze
338 3092948
*****************
ESTRATTO CONCLUSIONI LETTERA UNESCO
(traduzione in italiano ad opera del comitato No Tunnel Tav/Firenze, ma avendola fatta in fretta e furia chi vuole può leggersi direttamente quella in INGLESE QUI
 Sommario dell’Analisi
ICOMOS osserva che parecchi progetti di medie e grandi dimensioni potrebbero impattare sull’Eccezionale Valore Universale delle proprietà del Patrimonio Mondiale, i suoi attributi, la sua integrità e autenticità, sono stati pianificati molto tempo fa e/o iniziati SENZA informare in anticipo il Comitato del Patrimonio Mondiale (WHC) attraverso il suo Segretariato, come richiesto dal paragrafo 171 delle Linee Guida Operative.

ICOMOS nota che un grande numero di questi Progetti Infrastrutturali si riferiscono a lavori nel sottosuolo.
Alcuni dei progetti sono direttamente sotto importanti monumenti (es: Fortezza da Basso), mentre altri progetti prevedono di passare in sotterranea sotto il Sito.

Dalle informazioni ricevute non è possibile valutare completamente tali progetti. ICOMOS considera che dettagli completi, inclusi valutazioni di impatto, devono essere trasmessi appena possibile per tutti i progetti delle infrastrutture. ICOMOS considera inoltre che, in funzione delle informazioni ricevute, potrebbe essere di aiuto l’invio di una missione di consulenti in loco per permettere agli esperti di ICOMOS di analizzare le misure di possibile mitigazione, con particolare riguardo a vibrazioni e allagamenti causate dalle costruzioni sotterranee.

4 Raccomandazioni
In base ai risultati dell’analisi dei problemi e della relativa documentazione disponibile, e
considerando che il Comitato NON è stato informato dallo Stato Italiano su questi progetti, ICOMOS
considera che esiste un’urgente necessità di ricevere ulteriori dettagliate informazioni sui suddetti
progetti, inclusa adeguata documentazione tecnica e valutazione di impatto ambientale, così come
misure di mitigazione per i progetti sotterranei, con particolare riguardo ai problemi di vibrazioni e
allagamento, in modo da permettere che si possa definire una più dettagliata valutazione.
In relazione alle proposte di vendere monumenti importanti al settore privato, ICOMOS considera
che ulteriori dettagli debbano essere forniti su una visione complessiva del patrimonio in relazione a
come l’integrità di questi capolavori di architettura sarà mantenuta, e con specifici dettagli per ogni
singolo monumento.

Infine, ICOMOS osserva che, in funzione degli ulteriori dettagli fornitigli, potrebbe essere
auspicabile l’invio di una missione di Consulenza in loco per permettere ai relativi esperti un
completo esame critico di questi complessi progetti e proposte.

A questo riguardo ICOMOS esprime la disponibilità e volontà ad assistere lo Stato Membro (Italia)
ICOMOS, Charenton-le-Pont

Maggio 2015




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