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mercoledì 1 luglio 2015

PRIMI RISULTATI DELLO STUDIO SUL PORTA A PORTA SU TUTTI I COMUNI DELL'EMILIA ROMAGNA

     Si ritiene sia utile diffondere le prime conclusioni di uno studio statistico dell' ECOISTITUTO di Faenza su tutti i comuni dell'Emilia Romagna con un confronto fra i risultati di RD, produzione, rifiuto residuo, rifiuto non inviato a riciclaggio per sistema di raccolta in Emilia Romagna, sui dati ufficiali regionali.

      In particolare si sottolinea che i quantitativi procapite di rifiuti smaltiti in discarica, inceneritore o TMB sono: 

Quindi passando dalla raccolta stradale a quella porta a porta con tariffa puntuale gli sprechi si riducono di 3 volte mentre applicando la calotta la riduzione è solo di 1/3.

     Anche in Emilia Romagna il costo del servizio Porta a porta si conferma  inferiore a quello stradale.

Natale Belosi
 
Referente rete Rifiuti Zero Emilia Romagna
e Componente del Direttivo e Responsabile del Comitato Scientifico dell'ECOISTITUTO di FAENZA
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La notizia è arrivata tramite mail dal Coordinamento dei Comitati e Associazioni NO INCENERITORI presenti nell'area che costituisce l'Ato Toscana Centro. 
A margine arriva anche un' integrazione di Enzo Favoino (che opera dal 1990 in qualità di tecnico e ricercatore presso la Scuola Agraria del Parco di Monza e che fa parte del Comitato Scientifico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori), che vogliamo riportare:

"La cosa (ndr. il nuovo studio sui comuni dell' Emilia Romagna) conferma quanto diciamo da tempo sui risultati delle valutazioni economiche (la prima ricerca la producemmo addirittura nel 1996!) e la ricerca che tu stesso (ndr. Natale Belosi) avevi fatto  un po' di tempo fa sulla base anche dei dati Lombardi (ndr. al link sotto), ripresi dalla ricerca ufficiale della Regione Lombardia. 
A beneficio di tutti, posto anche qui un estratto dei grafici e tabelle più importanti (ndr. dello studio Lombardoe che riassumono i risultati di tale ricerca (notare in particolare la prima slide -foto sotto-, che descrive gli effetti medi/tipici, statisticamente elaborati - dal campione regionale di ben 1543 Comuni - nel passaggio da cassonetto a porta a porta). 

In tutti i casi, una conferma che: il porta a porta è vincente anche sotto il profilo economicole prestazioni incrementali, già evidenti sotto il profilo dei tassi di RD, diventano clamorose quando si passa al parametro "rifiuto residuo in kg/ab.anno" (e questo, soprattutto in Emilia Romagna, aggiungerei, dato che è consolidata la tradizione operativa di una assimilazione "larga" per contare gran parte dei rifiuti da attività produttive come RD, ma questo non incide sulla minimizzazione del RUR delle famiglie..). 
Quando la valutazione economica viene condotta secondo il parametro più logico, ossia gli Euro/abitante.anno per il totale del servizio (raccolta + trasporto + trattamento + recupero + smaltimento), allora non c'è gara, ed il porta a porta vince a mani basse.

La valutazione invece in Euro/tonnellata (farlocca già  perché è l'utente, e non la tonnellata a pagare la TARI!)  viene usata capziosamente da molti operatori, per distorcere le valutazioni in quanto più sono i quantitativi pro-capite di RU, minore sembra essere il costo/tonnellata, ma all'utente alla fine interessa quanto paga lui, e non la tonnellata, e se vengono prodotti quantitativi maggiori, allora il costo pro capite aumenta....
Enzo"
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In aggiunta a quanto sopra ci sono altri 2 documenti ufficiali che sono stati prodotti per l'Agenzia Regione Recupero Risorse della Toscana (sinteticamente ARRR, ed è l'agenzia che CERTIFICA ogni anno le percentuali di RD di tutti i comuni di Ato Toscana Centro):
  1. "LE RACCOLTE DIFFERENZIATE: RASSEGNA, VALUTAZIONE E COMPARAZIONE DEI RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE- Una analisi comparata sulle diverse modalità di raccolta". Il report è del 2006, dunque diversi riferimenti (soprattutto sul contesto normativo) sono datati, ma è un documento importante perchè  prodotto da e con ARRR e che dice che il porta a porta funziona e conviene (affermazione che ormai fa anche la revisione del Piano Regionale, anche se rimane una indicazione di principio e non dà prescrizioni operative, il che consente a Quadrifoglio et simili di traccheggiare).  Scarica Pdf QUI.
  2. "ANALISI DEI SISTEMI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA IN TOSCANA E PROPOSTE OPERATIVE PER L'OTTIMIZZAZIONE DELLE RESE DI RACCOLTA E LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI". Il report è del Marzo 2007. Anche questo documento - e sotto il logo di ARRR! - già in quegli anni.......si davamo indicazioni operative per la trasformazione del sistema. Poi, ASCIT e PUBLISER lo hanno seguito, ed i risultati si sono visti; altri (inclusa Quadrifoglio) ancora no.  Scarica Pdf QUI.
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Tutti gli altri studi dell'Ecoistituto di Faenza li potete trovare qui:

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